Titolo:
666 Park Avenue New York (666 Park Avenue)
Autore:Gabriella Pierce
Casa Editrice: Newton Compton
€ 9,90
Uscito il 14 febbraio 2013
Trama:
Tutti i desideri possono avverarsi. Ma hanno un prezzo.
La vita di Jane Boyle scorre serena: ha davanti a sé una brillante carriera come architetto d’interni a Parigi e il suo futuro sembra farsi ancora più roseo quando incontra Malcolm Doran, un ricco, affascinante americano appassionato d’arte. Fra i due ragazzi scoppia immediatamente la scintilla e poco dopo Malcolm chiede a Jane di sposarlo regalandole un incredibile solitario. Jane non ha bisogno di pensarci due volte: decide di lasciare il lavoro, le amiche e tutta la sua vita per seguirlo a New York. Ma la favola si trasforma in incubo non appena Jane arriva davanti alla residenza dei Doran, una delle più potenti famiglie di Manhattan, al 666 di Park Avenue. I Doran e la loro tetra dimora nascondono un terribile segreto… Ma ormai il matrimonio è fissato e non sembra ci sia modo di tornare indietro. In pochi giorni, tutte le certezze di Jane verranno stravolte, al pari delle sue convinzioni. Jane scoprirà, infatti, di avere degli speciali poteri che potrebbero essere la sua salvezza contro l’oscura minaccia che sta per abbattersi su di lei.
Serie "666 Park Avenue"1. 666 Park Avenue, 2011 (666 Park Avenue New York, 2013)
2. 666 Park Avenue New York, 2011
3. The Lost Soul, 2013
+ eventuali altri romanzi, a seguire
Mio commento:
Ironico, torbido, ambiguo, oscuro, a tratti davvero spaventoso : una lettura davvero intrigante!
La trama è interessante, il "mistero" stuzzicante, la tensione è sempre alta e l'ambiguità in questo mondo torbido è onnipresente: non si capisce mai di chi ci si deve fidare e chi, invece, è in buona fede.
La lettura mi ha davvero tenuta incollata alle pagine nonostante il pochissimo tempo di cui dispongo in questi giorni.
Non ho capito, però, perchè l'autrice non abbia optato per una narrazione in prima persona che sarebbe risultata più "intima", visto che il PDV è interamente incentrato sulla figura della protagonista e sulle sue vicissitudini: il lettore scopre tutto quando lo scopre lei, mai un istante prima e il metro di valutazione è sempre e soltanto uno, abbagli compresi. In questo modo il comportamento degli altri personaggi resta sempre oscuro, almeno finchè questi non appaiono nel radar della protagonista. Insomma questo tipo di narrazione ha tutti i limiti che deriverebbero naturalmente dalla narrazione in prima persona, senza averne i benefici di approfondimento psicologico: peccato!
Spero comunque, visto l'interesse che ha suscitato in me l'intera vicenda e il finale molto aperto, che la casa editrice continui nella pubblicazione di questa serie: sarei una sicura e fedele acquirente!
copertina:
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