Romance - Il forum dei Romanzi Rosa

Una calda estate in Texas - Serie Travis 3, Lisa Kleypas

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view post Posted on 4/2/2013, 13:24
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Una calda estate in Texas

Lisa Kleypas


Titolo originale: Smooth Talking Stranger
Editore: Mondadori, Oscar Bestsellers Emozion (libreria, €10.50, prossimamente in ebook )
Data d'uscita: gennaio 2013
Serie: Travis n. 3

Nonostante l'infanzia passata in una famiglia difficile, Ella Varner è riuscita a crearsi una vita serena, accanto all'affettuoso Dane e con un lavoro che ama: tiene una seguitissima rubrica di consigli su un giornale. Quando qualcuno ha un problema, scrive a Ella, e lei ha sicuramente una risposta. Ma quando è Ella ad avere un problema? Per esempio, quando la disastrata sorella Tara spunta fuori dal nulla per affidarle Luke, il figlioletto appena nato, e poi scompare? Con il suo spirito pratico, Ella si presenta da colui che tutti indicano come il padre di Luke, il miliardario Jack Travis. Un playboy impenitente, un uomo che guida sempre troppo veloce, vive troppo pericolosamente, e ama troppe donne. L'incontro tra i due sarà a dir poco esplosivo...

Dopo una lunga attesa (l'originale è del 2009) finalmente possiamo leggere il terzo della serie Travis.
Raramente un libro mi lascia così: delusa, pur essendo un ottimo libro! Più o meno quello che ho provato alla lettura di Come finiscono le favole...un buon libro, che è piaciuto a molte, ma che per me è stato una delusione. Riguardando le date vedo che quest'ultimo è del 2010, molto vicino a Una calda estate in Texas...mi chiedo se sia un cambio di rotta nella scrittura dei contemporanei dell'autrice...
La mia delusione nasce dal fatto che Il diavolo ha gli occhi azzurri mi era piaciuto moltissimo, più del primo, e mi aspettavo che questo fosse almeno alla pari... non perché il libro sia scadente! Non lo è: è un ottimo romance, scritto - ovviamente - magnificamente, con bei personaggi, ecc...ecc...
Il difetto, per me, è che è troppo! Personaggi troppo perfetti, il bambino che è troppo fondamentale nella trama, troppo amore e troppo alla svelta.
I personaggi principali sono ottimamente scritti, lei con i suoi problemi risolti fin troppo bene, troppo buona e troppo disponibile, lui con la sua assoluta perfezione. Gli uomini della Kleypas sono famosi per essere il sogno di ogni donna, ma qui si va oltre...
Come ho detto è scritto magnificamente, l'ho divorato, non letto, ma a lettura finita non mi ha lasciato molto, se non la soddisfazione di avere letto qualcosa molto molto ben scritto (a parte un paio di refusi che mi hanno fatto rabbrividire! Ma non è colpa della Kleypas)
Per sintetizzare il mio giudizio gli ho dato 4 stelline, che per un libro della Kleypas non è un gran voto...ma se non fosse scritto così bene sarebbe da tre!
Credo però che piacerà molto, è molto meglio di Come finiscono le favole, che è piaciuto. Ecco, potrei dire che il difetto del libro è che è più simile al primo della serie Friday Harbor che ai primi due della serie Travis...e qui è solo una questione di gusti!
 
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MARINA007
view post Posted on 4/2/2013, 23:56




Sono pochissime le autrici che mi piacciono come la Kleypas e ricordando i due precedenti romanzi che fanno parte della saga dei Travis (Sugar daddy e Il diavolo ha gli occhi azzurri) ho iniziato la lettura piena di entusiasmo, anche perché la trama è intrigante.

Che delusione! Il romanzo non decolla mai!!!!!un polpettone melodrammatico.
Ella è troppo perfetta ed altruista e Jack, che ricordavo sfrontato playboy, dopo poche pagine è già cotto ed arrostito.
Tutti sono bravi, belli, buoni, insomma insopportabili e non credibili, personaggi stereotipati senza sfumature , anche quelli negativi.

E’ il terzo romanzo della Kleypas che è di uno zuccheroso da coma diabetico.

Rivoglio la vecchia Kleypas!!!!!! :10:
 
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view post Posted on 5/2/2013, 00:10
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Marina, vedo che più o meno ci ha fatto la stessa impressione!
Non ho nulla contro la bontà, ma trovarla in un romance a dosi così massicce non mi piace!
E Jack? Che fosse un tipo in gamba si capiva già in Il diavolo... ma qui è la perfezione assoluta... diciamo che quel lato paranormale che mi aveva irritato in Come finiscono le favole qui è rappresentato da Jack! Gli uomini della Kleypas non sono mai "esemplari tipici", ma hanno tutti qualche difetto che li rende credibili (si fa per dire :06: )...sia Gage che Hardy, per restare nei paraggi, hanno i loro bei difetti...ma che difetto ha Jack? Il troppo è troppo...
 
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MARINA007
view post Posted on 5/2/2013, 00:13




Lucy concordo, Jack è talmente icredibile da sembrare un alieno!!!!!!!
Dici che la Kleypas volesse provare il genere Fantasy???????? :12:
 
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view post Posted on 5/2/2013, 00:18
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CITAZIONE (MARINA007 @ 5/2/2013, 00:13) 
Lucy concordo, Jack è talmente icredibile da sembrare un alieno!!!!!!!
Dici che la Kleypas volesse provare il genere Fantasy???????? :12:

:02:
Bè, dopo di questo ha iniziato la serie Friday Harbor che le sue belle parti paranormale ce le ha... :07:
Jack l'alieno...mi piace! :38: E rende l'idea! :36:
 
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arco iris
view post Posted on 10/2/2013, 17:07




Ho atteso con trepidazione l' uscita di questo libro, il (conclusivo?) della saga sulla famiglia Travis. Alla fine sono stata ripagata per l' attesa, totalmente: anche questo è uno di quei libri che non si scorda mai.
Una protagonista, Ella, tratteggiata in tutte le sue particolarità. Una donna fragile, che arriva alla convinzione di potersi accontentare di vivere in un mondo in cui niente è fuori posto, in cui tutto è sotto controllo, che niente e nessuno può alterare. Una donna che crede di potersi accontentare dell' amicizia di un uomo, piuttosto che della passione di un uomo. Una donna che in un certo senso ha paura di far uscire la reale se stessa, quella che da anni vive imprigionata dietro un cumulo di difese vane. Quella se stessa che solo un uomo come Jack Travis riuscirà a cogliere, a comprendere e ad accettare e infine ad amare.
Ho apprezzato moltissimo il modo con il quale si svolge la storia d' amore tra questi due personaggi, dal principio alla fine. Diversamente dal solito, l' amore è raccontato in maniera realistica nel suo svilupparsi. Finalmente un libro in cui l' amore non è confuso con il cosiddetto "colpo di fulmine", ma viene raccontato come quello che davvero è: "una straordinaria scoperta" dell' altro. Il colpo di fulmine si può riferire solo all' attrazione immediata, non all' amore. Quest' ultimo è sempre il risultato di un processo graduale. Ed è così che in questo libro l' amore viene presentato.
Ella e Jack si conoscono, si scoprono, si accettano e infine, accantonate le reciproche riserve e paure, si amano. Infatti la cosa che più ho gradito di questa loro storia è proprio il fatto che essa si basa prima di tutto su un grande sentimento d' amicizia disinteressata. Va bene, Jack è un uomo perfetto si potrebbe dire, bello, ricco, sicuro di sè al punto da rasentare l' arroganza, un grande amatore ecc...tuttavia all' interno del libro ho letto anche della sua grandissima umanità. Non sono riuscita a vederlo come il classico uomo perfetto e irraggiungibile che spesso viene tratteggiato nei libri. Lui è un uomo leale, affidabile, onesto, premuroso, un grande amico, solidale con gli altri ed enormemente comprensivo. Qualità per cui Ella alla fine si innamora di Lui. Non a caso spesso Ella dirà che ciò che la colpisce di più, tra tutte le qualità che Jack possiede, è la sua capacità di ascolto: lei con Jack non ama andare a letto, ma Parlare.
E poi come si può non amare un uomo che ha tutte quelle premure e riguardi nei confronti di un bambino con cui alla fine non ha nulla da spartire!?

Ella semplicemente l' adoro. Nonostante il suo passato in un certo senso drammatico, caratterizzato da una forte carenza materna per via della madre atipica che si ritrova, alla fine riesce ad essere una donna autentica. Una donna che ha tutte le carte in tavola per poter essere amata da qualcuno pienamente, senza doversi accontentare, cosa che all' inizio lei cautamente crede.
Splendido il modo con il quale si prende cura di Luke, un bambino che non è suo. Splendido il modo con il quale lo ama fin da subito, in maniera incondizionata.
Dietro questo amore "materno" che lei nutre verso questo bambino, il lettore intravede un altro tipo d' amore, quello più vero e speciale, l' Amore altruistico. Ella sa amare davvero, cosa che poche persone sanno fare, è capace di amare in modo spontaneo, gratuito e sincero un essere che non le appartiene. Questa è la vera ricchezza di Ella, ciò che la rende speciale: non è una donna come poche, è una Persona come poche.
Questo è il motivo per cui io l' ho adorata, la considero un' eroina autentica e perchè alla fine ho desiderato la sua felicità. Ho desiderato che si realizzasse il suo sogno di avere una famiglia vera con Jack e Luke.

Un libro meraviglioso, come solo la Kleypas sa scrivere. Non che non ci siano altre scrittrici altrettanto talentuose, ma Lei merita un caso a parte.
I libri della Kleypas non sono mai dei "mattoni", dei libri particolarmente voluminosi, tuttavia la sua bravura consiste proprio nel saper raccontare in poche pagine delle storie indimenticabili.
Le sue storie sono fotografie di Donne. Donne a tutto tondo, ricche di tutte quelle sfumature fisiche, caratteriali ed emozionali, che ti fanno sentire orgogliosa di essere una donna. Non ci si può non sentire intensamente e meravigliosamente donna con un libro della Kleypas.

CITAZIONE
"Era uno splendido cherubino con gli occhi azzurri, che toccava e afferrava le cose, sorrideva e sbavava, troppo adorabile per dirlo a parole. Spalancai le braccia emozionata, e Tara me lo porse. Il suo peso tenero sul petto, il suo profumo e il suo calore, gli occhi rotondi e curiosi che cercavano di osservare ogni cosa, tutto mi ricordava che non ero più stata una persona completa senza di lui"

Non per andare contro di voi, ma credo che di bontà non ce ne sia mai abbastanza nella vita.
:05:

Edited by arco iris - 10/2/2013, 17:36
 
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view post Posted on 10/2/2013, 19:50
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Bene! Un altro commento! Ero curiosa di leggerne qualche altro, oltre a quello di Marina. Non mi sorprende che ad Arco sia piaciuto (e sono convinta che piacerà a molte) il libro è scritto molto bene e, se si trova soddisfacente anche lo sviluppo della storia non c'è molto che possa non piacere...

Bel commento Arco, molto dettagliato...che ovviamente in massima parte non condivido, in modo particolare questo:
CITAZIONE (arco iris @ 10/2/2013, 17:07) 
Diversamente dal solito, l' amore è raccontato in maniera realistica nel suo svilupparsi. Finalmente un libro in cui l' amore non è confuso con il cosiddetto "colpo di fulmine", ma viene raccontato come quello che davvero è: "una straordinaria scoperta" dell' altro. Il colpo di fulmine si può riferire solo all' attrazione immediata, non all' amore. Quest' ultimo è sempre il risultato di un processo graduale. Ed è così che in questo libro l' amore viene presentato.

Onestamente sto dimenticando rapidamente questo libro, ma ricordo bene che una delle cose che mi avevano colpito negativamente è come Jack si innamori troppo rapidamente...un attimo ed è perso per Ella, senza dubbi né esitazioni. Tu hai visto questo innamoramento svilupparsi in modo diverso, mi pare di capire...

CITAZIONE
Non per andare contro di voi, ma credo che di bontà non ce ne sia mai abbastanza nella vita.

Sono perfettamente d'accordo con te! Se la gente fosse più buona si vivrebbe meglio! Ma "nella vita", appunto... In un romance invece la troppa bontà mi da fastidio...trovo le storie e i personaggi troppo buoni noiosi e irritanti...la bontà come ingrediente principale di un romance è...inadatta, almeno per i miei gusti! Se volessi leggere una storia edificante non leggerei un romance, ma la vita di qualche Santa.
Per fortuna i gusti non sono tutti uguali!
 
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arco iris
view post Posted on 10/2/2013, 21:15




CITAZIONE (lucy-one @ 10/2/2013, 19:50) 
Bene! Un altro commento! Ero curiosa di leggerne qualche altro, oltre a quello di Marina. Non mi sorprende che ad Arco sia piaciuto (e sono convinta che piacerà a molte) il libro è scritto molto bene e, se si trova soddisfacente anche lo sviluppo della storia non c'è molto che possa non piacere...

Bel commento Arco, molto dettagliato...che ovviamente in massima parte non condivido, in modo particolare questo:
CITAZIONE (arco iris @ 10/2/2013, 17:07) 
Diversamente dal solito, l' amore è raccontato in maniera realistica nel suo svilupparsi. Finalmente un libro in cui l' amore non è confuso con il cosiddetto "colpo di fulmine", ma viene raccontato come quello che davvero è: "una straordinaria scoperta" dell' altro. Il colpo di fulmine si può riferire solo all' attrazione immediata, non all' amore. Quest' ultimo è sempre il risultato di un processo graduale. Ed è così che in questo libro l' amore viene presentato.

Onestamente sto dimenticando rapidamente questo libro, ma ricordo bene che una delle cose che mi avevano colpito negativamente è come Jack si innamori troppo rapidamente...un attimo ed è perso per Ella, senza dubbi né esitazioni. Tu hai visto questo innamoramento svilupparsi in modo diverso, mi pare di capire...

CITAZIONE
Non per andare contro di voi, ma credo che di bontà non ce ne sia mai abbastanza nella vita.

Sono perfettamente d'accordo con te! Se la gente fosse più buona si vivrebbe meglio! Ma "nella vita", appunto... In un romance invece la troppa bontà mi da fastidio...trovo le storie e i personaggi troppo buoni noiosi e irritanti...la bontà come ingrediente principale di un romance è...inadatta, almeno per i miei gusti! Se volessi leggere una storia edificante non leggerei un romance, ma la vita di qualche Santa.
Per fortuna i gusti non sono tutti uguali!

Grazie per il complimento, molto gentile.
Sono io a non essere sorpresa per il fatto che non condividi il mio commento in massima parte, credo che come te la penseranno la maggior parte delle utenti del forum.
Ognuno di noi legge in modo diverso e con una chiave di interpretazione diversa. Dietro ad ogni chiave di lettura si coglie sempre una piccola sfumatura che fa riferimento al modo con il quale ci si rapporta alla realtà.
La chiave di lettura personale di un libro è in parte rivelatrice della chiave di lettura della realtà di cui ognuno di noi si serve per vivere nel mondo.
Io per esempio cerco di cogliere il buono in qualsiasi prodotto dell' azione o del pensiero umano. Non ho bisogno di leggere la vita di una Santa o di un Santo per avere un esempio edificante di buono. Anche perchè per me non esistono i Santi, ma esistono le persone che si sforzano e si impegnano nell' essere relativamente giuste.
Poichè nella realtà non trovo noiose le persone relativamente buone, ma le trovo interessanti, allora anche nei libri mi piace leggere di queste persone, pur essendo personaggi inventati. Nella realtà esistono persone così buone, per cui non vedo il motivo per cui dovrei ritenere i personaggi di questo libro dei personaggi anormali.
Per quanto riguarda il discorso amore immediato, amore graduale...beh si, io ho interpretato il sentimento dei protagonisti di questo libro come un sentimento graduale.
Anche nella realtà accade che spesso gli altri vedano i nostri sentimenti secondo linee diverse, è tutto molto soggettivo. Ad ogni modo non ricordo che Jack si dichiari innamorato fin da subito. Attratto per me non equivale ad innamorato.

Hai detto bene lucy-one: i gusti non sono tutti uguali per fortuna e oguno è libero di interpretare le cose a suo modo e di esprimere a parole questo modo.
Sarà già la terza volta che ripeto questa frase nel contesto di questo forum... i gusti per fortuna non sono tutti uguali, questo è un bene per me ed è un bene per voi, naturalmente
 
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view post Posted on 10/2/2013, 22:23
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CITAZIONE (arco iris @ 10/2/2013, 21:15) 
La chiave di lettura personale di un libro è in parte rivelatrice della chiave di lettura della realtà di cui ognuno di noi si serve per vivere nel mondo.

Annotazione molto interessante, che però non mi convince... quando leggo un romance, che è lettura d'evasione, esco dalla realtà che mi circonda per entrare in un mondo che non ha a che fare col mondo in cui vivo...naturalmente misuro la storia e i personaggi con il mio metro personale, che è formato anche dalle mie esperienze di vita, non solo di lettura, ma che è comunque tarato per giudicare l'irrealtà! Per fare un esempio: le amanti del famoso bastardo doc non lo misurano certo sull'uomo reale, ma solo sull'effetto che ha sulla situazione (e sull'eroina) irreale....
CITAZIONE
Io per esempio cerco di cogliere il buono in qualsiasi prodotto dell' azione o del pensiero umano. Non ho bisogno di leggere la vita di una Santa o di un Santo per avere un esempio edificante di buono. Anche perchè per me non esistono i Santi, ma esistono le persone che si sforzano e si impegnano nell' essere relativamente giuste.
Poichè nella realtà non trovo noiose le persone relativamente buone, ma le trovo interessanti, allora anche nei libri mi piace leggere di queste persone, pur essendo personaggi inventati.

La differenza tra te e me è che a me non interessa trovare in un romance la realtà! Una cosa è apprezzare le persone buone attorno a me - magari lo fossero tutti! - altro desiderare di trovare in un romance quelle stesse persone.
CITAZIONE
Nella realtà esistono persone così buone, per cui non vedo il motivo per cui dovrei ritenere i personaggi di questo libro dei personaggi anormali.

Non sono anormali, se fossero miei vicini di casa ne ringrazierei il Signore, ma per me non sono semplicemente personaggi "giusti" per un romance! Non, per lo meno, per un romance di mio gusto!
CITAZIONE
Per quanto riguarda il discorso amore immediato, amore graduale...beh si, io ho interpretato il sentimento dei protagonisti di questo libro come un sentimento graduale.
Anche nella realtà accade che spesso gli altri vedano i nostri sentimenti secondo linee diverse, è tutto molto soggettivo. Ad ogni modo non ricordo che Jack si dichiari innamorato fin da subito. Attratto per me non equivale ad innamorato.

Qui penso che sia questione di interpretazione...
CITAZIONE
Hai detto bene lucy-one: i gusti non sono tutti uguali per fortuna e oguno è libero di interpretare le cose a suo modo e di esprimere a parole questo modo.
Sarà già la terza volta che ripeto questa frase nel contesto di questo forum... i gusti per fortuna non sono tutti uguali, questo è un bene per me ed è un bene per voi, naturalmente

Senza dubbio! :01:
 
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arco iris
view post Posted on 10/2/2013, 23:55




Infatti ho sbagliato lucy-one, non avrei dovuto dire che per me Jack e Ella non sono anormali, ma che non sono paranormali.
La differenza tra me e te è che per me la lettura non è evasione dalla realtà. Sono più che soddisfatta della mia realtà, per cui non sento il bisogno di evadere. Ecco perchè prediligo libri che presentino storie e situazioni realistiche. Io non cerco la "realtà". So benissimo che la realtà è ben altra, spesso migliore o peggiore rispetto a quella che di cui si legge nei libri. Tuttavia mi piace leggere del modo con il quale vengono presentate certe situazioni. Mi piace leggere di queste in chiave artistica. D'altra parte dietro ad ogni lavoro di scrittura si coglie sempre un pó dello scrittore, quindi di un' altra persona. Un altro punto di vista.
Come si puó giudicare un libro senza fare un minimo di riferimento a se stessi, al proprio modo di vivere e di analizzare la vita reale?
Un personaggio non è credibile, ok. Non è credibile rispetto a cosa? All' irrealtà? E come si fa a stabilire ció in riferimento ad un contesto privo di riferimenti quale è l' irrealtà...? Credibile in che senso? Non è conforme al personaggio di un libro? E perchè...come deve essere un personaggio per poter essere credibile come personaggio irreale?
Non ho una grande esperienza con i romance, per cui non so esattamente come bisogna valutare un libro appartenente a questa categoria. Parlo seriamente, non sto facendo dell' ironia.

Nella realtà esistono eccome persone come Ella e Jack. Ne ho conosciute abbastanza, ecco perchè mi sono piaciuti immensamente. Nella realtà non mi piace l' uomo bastardo, non m' intriga affatto, ecco perchè non mi piace leggere di questo neanche in un libro.
 
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view post Posted on 11/2/2013, 00:43
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CITAZIONE (arco iris @ 10/2/2013, 23:55) 
La differenza tra me e te è che per me la lettura non è evasione dalla realtà. Sono più che soddisfatta della mia realtà, per cui non sento il bisogno di evadere.

Leggere per evadere dalla realtà non significa necessariamente essere insoddisfatti della propria realtà...ci sono moltissimi motivi che ci fanno desiderare un'evasione temporanea! Da come hai scritto si potrebbe dedurre che tu ritienga che: dato che molte delle utenti di questo forum dicono di leggere per evadere si evince che queste utenti sono insoddisfatte della propria vita...che è quello che poi si dice in genere delle lettrici di romanzi rosa: donne insoddisfatte che leggono romanzetti d'amore per sognare... ma immagino che tu non intendessi generalizzare in questo modo!
CITAZIONE
Ecco perchè prediligo libri che presentino storie e situazioni realistiche. Io non cerco la "realtà". So benissimo che la realtà è ben altra, spesso migliore o peggiore rispetto a quella che di cui si legge nei libri. Tuttavia mi piace leggere del modo con il quale vengono presentate certe situazioni. Mi piace leggere di queste in chiave artistica.

Bene, per fortuna ci sono moltissimi libri che corrispondono ai tuoi desideri! I romance contemporanei sono (più o meno) su questa linea.
CITAZIONE
D'altra parte dietro ad ogni lavoro di scrittura si coglie sempre un pó dello scrittore, quindi di un' altra persona. Un altro punto di vista.

Mah, non so quanti siano i romance che contengono un po' dello scrittore... la gran parte sono opere che contengono le abilità dello scrittore, se ne ha...
CITAZIONE
Come si puó giudicare un libro senza fare un minimo di riferimento a se stessi, al proprio modo di vivere e di analizzare la vita reale?

Qualcuno ha detto questo? Non io...ho detto: "naturalmente misuro la storia e i personaggi con il mio metro personale, che è formato anche dalle mie esperienze di vita, non solo di lettura, ma che è comunque tarato per giudicare l'irrealtà!"
CITAZIONE
Un personaggio non è credibile, ok. Non è credibile rispetto a cosa? All' irrealtà? E come si fa a stabilire ció in riferimento ad un contesto privo di riferimenti quale è l' irrealtà...? Credibile in che senso? Non è conforme al personaggio di un libro? E perchè...come deve essere un personaggio per poter essere credibile come personaggio irreale?
Non ho una grande esperienza con i romance, per cui non so esattamente come bisogna valutare un libro appartenente a questa categoria. Parlo seriamente, non sto facendo dell' ironia.

Ho usato la parola "irrealtà" solo per distinguere il mondo inventato che c'è in un libro dalla "realtà" di cui parlavi... è chiaro che se si prende "irrealtà" alla lettera diventa impossibile esprimere un qualsiasi giudizio su un libro... che, ripeto, io giudico con "il mio metro personale, che è formato anche dalle mie esperienze di vita, non solo di lettura, ma che è comunque tarato per giudicare l'irrealtà", sostituendo magari irrealtà, che sembra confonderti, con la semplice parola "i romance"...
 
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arco iris
view post Posted on 11/2/2013, 12:57




CITAZIONE (lucy-one @ 11/2/2013, 00:43) 
CITAZIONE (arco iris @ 10/2/2013, 23:55) 
La differenza tra me e te è che per me la lettura non è evasione dalla realtà. Sono più che soddisfatta della mia realtà, per cui non sento il bisogno di evadere.

Leggere per evadere dalla realtà non significa necessariamente essere insoddisfatti della propria realtà...ci sono moltissimi motivi che ci fanno desiderare un'evasione temporanea! Da come hai scritto si potrebbe dedurre che tu ritienga che: dato che molte delle utenti di questo forum dicono di leggere per evadere si evince che queste utenti sono insoddisfatte della propria vita...che è quello che poi si dice in genere delle lettrici di romanzi rosa: donne insoddisfatte che leggono romanzetti d'amore per sognare... ma immagino che tu non intendessi generalizzare in questo modo!
CITAZIONE
Ecco perchè prediligo libri che presentino storie e situazioni realistiche. Io non cerco la "realtà". So benissimo che la realtà è ben altra, spesso migliore o peggiore rispetto a quella che di cui si legge nei libri. Tuttavia mi piace leggere del modo con il quale vengono presentate certe situazioni. Mi piace leggere di queste in chiave artistica.

Bene, per fortuna ci sono moltissimi libri che corrispondono ai tuoi desideri! I romance contemporanei sono (più o meno) su questa linea.
CITAZIONE
D'altra parte dietro ad ogni lavoro di scrittura si coglie sempre un pó dello scrittore, quindi di un' altra persona. Un altro punto di vista.

Mah, non so quanti siano i romance che contengono un po' dello scrittore... la gran parte sono opere che contengono le abilità dello scrittore, se ne ha...
CITAZIONE
Come si puó giudicare un libro senza fare un minimo di riferimento a se stessi, al proprio modo di vivere e di analizzare la vita reale?

Qualcuno ha detto questo? Non io...ho detto: "naturalmente misuro la storia e i personaggi con il mio metro personale, che è formato anche dalle mie esperienze di vita, non solo di lettura, ma che è comunque tarato per giudicare l'irrealtà!"
CITAZIONE
Un personaggio non è credibile, ok. Non è credibile rispetto a cosa? All' irrealtà? E come si fa a stabilire ció in riferimento ad un contesto privo di riferimenti quale è l' irrealtà...? Credibile in che senso? Non è conforme al personaggio di un libro? E perchè...come deve essere un personaggio per poter essere credibile come personaggio irreale?
Non ho una grande esperienza con i romance, per cui non so esattamente come bisogna valutare un libro appartenente a questa categoria. Parlo seriamente, non sto facendo dell' ironia.

Ho usato la parola "irrealtà" solo per distinguere il mondo inventato che c'è in un libro dalla "realtà" di cui parlavi... è chiaro che se si prende "irrealtà" alla lettera diventa impossibile esprimere un qualsiasi giudizio su un libro... che, ripeto, io giudico con "il mio metro personale, che è formato anche dalle mie esperienze di vita, non solo di lettura, ma che è comunque tarato per giudicare l'irrealtà", sostituendo magari irrealtà, che sembra confonderti, con la semplice parola "i romance"...

Nella mia immaturità e nella mia evidente poca dimestichezza con le relazioni umane, ho notato che questa discussione si è un pò "appesantita", più del necessario.
Come sempre succede in alcune discussioni, alla fine molte parole o concetti espressi vengono involontariamente distorti fino ad assumere significati che non erano previsti.
Per cui lucy-one, poichè non ho nulla di personale con te, mi piacerebbe ristabilire una linea di comunicazione più serena.
Molto probabilmente non ho espresso bene il mio pensiero, sarò più chiara.
Dunque... Uno:non ho mai detto che chi legge per "evadere" senta una profonda insoddisfazione per la propria vita. Sopratutto chi legge i romanzi rosa.
(In tanti topic ho sempre difeso le lettrici di romanzi rosa, tra cui rientro anche Io, per cui non vedo una ragione plausibile per mettere in cattiva luce un certo pubblico di lettori a cui io stessa appartengo). Ho semplicemente detto che io non leggo per evadere dalla realtà. Non sento il bisogno di leggere di qualcosa di molto lontano dalla mia visione di realtà. Ecco perchè prediligo i romance più vicini a me, più realistici, che abbiano un minimo di riflesso con quelle che sono le mie esperienze di vita, sentimentali e non. La tanta bontà presente all' interno di questo libro della Kleypas per me non è un problema. Anzi se ce ne fosse stata di più, l' avrei ancora più apprezzato questo libro. A me piace ritrovare in un libro ciò che apprezzo nella vita quotidiana. Ciò non significa che chi preferisce leggere altro, non apprezzi come me certe cose positive nella sua vita. Tutto qui.
Meglio ancora che si parli di bontà in un libro. Non c' è ne mai abbastanza. La troppa bontà che c' è in questo libro, per me non è irreale, ma è un qualcosa di assolutamente riscontrabile anche nella realtà.
Tu in un libro vuoi forse leggere di altri tipi di realtà, per cui apprezzi altro. Io no.

Due: Qualsiasi scrittore direbbe che dentro ogni suo libro c' è un pò di se stesso. Esistono le biografie, ma questi non sono dei libri frutto della creatività dello scrittore.
Anche in un libro di fantasia si ritrova un pò del modo di pensare, sognare, desiderare ,dello scrittore. La scrittura creativa è per definizione un atto intimistico e introspettivo.

Sottolineo che tutto quello che io ho scritto è un mio pensiero. Io non ho mai preteso di fare del mio pensiero o della mia vita un criterio oggettivo con cui valutare il pensiero dell' altro. Laddove è emerso questo, e qualcuno è rimasto offeso, chiedo scusa. Non era mia intenzione ergermi a insegnante.
Sono però convinta che sia oggettivamente discutibile il ritenere "pecca di un libro" la presenza al suo interno di un' eccessiva bontà.
Se una persona afferma una cosa del genere non può non aspettarsi che un' altra non abbia qualcosa da dire. Per te o per altri sarà una pecca l' eccessiva bontà all' interno di un romance, perchè ritieni che questa debba essere una peculiarità di un libro che narra la vita di un Santo, non di un romance. Per me, invece, anche in un romance può esserci tanta abbondanza di bontà, perchè per me un romance deve sempre ispirarsi ad una situazione verosimile.
Da ciò non si deduce che io sia più buona di te, o che rispetto a te conosca di più la bontà. Può darsi che, invece, io sia totalmente carente in questo. Per cui rispetto il tuo punto di vista o quello degli altri. Ho rispetto per la vita e i gusti degli atri.
Rispettarli non significa capirli e basta, ma accettarli pur non facendoli propri.
Questo è il mio pensiero.
Chiedo scusa a tutti, anche per essere uscita fortemente OT
 
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view post Posted on 11/2/2013, 15:51
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CITAZIONE (arco iris @ 11/2/2013, 12:57) 
<...>
Per cui lucy-one, poichè non ho nulla di personale con te, mi piacerebbe ristabilire una linea di comunicazione più serena. <...>

Arco, spero di non avere dato io l'impressione di avercela con te... tu hai le tue idee, io le mie...il fatto che siano diverse ci dà un'opportunità di discussione, che mi pare sia una buona cosa. Purtroppo scrivendo le sfumature si perdono, e scrivendo di getto, senza meditare le parole, è ancora più facile fraintendere! Ma mi pare che non abbiamo ecceduto... e se l'abbiamo fatto suppongo che non ci fosse l'intenzione di farlo, né da parte mia, né da parte tua.
Perciò anch'io mi auguro che continueremo a discutere in amicizia!
 
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arco iris
view post Posted on 11/2/2013, 20:23




CITAZIONE (lucy-one @ 11/2/2013, 15:51) 
CITAZIONE (arco iris @ 11/2/2013, 12:57) 
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Per cui lucy-one, poichè non ho nulla di personale con te, mi piacerebbe ristabilire una linea di comunicazione più serena. <...>

Arco, spero di non avere dato io l'impressione di avercela con te... tu hai le tue idee, io le mie...il fatto che siano diverse ci dà un'opportunità di discussione, che mi pare sia una buona cosa. Purtroppo scrivendo le sfumature si perdono, e scrivendo di getto, senza meditare le parole, è ancora più facile fraintendere! Ma mi pare che non abbiamo ecceduto... e se l'abbiamo fatto suppongo che non ci fosse l'intenzione di farlo, né da parte mia, né da parte tua.
Perciò anch'io mi auguro che continueremo a discutere in amicizia!

Certamente, ne sarei molto lieta :31: :05:
 
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Mary3
view post Posted on 12/2/2013, 11:32




Mi intrometto nella discussione e ritorno a parlare un pò del libro..(per il resto, benvenga qualsiasi confronto, è bello poter discutere apertamente di qualsiasi tematica!)

Come molte di voi sanno, ho letto questo libro da un bel pò di tempo (quasi un paio di anni, quindi perdonatemi se molti dettagli sono ormai svaniti nel nulla!)
Sarà l'averlo letto immediatamente dopo "Il diavolo ha gli occhi azzurri", sarà il non aver dovuto aspettare anni (che innegabilmente fa crescere le aspettative di qualsiasi lettrice) ma a me il libro è piaciuto!
La struttura di per sè è molto diversa dai precedenti...i personaggi, soprattutto, hanno poco a che vedere con i protagonisti dei primi capitoli.
Prendiamo Ella: non ha nulla in comune con l'infanzia difficile di Liberty o con la vita tormentata di Haven, ma forse per questo mi è piaciuta ancor di più...all'inizio è piena di pregiudizi, crede di essere "Miss Indipendent", ma realmente non lo è.
E' un presonaggio privo di qualsiasi particolarità che cambia il suo modo di guardare al mondo nel corso della storia.
Jack mi è sempre parso molto in linea con gli altri personaggi "made by L. Kleypas" (il classico seduttore che non vuole responsabilità ma che alla fine cede) e sinceramente quest'innamoramento fulmineo non me lo ricordo molto...dovrei rileggere! (Sempre sperando che sia la mia memoria a far cilecca e non sia intervenuta qualche sforbiciata!).
Alcune scene mi sono piaciute moltissimo (intendiamoci, nulla di trascendentale eh!), ma per me che amo poco i romance contemporanei è stata una lettura piacevole e meno banale di tante altre.
Nel complesso si, è molto molto più "leggero e spensierato" del libro che lo precede il che forse potrebbe provocare reazioni diverse: sollievo e relax in chi si trovasse a leggerlo immediatamente dopo il libro di H&H, delusione e una sensazione di "troppo zucchero" nelle altre.
Sono comunque curiosa di rileggerlo per poter commentare meglio..
 
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37 replies since 4/2/2013, 13:24   1381 views
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