Finito. (Sempre il
4° - Il ritorno - Cercherò di mettere sotto spoiler ma chi non l'ha letto legga il mio commento a suo rischio e pericolo)
L'unica parola che mi viene in mente per descriverlo è STU-PEN-DO.
Lucy, hai ragione, la Reisz tira i fili di tutte le storie e le completa in modo perfetto, raggiungendo un lieto fine tutto particolare, ma che a mio avviso non potrebbe essere più perfetto di così.
L'unica cosa che mi stona è
Griffin a capo dell'impero di Kingsley!
Non ce lo vedo proprio. Per quanto l'abbia amato nella sua storia con Michael, mi sembra un ragazzone viziato, non ha assolutamente il
savoire faire (per restare in tema) di King.
Proprio no. Mi sa che manderà tutto in rovina. Ma quella è un'altra storia.
Ma veniamo alla vicenda principale... inutile dire che ho versato fiumi di lacrime... Avevo già iniziato con qualche lacrima di commozione nelle scene di cui avevo parlato prima
quando Grace parla con Soren e quando Wes va a scusarsi con lui
ma quanto inizia la parte clou del romanzo
quell'alba tremenda dove Soren si incammina con Grace per andare a sacrificarsi...
be' ragazzi, lì a un certo punto non riuscivo più a leggere da quanto stavo piangendo
Ed è stato lì che ho capito che questo libro era davvero perfetto. Non so voi, ma se un romance non mi pugnala al cuore in qualche modo, non va a finire tra quelli che amo di più. Tanto per fare un esempio concreto, adoro Kristan Higgins, ma nessuno dei suoi romanzi, per quanto belli e superromantici, lo ritengo indimenticabile. Qui invece, quando
Soren si incammina verso quella che sarà la fine
ho capito che comunque sarebbe finita, che si fosse stato o meno un lieto fine, che fosse andata come speravo o no, che l'autrice mi avesse torturata stravolgendo tutto quello che aveva scritto fino a quel momento, non mi sarebbe importato, perché quando leggo di
qualcuno pronto a sacrificarsi in tutto e per tutto per amore
mi sciolgo.
Poi l'autrice fa di peggio... non solo mi dà quello che io ritengo la "sublimazione" dell'Amore, ma ci aggiunge
l'addio di Nora a Soren, che solo a ripensarci mi viene il magone.
Basta, ero spacciata. (piccola chicca, il mio compagno è tornato a casa dal lavoro quando io stavo leggendo quel pezzo, mi ha trovata in lacrime e pensava fosse successa una disgrazia
) Ero innamorata persa, ma non di una persona singola,
della coppia Nora-Soren. Tutto il resto sbiadiva davanti a loro due.
Da lì in avanti poi non so bene quello che ho letto, forse lo dovrò rileggere, perché tra lacrime di disperazione, commozione, sollievo, gioia non so bene neanche io che cosa ho capito.
Una cosa però l'ho capita... e forse con questo mi spiego le perplessità di alcuni di voi sulla non-esclusività di alcuni rapporti di questa serie... e cioè che non ci sono collari, anelli o dichiarazioni che possano tenere una persona legata a te. Un po' il famoso "se ami qualcuno lascialo libero, se ti ama tornerà da te". Questo discorso vale per
Nora e Soren ovviamente, lei torna da lui, ma vale anche per la coppia che mi sembra abbia generato più dissensi nei vosti commenti, Zach e Grace. Loro due si erano lasciati liberi, ma l'amore di ha riuniti, e ora lui lascia libera Grace perché sa che tornerà da lui, ne ha la certezza. E in un certo senso vale anche per Wes. Quando capisce che Nora ha scelto Soren, che nel momento del bisogno si è appoggiata a Soren e non a lui, la lascia andare. Non perché non la ami più, ma proprio perché la ama e si rende conto che con Soren avrà una felicità che lui non potrà mai darle (bellissimo il momento in cui Soren gli chiede se Nora con lui era stata felice, e lui si rende conto, ripercorrendo le immagini della loro settimana insieme come in un film che non era stata davvero felice.)
Avrei un altro milione di cose da dire, ma sono ancora frastornata dalle troppe emozioni, non so se riuscirò a fare discorsi esaustivi, forse avrei bisogno di rifletterci su e tornare a scrivere magari con più calma nel prossimi giorni.
Ma qualcosa su King la vorrei dire
mi sembra l'unico per cui non ci sia un vero lieto fine al 100%. Per lui mi sembra sia più un "chi si accontenta gode", come ha scritto qualcuno di voi. Soren torna da lui, ma non sarà mai suo per sempre perché lo deve dividere con Nora. Nora non sarà mai sua, ma questo non mi disturba, mi sembrano più "fratelli" spirituali che due innamorati. Però questa Juliette? Lo rende davvero felice? Nel romanzo c'è troppo poco per capirlo davvero e quindi alla fine lui mi sembra contento, ma un po' amareggiato. E con il fatto che se ne vada a New Orleans, mi sembra che voglia staccarsi un po' da tutti, come se avesse bisogno di ritrovare il suo spazio e una sua nuova dimensione. Solo che non la troverà mai perché quei rompipalle di Soren e Nora gli vanno dietro. Insaziabili
Il mio Wes invece
Non poteva avere una fine migliore. E mi piace tantissimo che lei non sia una ragazza qualunque, ma proprio la nipote di Soren. E so che Wes sarà all'altezza delle aspettative dello zio, perché è semplicemente perfetto
E perché andando a scusarsi con Soren quella famosa sera, si è guadagnato il suo rispetto.
Ecco, per il momento mi sembra di aver detto le cose principali. Magari mi rileggerò con calma i vostri commenti e ripescherò qualche argomento. Però mi dispiace tanto aver letto questa serie il ritardo, l'avrei senz'altro votata l'anno scorso come miglior romanzo dell'anno. Avevo votato "Il confine di un attimo", che è un romanzo bellissimo, ma impallidisce davanti alla complessità e "densità" di questa serie. Che non è adatta a tutti, ci vuole lo stomaco un po' forte per passare sopra a certe cose ma, come ho detto all'inizio, è STU-PEN-DA.