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Serie Gli Immortali, Kresley Cole - CT/Lupi Mannari/Vampiri/Valchirie

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"Lilyth"
view post Posted on 19/11/2013, 14:06




CITAZIONE (VINS® @ 18/11/2013, 17:46) 
CITAZIONE ("Lilyth" @ 17/11/2013, 18:25) 
Ho letto il prequel Dark forever e stranamente, pur essendo un racconto breve, mi è piaciuto.
Nikolai mi sembra ben caratterizzato, il suo roulo di fratello maggiore il suo tormento per aver preso decisioni che si ripercuotono sui fratelli in poche pagine la Cole riesce a far emergere questo personaggio.
Anche Myst mi è piaciuta, come tutte le valchirie. Ha una storia dolorosa e parecchia rabbia ma è anche fragile.
Alcune parti sono affrettate e personalmente avrei gradito qualche pagina di approfondimento in più, ma credo che per un racconto breve sia più che normale, tutto sommato la storia si sviluppa in modo lineare e non ho avuto l'impressione di parti mancanti come mi è successo altre volte con i racconti brevi.
Adesso devo decidermi a riprendere la serie e rimettermi in pari, ma ci sono troppi personaggi e non credo di riuscirci ora...

Anche per me è stato uno dei pochi casi in cui un romanzo seppur breve mi è piaciuto :31:

Però son d'accordo con te quando dici che ti sarebbe piaciuto veder sviluppate meglio certe dinamiche della storia: è un pò il problema dei racconti.
Problema che, secondo me, si avverte di più quando, paradossalmente, il libro ti piace sicchè avverti maggiormente la voglia di leggerne di più" :05:

Vins, concordo con te, quando qualcosa ci piace non vorremmo mai smettere di leggere e non ne abbiamo mai abbastanza :02: :05:
 
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view post Posted on 24/2/2014, 19:08
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Ho letto Lothaire

E' uno di quei libri che, anche a lettura ultimata, non so se mi sia piaciuto davvero...: so solo che cmq non è uno dei miei preferiti della Serie.

Penso che fosse uno dei più attesi dalla maggior parte delle lettrici: Lothaire è presente praticamente dall'inizio della Serie, ha avuto modo di entrare nei cuori delle lettrici (o della maggior parte di loro) soprattutto per il fatto di rispecchiare molto il clichè del bastardo dal cuore freddo (attendendo che diventasse tenero...).
Il fatto stesso che il titolo sia semplicemente "Lothaire" (tra l'altro identico nell'edizione italiana), senza ricorrere ai classici "Dark qualcosa..." , sembra essere simbolico: come se, nella sua essenzialità, l'autrice avesse voluto sottolineare "l'importanza" del libro.
Ma io non sono una "lettrice": avevo ovviamente grandi aspettative per questo libro ma non credo che il motivo del mio scetticismo dipenda dall'essere stato deluso: anche perchè il libro non mi è dispiaciuto del tutto.
Alcune parti mi son addirittura piaciute molto.



Pur innestandosi negli eventi strettamente collegati che hanno dato una sorta di "trama unitaria" agli ultimi libri e, pur essendo un libro decisamente coproso (566 pagine), è praticamente tutto incentrato sui due protagonisti e la loro storia d'amore.
Questo per dire che c'era ampio spazio per trattare la cosa da tutti i puti di vista possibili e immaginabili. Non sto dicendo che la Cole non l'abbia fatto: è che non l'ha fatto molto bene, a mio modo di vedere...



La protagonista, Ellie, è una di quelle che mi entrano subito nel cuore: la si trova in un momento certamente difficile e a dir poco complicato della sua vita ma nell'arco del tempo viene fuori cmq il suo modo di essere, il suo carattere.
E' simpatica, ironica, intelligente, coraggiosa, ama (o amava) la vita, è profondamente legata alla famiglia da un forte senso di lealtà oltre che affetto.

Lothaire è in pratica quello che abbiam consociuto fino a questo libro, salvo ovvi approfondimenti di lati del suo carattere nascosti ma che aspettavano di venir fuori nel libro a lui dedicato.



Il "problema" è la relazione tra i due :12:
Dalla trama non lo si capisce molto sicchè non posso affrontare il discorso ...
possessione da parte di Saroya
evitando spoiler.
Ma in realtà non ce n'è bisogno: quello che non mi ha convinto della loro storia è il lato sentimentale (più che altro per quanto riguarda lei).

Capisco e mi sta bene l'attrazione ma, mentre la nascita del sentimento di Lothaire è ampiamente suffragata dai tipici "sintomi" dell'amore per una persona (amarne il carattere, il modo d'essere, sentirne la mancanza quando si è lontani, ammirarne le varie qualità come coraggio, intelligenza, sentirsi a proprio agio con lei sperimentando magari un benessere mai provato), per quanto riguarda Ellie è difficile capire su cosa si basi la nascita dei suoi sentimenti.
non sembra neanche il tipico personaggio femminile che si innamora di un tizio solo perchè le fa provare il miglior sesso mai avuto(tipologia che odio).
Non sembra una che ammira il modo d'essere di Lothaire, le sua malefatte, i suoi crimini.
Non ci sono molti cambiamenti che possano spingerla al classico "il diavolo non è così brutto come lo si dipinge".
O meglio: ci sono ma son cambiamenti e basi concrete per la nascita di un sentimento che avvengono solo DOPO che quel sentimento si è manifestato.
Quindi su che cosa si basa il suo innamoramento?

Tutto ciò che ne consegue, dalle incomprensioni alla risoluzione dei problemi, mi è sembrato affrontato un pò a casaccio, in modo troppo superficiale, poco convicente, per me.
Eppure il libro è pieno di "spunti" sui quali si sarebbe potuto lavorare per dare una maggiore intensità e credibilità all'amore di Ellie per Lothaire: spunti che però non vengono mai sviluppati davvero.




Cosa mi è piaciuto quindi?
Come dicevo il libro è incentrato totalmente su di loro: è difficile non affezionarsi ad entrambi e tifare per il loro amore con più di 500 pagine dedicate all'argomento.
Ho adorato alcune scelte che portano in pratica verso il trionfo del loro amore.
Ho adorato il modo in cui Lothaire viene calato in contesti che mai avresti immaginato (l'effetto ironico è notevole).
Ho adorato la forte passione tra i due che sottindente chiaramente un sentimento altrettanto notevole ma che non viene trattato con la cura che avrebbe meritato.



Son cmq abbastanza soddisfatto della lettura, la Serie continua a piacermi e il desiderio di leggere i prossimi resta immutato :31:


:05:
 
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view post Posted on 10/6/2014, 17:31
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Ho letto Il richiamo dell'ombra.


E' una sorta di spin-off della Serie principale viene indicato come Gli Immortali: i Daci 1).
Ma allo stesso tempo ne fa parte: è infatti il 13° libro della Serie.


Ho scritto il commento prima di scoprire il tutto, quando pensavo ad un classico inizio di una nuova Serie: dato che però, fin da allora, avevo qualche perplessità su questo aspetto lo lascio così come l'ho scritto.




Non ho capito bene perchè venga definito il 1° libro di una nuova Serie come una sorta di spin-off di quella sugli Immortali: forse quella era diventata troppo lunga e si è cercato un espediente per invogliarne la lettura da parte di chi invece era scoraggiato dai numerosi libri che ormai compongono l'altra.
In realtà, almeno questo 1° libro, è ambientato nello stesso Universo, con "vecchie conoscenze" che fanno la loro comparsa (tipo Lothaire e la sua Sposa e Sabine, la protagonista di "Dark Dream").
Che gli eventi si svolgano in delle Terre al di là del nostro mondo non cambia molto le cose visto che anche un bel pò di libri della Serie Gli Immortali erano ambientati in contesti simili.



Il libro cmq mi è piaciuto: solo la parte finale ha rovinato un pò un giudizio che altrimenti sarebbe stato totalmente positivo.
Sarà per la lettura recente ma, ora come ora, lo ritengo lo stesso uno dei migliori considerate le due Serie.
Del resto la trama ricorda molto uno di quelli che ho amato di più (forse il migliore in assoluto nella mia classifica personale) : "Dark Pleasure".
Lì c'era una gara cui partecipavano vari Immortali tra cui i due protagonisti: il vampiro Sebastian Worth e la valchiria che, essendo la sua Sposa, lo aveva risvegliato, Kaderin Cuordighiaccio.
Lei inizialmente odiava il fatto di essere la Sposa destinata di Sebastian e lui faceva di tutto per conquistarla sfruttando il torneo.

In questo libro c'è un classico torneo dove i premi saranno la mano della Principessa e il regno di cui lei diventerà regina e re il vincitore.
Anche qui c'è la stessa dinamica relazionale: Bettina non vorrebbe essere la Sposa che ha risvegliato Trehan Daciano più che altro perchè alle prese con i vari problemi derivanti dal Torneo che in realtà lei non desiderava.
Uno di questi problemi è l'affetto che nutre per un demone che le è stato sempre vicino fin dall'infanzia: Caspion.


Ho pensato con orrore ad un possibile triangolo amoroso.
Non starò qui a spiegare il come o il perchè ma, a vantaggio di chi come me odia questo tipo di dinamica e che quindi potrebbe essere incerta se leggere il libro o no, dico solo che in realtà il triangolo non c'è.
Un pò perchè la Cole fin dall'inizio ti fa intuire la "verità", un pò perchè cmq racconta il tutto in modo tale che non ci siano veri dubbi su chi siano i due protagonisti della storia d'amore.

La relazione è nello stile classico della Cole: un vampiro risvegliato dalla sua sposa.
Come al solito, l'idea di destino, di un qualcosa di "esterno" che costringa i due a stare insieme viene sovvertita anche in questo libro: il risveglio è un fatto ma l'attrazione e il sentimento che nasce e si sviluppa tra i due protagonisti è frutto solo del reciproco rispetto, stima e attrazione per il tipo di persone che sono, non per un qualcosa di predeterminato.

Bettina è un personaggio che sta facendo i conti con una brutta esperienza dalla quale si è salvata per miracolo: ciò la rende fragile, spaventata e incerta sul futuro.
Ha grandi doti però: su tutte la sua abilità nel costruire gioielli che sono anche armi letali.
Riesce a vedere sempre la "bellezza delle cose".

Trehan è un pò il classico Immortale dedito solo alla guerra che vede la sua vita totalmente stravolta dopo il risveglio da parte della sua Sposa.
Sposa dalla quale è attratto fisicamente a prescindere dal fatto che sia stata a lui "destinata" anche perchè ne apprezza le altre qualità dalle quali resta affascinato.

Tutta la relazione si basa su attrazione fisica da un lato e un reciproco scoprirsi e apprezzarsi dall'altro che la rendono davvero ricca e intensa.
Bettina inoltre è vergine e deve restare illibata fino alla fine del torneo: eppure il libro è decisamente hot.
A voi il piacere di scoprire quanto e come.


Un silfo scopofilo (voyeur) che, privato del corpo per aver offeso una potente maga, si manifesta prendendo possesso di vari oggetti ( aspetto che mi ha ricordato un pò i siparietti tra la Belle di "La Bella e la Bestia" e gli oggetti del palazzo nel film Disney), una madrina un pò matta e il Torneo da disputare ricorrendo anche a delle soluzioni da escogitare poco prima degli scontri (che mi ha ricordato un pò il Torneo dei Tre Maghi della Saga di Harry Potter) sono gli altri ingredienti di un romanzo assolutamente godibile, per quanto mi riguarda.

Solo la parte finale, come dicevo all'inizio, mi è piaciuta meno: si ricorre un pò al classico espediente delle incomprensioni ed equivoci per tenere vivo l'interesse prima dello scontato lieto fine.
Forse è più una questione di gusti visto che cmq sono dinamiche cui la Cole, a suo modo, dà motivazioni abbastanza plausibili: ma il tutto mi è sembrato cmq un pò troppo accelerato e improvviso.


Spero in un prosieguo della Serie con libri simili :06:



:05:
 
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Aryaa
view post Posted on 26/7/2014, 16:46




Ho letto tutti i libri di questa serie (pubblicati in italia) anche lo spin off sui Daciani, che dire la Cole è la mi scrittrice preferita, scrive benissimo, la lettura è scorrevole e ti tiene sempre con il fiato sospeso, non mancano momenti in cui i protagonisti ti fanno sorridere, infatti amo le valchirie, sono le mie preferite, sono spensierate e fuori dalle righe, la mia preferita è Nix infatti non vedo l'ora di leggere il volume dedicato a lei.
Dei personaggi maschili invece mi incuriosisce Kristoff, forse perchè non ho ben inquadrato il personaggi, ha un alone di mistero, poi è affascinante.
Ad agosto esce il 13 volume non vedo l'ora :22:
 
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view post Posted on 26/7/2014, 18:36
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CITAZIONE (Aryaa @ 26/7/2014, 17:46) 
Ho letto tutti i libri di questa serie (pubblicati in italia) anche lo spin off sui Daciani, che dire la Cole è la mi scrittrice preferita, scrive benissimo, la lettura è scorrevole e ti tiene sempre con il fiato sospeso, non mancano momenti in cui i protagonisti ti fanno sorridere, infatti amo le valchirie, sono le mie preferite, sono spensierate e fuori dalle righe, la mia preferita è Nix infatti non vedo l'ora di leggere il volume dedicato a lei.
Dei personaggi maschili invece mi incuriosisce Kristoff, forse perchè non ho ben inquadrato il personaggi, ha un alone di mistero, poi è affascinante.
Ad agosto esce il 13 volume non vedo l'ora :22:

Siamo più o meno sulla stessa lunghezza d'onda direi :31:


I libri mi son piaciuti più o meno tutti, come si può capire dai miei commenti in questo topic: ma alcuni mi son piaciuti davvero molto, un po' pe tutte le qualità della Cole di cui parli.

E condividiamo anche le valchirie come personaggi preferiti :06:


:05:
 
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view post Posted on 7/10/2014, 17:20
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Letto Mac Rieve il 14° libro della Serie.


Non va tra i miei preferiti della Serie ma cmq mi è piaciuto abbastanza :31:


Forse l'aspetto che ho apprezzato di più è stata l'esplicita spiegazione, finalmente, del discorso "anima gemella", "compagni destinati", "sposi promessi".
Alla fine, cmq lo si chiami, il concetto è lo stesso: la maggior parte delle creature del Lore hanno un/a compagno/a destinato/a.
Questa regola mi ha sempre fatto storcere un po' il naso: non mi piace l'idea dei due protagonisti che si sentono attratti l'uno dall'altra a causa di un qualcosa indipendente dalla loro libera volontà. Anche nel caso in cui la cosa riguardi solo uno dei due.
Mi piace insomma l'idea più "normale" e "umana" di due persone attratte per il loro modo di essere, quindi dopo una conoscenza più o meno profonda: mi va bene il concetto di colpo di fulmine o attrazione fisica immediata proprio perchè anche questi son concetti abbastanza "realistici".
Ma che il tutto sia stato predestinato da una qualche forza alla quale non ci può opporre no :30:


La Cole ha sempre sovvertito in qualche modo questa regola: ne ho parlato spesso nei miei commenti ai suoi libri proprio perchè è un argomento che mi sta particolarmente a cuore.
Il tutto ha contribuito a farla diventare una delle mie autrici paranormali preferite.
Non so perchè abbia sentito la necessità di esplicitare questo concetto nel libro in questione: lo fa cmq chiaramente, quando MacRieve confessa al fratello di sentire davvero Chloe come sua compagna non tanto per l'Istinto grazie al quale l'ha riconosciuta come tale ma perchè gli piace lei come persona con tutte le sue qualità e il suo modo d'essere.


Venendo ai protagonisti mi è piaciuta la scelta originale della donna giocatrice di calcio professionistico.
E' anche vero che in USA il calcio femminile è molto più diffuso rispetto a tanti altri Paesi: ma ho trovato lo stesso la scelta originale e mi son divertito con le descrizioni magari un po' goffe da parte di un'autrice che evidentemente si è informata sull'argomento ma non poi così tanto.
Sembrava di assistere più ad una puntata di "Holly & Benjii" che ad una vera partita insomma... :02:
Per il resto Chole viene caratterizzata abbastanza all'inizio ma, in realtà, la si conosce meglio dopo il suo incontro con MacRieve e durante tutta l'evoluzione della loro situazione.


MacRieve lo ricordavo vagamente avendolo incrociato in altri libri della Serie: non brilla per originalità rispetto ai vari lycae ma, indubbiamente, in questo libro che lo vede protagonista, si scopre tanto sul suo doloroso passato.
Aspetto che giocoforza contribuisce ad arricchirne la caratterizzazione.



Tutta la storia della relazione tra i due mi ha preso abbastanza all'inizio salvo poi far scemare un po' il mio interesse per la ripetitività dei temi: mi è sembrato che insomma si potesse giungere alla soluzione molto tempo prima.
L'aspetto positivo è che, a furia di ripetere gli stessi concetti, il sentimento che nasce tra i due appare fondato su solide basi e ne cogli la sua evoluzione: ma le varie prese di coscienza in tal sono prive di vero pathos visto che sembrano abbastanza scontate e che sarebbe stato più logico se fossero arrivate prima.
Insomma, un libro magari più breve avrebbe secondo me reso di più: considerato anche che praticamente è tutto incentrato sulla storia d'amore tra Chloe e MacRieve.

Tra l'altro, dato che al solito le edizioni e-book della Leggere prese su Amazon non mi mostrano mai la sinossi, sono andato a leggerla direttamente nello shop del sito.
A volte vado su IBS altre direttamente sul sito della CE.
Ma la funzione "info sul libro" è molto comoda e veloce: se non fosse che, al posto di una breve descrizione, c'era più che altro il riassunto del libro stavolta.
Insomma la vera e propria trama la cui lettura è stata un po' fuorviante visto che paventava la presenza di altri eventi oltre la storia d'amore: eventi che in realtà sono solo l'epilogo del libro e fungono da premessa per il successivo :12:


:05:
 
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view post Posted on 6/6/2015, 18:33
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Letto Dark Skye il 15° libro della Serie.




Bello, bellissimo, bellerrimo! :22: (era da un po' che non esordivo con la mia classica formula di apprezzamento massimo per un libro :02: ).
S'è capito che questo 15° capitolo de "Gli Immortali" mi è piaciuto molto e va dritto tra i miei preferiti dell'intera Serie? :06:


Come sempre in questi casi, devo cercare di contenermi perchè gli aspetti da analizzare sarebbero tanti e soprattutto, scrivendo il commento, è forte la tentazione di soffermarmi un po' sulle varie parti del libro che più mi son piaciute. :06:



Andando quindi sul generale, direi che la Cole stavolta ha utilizzato la classica tipologia che ha dato un po' inizio al romance in generale: il romanzo di avventura.
Ha cmq modernizzato il tutto utilizzando una trama ricca di eventi che ricorda molto i videogiochi: tipo vari livelli con varie prove da superare per poter proseguire nel cammino.
Oggi sarebbe facile pensare a quelle prove e a quei livelli come una sorta di canovaccio ispirato ad Hunger Games su tutti ma anche ai vari distopici simili: ma in realtà, anche per quelli, il tutto parte proprio dalla struttura peculiare dei videogiochi.


Come al solito, il mio forte apprezzamento non può non dipendere anche dal fatto che mi siano piaciuti moltissimo i due protagonisti. :06:



Melanthe "Lanthe" Regina della Persuasione è come al solito una strega dotata di tutte le caratteristiche che probabilmente rendono questa "specie loreana" seconda solo alle valchirie nella mia classifica di gradimento personale.
La loro fissazione per l'oro (che ricorda molto quella delle valchirie per le cose scintillanti e "sbrilluccicose" :02: ) dà spesso vita a scene esilaranti, che le rendono simpatiche e decisamente orginali...
Di fronte al tuo lui che ti promette di ripagarti della perdita di un oggetto prezioso con un qualcosa che sia ancora più bello, ci si aspetta di solito una classica frase un po' sdolcinata in cui magari lei dice che non importa perchè è lui il suo tesoro più prezioso: non certo "okay! magari un anello! lo vorrei d'oro con sopra altro oro!". :02:

A questo si aggiunge ovviamente il carattere individuale di ognuna di loro così come avviene con Lanthe: strega amante della vita e dei piaceri che essa può offrire ma non per questo superficiale.
Varie sono le occasioni in cui ci rende conto dei suoi valori di attaccamento alla famiglia e agli amici compreso il rapporto un po' tormentato col protagonista: il vrekner Thronos.


Thronos rispecchia molto la sua specie: vivono a Skye, un mondo al di sopra dei cieli, in dimore fatte per esseri alati tipiche di una società molto morigerata che ritiene delle cose negative, o come dicono loro degli "offendimenti", tante cose comuni negli altri mondi.
Dal bando di ogni forma di colore o cmq esteticità accentuata al mantenere la calma in ogni circostanza, al rispetto assoluto della privacy altrui.
Del resto si ritengono una sorta di guardiani della giustizia nel mondo del Lore, pronti a punire chiunque trasgredisca.
Ciò che rende interessante Thronos è la miriade di conflitti che lo caratterizza nell'essere da un lato chiaramente portatore di tutti i valori del suo popolo e dall'altro profondamente affascinato, incuriosito e spesso desideroso di provare cose che non conosce perchè magari ritenute appunto degli offendimenti o cose superficiali.
L'incontro con Lanthe non può che acutizzare queste dicotomie portando Thronos ad un percorso evolutivo che lo renderà decisamente diverso e che avrà conseguenze sulla stessa società dei vrekner.



Il rapporto tra i due vive su due "binari" destinati però a far magari deragliare chi viaggia su di essi.
Prima di tutto c'è il solito discorso della compagna predestinata: non mi dilungherò a riguardo perchè ripeterei le stesse cose dette all'inizio del mio post sul precedente libro ("Mac Rieve").
L'unica differenza è che lì la Cole ha proprio esplicitato il concetto che aveva più volte sovvertito nella Serie mentre qui "ritorna al passato" istillando nel lettore da subito il dubbio che una certa attrazione, affetto ecc, siano in realtà dovuti ad un piacersi proprio come persone e non ad un istinto dettato dal destino.
Sembra che la Cole utilizzi il concetto di destino come una semplice scusa per far incontrare e/o avvicinare i due soggetti coinvolti: come se il destino fosse un locale, un bar o una discoteca che funge da semplice "occasione" per un incontro che poi procede di pari passo con la voglia di stare insieme e non con il doverlo fare.
Con le dovute differenze: un certo istinto di protezione dovuto alla predestinazione c'è sempre. :31:
Così come non si può sottovalutare il "risveglio" dei vampiri a causa della loro compagna.
Ma son tutti aspetti che piano piano perdono la loro importanza soppiantati dalla effettiva volontà di stare insieme a prescindere da quello che ha decretato il fato: volontarietà che diventa più intensa proprio in virtù del contrasto tra questa evoluzione del rapporto e la dinamica inziale basata su l'appartenenza "destinata".
Inoltre, ovviamente, non va sottovalutato il fatto che a volte, come in questo libro, il discorso del partner predestinato vale solo per una delle due persone coinvolte: streghe e stregoni non hanno compagni predestinati sicchè ovviamente tutta l'evoluzione dei sentimenti di Lanthe è assolutamente spontanea. :06:



L'altro aspetto che caratterizza la storia d'amore tra Lanthe e Thronos è l'essere stati un po' dei Romeo e Giulietta nel loro mondo: appartenenti a specie nemiche, son diventati amici fin da piccoli salvo poi perdere quell'amicizia e quell'affetto per motivi in realtà non dipendenti dalla loro volontà sebbene le apparenze facessero credere l'opposto. :09:
Ovviamente questo passato burrascoso aggiunge ulteriore intensità alla loro storia: una sorta di riscoperta di sentimenti che si pensava ormai sopiti.
Del resto, prologo e vari ricordi di quel periodo da piccoli, sono una parte del libro che ho apprezzato particolarmente... :22:
Giusto per fare un esempio tra tanti, la scena in cui una Lanthe di 9 anni, protetta ancora una volta dalla pioggia sotto le ali del suo "migliore amico segreto" gli rivela "Ti amo, Thronos" con conseguente tumulto di sensazioni provate dal ragazzo, è una delle più belle del libro.


Molto alto, infine, il livello di sensualità :27: : il tutto si gioca sul fatto che Thronos sia destinato a provare vero piacere solo con la sua compagna mentre lei ha avuto molta più esperienza nel corso degli anni.
Un discorso che si dipana tra gelosie e voglia di sperimentare e che non è privo di sentimenti intensi accanto alla forte attrazione fisica se è vero che, per quanti amanti possa aver avuto una persona, arriva sempre quella esclusiva che, oltre a dare una dimensione molto più alta al piacere fisico, sarà anche l'ultima e le verrà donato un qualcosa che gli altri non hanno mai avuto: il cuore della persona amata. :22: :22: :22:




:05:
 
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StJust
view post Posted on 8/6/2015, 12:14




Sembra che abbiamo letto due libri diversi :02:

Io non l'ho apprezzato, come già detto mi sembra una copia di MacRieve (e di altri della serie). La Cole ci ha scritto appunto una serie su questa storia della compagna predestinata quindi non è che posso aspettarmi niente di diverso. Mi aspetto però che riesca a sviluppare il tema in modo originale ogni volta, altrimenti per me è più o meno sempre la stessa storia con i nomi dei personaggi che cambiano. In questo caso particolare ho trovato prevedibile ogni mossa fatta da Lanthe e, soprattutto, da Thronos.

Non dico che sia un brutto libro, però per me è un doppione.

:05: :05:
 
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view post Posted on 8/6/2015, 17:40
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CITAZIONE (StJust @ 8/6/2015, 13:14) 
Sembra che abbiamo letto due libri diversi :02:

Io non l'ho apprezzato, come già detto mi sembra una copia di MacRieve (e di altri della serie). La Cole ci ha scritto appunto una serie su questa storia della compagna predestinata quindi non è che posso aspettarmi niente di diverso. Mi aspetto però che riesca a sviluppare il tema in modo originale ogni volta, altrimenti per me è più o meno sempre la stessa storia con i nomi dei personaggi che cambiano. In questo caso particolare ho trovato prevedibile ogni mossa fatta da Lanthe e, soprattutto, da Thronos.

Non dico che sia un brutto libro, però per me è un doppione.

:05: :05:

Bè si è vero che spesso la tipologia è un po' quella :31:
Come è anche vero che alcuni libri si somiglino parecchio tra di loro :31:


Poi è questione di gusti :12: : sarà che per me questa Serie è sempre stata un po' un'altalena di alti e bassi ma, quando trovo appunto libri simili a quelli che mi son piaciuti, ovvio è sempre una soddisfazione (per ora) perché cmq gli "alti" son stati notevolissimi per me :31:


Magari poi si potrebbe vedere se effettivamente qualcosa cambi tra libri simili: ma servirebbe la memoria fresca per entrambi gli esempi :29:
Ad esempio, giusto perché citi "Mac Rieve" e ho analizzato l'aspetto nel commento, la differenza sostanziale rispetto a questo è il sovvertimento esplicito del discorso "predestinazione" in quello :31:
Mentre in "Dark Skye" la Cole utilizza più il sistema classico di instillarti il dubbio :31: : ripeto, quando lo fa sai già che insomma è proprio per sovvertire il concetto di predestinazione :15:


Forse, l'aver utilizzato questo metodo "classico", lo rende più simile a molti altri e la cosa è stata un ulteriore elemento che, a ragione, ti ha ricordato cose già lette :31:



:05:
 
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view post Posted on 10/6/2015, 15:16
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Questa è una serie in cui sono in arretrato, complice anche un periodo in cui non ho gran voglia di leggere paranormali. Devo leggere ancora Il richiamo dell'ombra.
Scusa Vins, non leggo le tue dettagliate recensioni, me le lascio per dopo, ma Il richiamo dell'ombra va letto obbligatoriamente prima di MacRieve? Perché ricordo che a suo tempo non mi attirava granchè. :05:
 
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view post Posted on 10/6/2015, 18:02
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CITAZIONE (Antonella P. @ 10/6/2015, 16:16) 
Il richiamo dell'ombra va letto obbligatoriamente prima di MacRieve? Perché ricordo che a suo tempo non mi attirava granchè. :05:

Secondo me si :31:

Questa Serie è particolare sotto l'aspetto cronologico :12: : da un certo libro in poi (non ricordo esattamente quale :29: :24: ) alcuni libri sono in realtà ambientati in periodi precedenti a quelli usciti prima.
In altri casi coprono un arco temporale più ampio che spazia anche qui da periodi precedenti rispetto a libri già usciti, passando per una certa contemporaneità (vedi scene già lette in altri libri), fino ad un periodo successivo.


Fino a qualche libro fa sembrava che il tutto si fosse "bloccato" con l'arrivo di un "evento" importante un po' per tutto l'Universo creato dalla Cole.
E' un qualcosa di cui si parla nelle sinossi dei libri sicchè penso tu possa leggere lo spoiler... :12:
Si tratta dell'entrata in scena degli umani con l'Ordine che cerca di catturare tutti i vari loreani per studiarli e quindi eliminarli



In realtà, invece, anche dopo questo evento riprende la cronologia particolare di cui dicevo: ad esempio, l'ultimo libro uscito copre un arco temporale che parte proprio da quell'evento di cui dicevo :31:


Morale della favola: forse alcuni aspetti di alcuni libri risulterebbero anche più chiari se letti non rispettando l'ordine di uscita ma quello cronologico effettivo (non fosse altro che per i ricordi più freschi).
Ma individuare quest'ordine non è facile :30: : in molti casi, infatti, non si tratta del libro X che andrebbe letto prima del libro Y e dopo il libro Z, ma di parti del libro X che andrebbero lette prima di alcune parti del libro Y ma dopo altre parti di questo stesso libro Y per non parlare di come si incastrano poi con parti del libro Z :17:



Inoltre, questo andare avanti e indietro è un qualcosa voluto dall'autrice stessa e che, secondo me, dà anche un certo fascino alla Serie.
Insomma io sarei per seguire la numerazione dei libri :31:



:05:
 
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view post Posted on 13/12/2016, 19:06
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Letto Dark Heart 16° libro della Serie


Senza infamia e senza (eccessiva) lode.

Su alcuni siti viene definito non come un vero spin-off (tipo quelli sui Daci) , ma quasi come uno stand alone solo perchè i suoi protagonisti non sono già apparsi in altri libri (tranne qualche riferimento generale).

Questo può risultare un po' "spiazzante" se si conosce la particolarità della Serie: i vari personaggi possono apparire come comprimari di alcuni libri anche nell'arco temporale che riguarda la vicenda di cui narra il libro che li vede protagonisti.

E' un discorso già fatto in merito alla Serie ma mi rendo conto che non per questo suoni meno confuso. :02:
Un esempio penso possa chiarire il concetto. :06:
In questa Serie si è verificato il seguente caso: Tizio, protagonista del libro A, ad un certo punto si allontana dalla sua compagna per partecipare ad una lotta salvo poi fare ritorno senza che la battaglia in questione venga mostrata. Viene mostrata come evento importante del libro B dove Tizio non è protagonista ma semplice comprimario.

Penso sia facile intuire che le connessioni possono essere molteplici e che questa è una caratteristica della serie per cui non mi sento di poter parlare di stand alone per nessun libro che fa parte della Serie. :30:
Inoltre qui c'è cmq una motivazione per cui i protagonisti non sono stati introdotti in qualche modo nei libri precedenti :12: : lei, Josephine è un essere più unico che raro e la sua origine è uno dei temi portanti per buona parte del libro. :27:
Questo suo passato misterioso potrebbe bastare per una parziale caratterizzazione ma la Cole arricchisce il piatto con la classica tipologia della ragazzaccia impertinente amabilmente mescolato con un pizzico di eroina che sogna il grande amore. :06: E il bello è che la cosa ha anche motivazioni convincenti e profonde. La protagonista Jo è insomma una delle cose migliori del libro. :31:




Pure il protagonista risulta a suo modo interessante grazie al lavoro svolto dalla Cole anche se sicuramente aveva dato il suo meglio già con Josephine :12: : Rune è un po' una rilettura "originale e paranormale" del latin lover che crede nel sesso ma non nell'amore. Anche in questo caso il passato e le motivazioni profonde che porta con sè aggiungono spessore al personaggio. :31:
Forse si poteva fare qualcosa in più con la sua evoluzione che mi è sembrata un po' "stiracchiata" nella classica dinamica dell'illuminazione improvvisa quando si rischia di perdere ciò cui si tiene davvero. :12:





Mi è piaciuto, al solito, come la Cole abbia premura di sovvertire il concetto di persone che si innamorano solo perchè destinate a stare insieme :31: : argomento cui forse l'autrice tiene ormai quanto me visto come, anche semplicemente all'inizio, sottolinea più volte un'attrazione caratteriale come persone col loro modo d'essere ( oltre che fisica per l'aspetto), e non solo perchè magari si è una "novità" o una "rarità" l'una per l'altro (la felicità perché una certa caratteristica assolutamente vantaggiosa per il rapporto l'abbia proprio quella persona è emblematica in tal senso :31: ).




Anche l'evoluzione della relazione mi è piaciuta nelle continue sottolineature delle basi del sentimento anche nei momenti di contrasto :31: : contrasti che forse appaiono ad un certo punto un po' forzati ma che tutto sommato ci possono stare. :12:




Non mi ha fatto impazzire la poca azione del libro, trasformando una potenziale avventura on the road più in una sorta di viaggio di conoscenza reciproca. :12: Benchè eventi di una certa rilevanza per la trama portante generale (con l'Ascesa ecc...) ci siano, sembrano cmq più un contorno che un aspetto preponderante del romanzo. :12:




Altissimo il livello di sensualità del libro :27: : siamo quasi ai confini con l'erotico direi visti gli interi capitoli dedicati alle scene di sesso. :38:
Ma, data la natura dei protagonisti e la tipologia della loro storia, direi che il tutto appare assolutamente motivato (fatta eccezione forse del concetto "particolare" legato al rapporto completo :12: ). Bonus aggiunto :15: : la Cole sa scrivere quelle scene trasmettendo passione senza volgarità. :31:





Il libro aggiunge un'ulteriore "sfumatura" all'Universo creato dalla Cole, con l'entrata in scena di nuovi personaggi (utile il glossario finale :31: ): aspetto che presenta diverse interessanti potenzialità per il prosieguo della Serie. :06:
:05:
 
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view post Posted on 28/11/2018, 08:50
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Letto Stregata (Gli Immortali # 18)

Abyssian “Sian” Infernas non ha mai dimenticato la bellissima fanciulla, Karinna “Kari” di Sylvan, che tempo addietro gli ha spezzato il cuore. Millenni dopo, una maledizione lo ha trasformato in un mostro demoniaco, proprio mentre lei si è reincarnata nella principessa Calliope “Lila” Barbot. Per Sian è arrivato il momento di ottenere giustizia. Dopo aver catturato la principessa e averla rinchiusa nel suo castello, il demone re dell’Inferno ha finalmente l’opportunità che aspettava: vendicarsi di migliaia di anni di pene e dolori. Anche la principessa, tuttavia, è salda nel suo proposito di abbattere per sempre quell’essere mostruoso e malvagio. Ma nonostante i loro propositi, i due finiscono con provare l’uno per l’altra sentimenti di natura ben diversa dall’odio e dal rancore. Le verità di un passato molto lontano, però, sono destinate ad affiorare e a mettere in crisi il rapporto che sta nascendo tra Lila e Sian. Il loro tenue legame riuscirà a sopportare millenni di inganni, una maledizione e una guerra soprannaturale incombente? Nel nuovo capitolo de Gli Immortali, la appassionante conclusione di una storia d’amore romantica e tormentata durata millenni.








Dopo il salto per me forzato del precedente libro della serie (perchè MM), ho ritrovato con piacere, in questo 18° la Cole che conoscevo :06: : arrivati a questo punto posso senz'altro correggere la mia impressione iniziale di qualche anno fa ed affermare che gli "alti" con quest'autrice sono stati sicuramente maggiori dei "bassi". :31: Del resto è ormai da tempo che la annovero nei primi posti della mia classifica personale di autrice di Paranormali (a pari merito con la Ward, per intenderci...).






L'inizio in forma di racconto da parte di Nix, che si riallaccia allo stesso modo con l'epilogo, mi ha fatto sorridere e piacevolmente introdotto in una storia che ha effettivamente il sapore di una favola rivisitata: nello specifico, La Bella e la Bestia ( e nel finale c'è pure spazio per un po' di Cenerentola tra scarpette di vetro e rintocchi della mezzanotte...:38:).






Quella della favola citata diventa un po' il leitmotiv di buona parte del libro: dal "sacrificio" della fanciulla che accetta di andare dalla Bestia, passando per le "creature particolari" che popolano il castello e stringono amicizia con la ragazza, una cena dove è obbligata a presentarsi e con un abito apposta per lei, fino ad arrivare alla magia in sè che permea il castello come fosse un essere vivente (di nome Graven) con tanto di "maledizione fisica" per il suo occupante (e nella vita terrena Lila lavorava in un parco a tema impersonando una delle principesse Disney :27:). La Cole dimostra un'abilità sorprendente nel prendere spunto dalla favola adattando alle necessità della propria storia gli elementi di quella. :31: La stessa tipologia Bella/Bestia, seppure solo come metafora, non è certamente nuova nel panorama romance: questa della Cole riesce sorprendentemente a risultare personale e non banale.






Indubbiamente conta anche molto che la Cole, come al solito, sovverta alcuni elementi potenziali minacce al mio gradimento per via di gusti personali: se l'incipit di una storia vede come protagonisti da un lato un'eroina riluttante e dall'altro uno che ha vari motivi per odiarla, lo scontro sarà inevitabile. La Cole riesce tuttavia a privarlo di qualsiasi connotazione da stupida schermaglia e non ricorre a equivoci e fraintendimenti per mettere pepe alla storia se non per la durata di un capitolo. Gli ostacoli al lieto fine, ben evidenti al lettore e destinati a venir fuori prima o poi, assumono ovviamente anch'essi i tratti di fraintendimenti, ma a quel punto ci può stare se il tutto viene avvolto dalla solita confusione causata dall'amore che sarà pure cieco ma a volte acceca anche. :15:







L'anima sovversiva della Cole "contagia", per mia fortuna, anche un altro elemento tipico della sue storie: l'anima gemella, la compagna/o predestinata/o.

La storia d'amore tra i due protagonisti, infatti, pur partendo da questa base (tra l'altro in modo unilaterale poichè vale solo per lui, Sian), si evolve in modo del tutto "normale" da un'attrazione fisica, magari non immediata ma cmq subito sviluppata (molto alto il livello di sensualità del libro :33: ), e finendo in una del tutto logica nascita dei sentimenti: sebbene la Cole riempia qualche spazio di questa evoluzione raccontando più che mostrando (passavano giorni felici insieme...), non mancano scene effettive che sottolineino quella nascita (su tutte, le varie introspezioni parallele dei due protagonisti che arricchiscono il rapporto con una certa intensità di cui ovviamente beneficia anche la trama in generale).






Nonostante il tutto parta da un collegamento con la trama generale della serie ( e si concluda in modo altrettanto collegato), il libro è indubbiamente più che altro "rosa". :31: Non è però da sottovalutare un aspetto: dedicando alcuni libri della serie alle presunte fazioni "malvagie", prendendo alcuni dei suoi protagonisti dalle loro fila, la Cole rende impossibile una netta separazione tra buoni e cattivi arricchendo il tutto di maggiori sfaccettature che allontanano il pericolo di banalizzazione.






In definitiva, un soddisfacente capitolo della serie (a mio modo di vedere), forse un po' "sporcato" da una traduzione che non mi è sembrata all'altezza vista la poca scorrevolezza in più di un passaggio. :12:
:05:
 
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147 replies since 13/3/2010, 17:17   2966 views
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