CITAZIONE (farat @ 21/9/2011, 15:44)
Migliore del primo, anche se, come già scritto, a volte ripetitivo.
Il protagonista è una macchina mortale capace di essere il più tenero degli amanti, quindi
parecchio affascinante per me
. Grier è all'altezza ma non ho apprezzato la sua rigidità
morale in alcuni momenti della storia..
Le vicende di Jim si fanno sempre più interessanti.. chissà
che cosa combinerà la Ward ...
PS : il peccato capitale del romanzo è probabilmente l'ira ...ma rimango incerta...
si come avevo scritto l'ho notato anche io, brava, una certa ripetitività nella parte centrale. pensavo che fosse una cosa mia, magari, avendo letto un pò lentamente quella parte, ma a quanto pare nn è stata solo una mia impressione. Grier a me è piaciuta molto, come del resto Isaac, ma penso che la vera bellezza di entrambi sia quando sono assieme.
sul resto della vicenda anche io son curioso, soprattutto x vedere se effettivamente ci sarà una sorta di commistione con l'altra serie e in che termini. e poi in fondo in questa serie, c'è diciamo uno scopo preciso, una trama che si dipana in ogni libro....la lotta, i 7 peccati capitali ecc..mentre nella serie BDB in fondo il nemico c'è, ma in alcuni libri è quasi assente, o cmq nn sembra star lì a preparare un piano a lungo termine x vincere la sua battaglia contro la Confraternita. in questo sono molto diverse le due serie credo.
sul peccato oggetto del libro, penso sia l'ira, però di certo , forse x via del "colpo di scena" nn era stato ben specificato. la tua idea dell'accidia era cmq interessante, nn ci avevo pensato leggendolo...anche prima del colpo di scena Isaac mi faceva pensare cmq all'ira x certi versi. cmq nella scena
verso la fine, quando la vera anima in gioco parla di rabbia che sente dentro di sè, e dall'altro lato la voglia di redenzione, tutto quel parlare della rabbia che l'ha accompagnato x quasi tutta la vita, soprattutto dopo essere stato salvato da Jim e lui avrebbe voluto morire, penso che abbia tolto ogni dubbio
pensavo che riguardo i peccati di ogni libro ci si potesse basare sul titolo originale, visto che il primo Covet, se nn sbaglio significa "bramare" in inglese. però il titolo di questo secondo " Crave" in italiano ha più o meno lo stesso significato, significa qualcosa tipo desiderare ardentemente, in americano lo usano ad esempio spesso come modo di dire "to crave for a drink" morire dalla voglia di bere un drink...quindi nn c'entra moltissimo con l'ira ( a meno che ovvio, il barista nn ti serve velocemente e t'incazzi come un muflone afghano trapiantato coattivamente in Burundi
) . almeno col prossimo nn ci dovrebbero essere dubbi di questo tipo, visto che se nn sbaglio il titolo originale è " Envy"...sicchè...
