Romance - Il forum dei Romanzi Rosa

Dimmi che sarai qui, Mia Sheridan

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view post Posted on 16/12/2015, 10:36
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Titolo: Dimmi che sarai qui
Titolo originale: Archer's Voice
Autore: Mia Sheridan
Editore: Newton Compton
Data di pubblicazione: 3 dicembre 2015
Pagine: 312
Punto di vista: prima persona alternata
Livello di sensualità: alto


Trama: Bree Prescott si è appena trasferita nella tranquilla e isolata cittadina di Pelion, nel Maine, dove spera di ritrovare la serenità di cui ha disperatamente bisogno. Proprio il primo giorno nella sua nuova casa sul lago, tuttavia, incontra Archer Hale, un uomo affascinante e solitario. Anche lui, come Bree, nasconde dei segreti dolorosi, ferite che hanno scavato così in profondità da farlo chiudere per sempre nel silenzio. Nessuno in città può dire di conoscere davvero Archer, ma Bree vuole provarci, perché forse l’unico modo per liberarsi dalle catene del dolore e riassaporare la felicità è aiutare quell’uomo a trovare la voce che sembra aver perso per sempre…


Recensione:
Ho sentito parlare benissimo di questo libro da persone di cui mi fido e con cui condivido molti gusti. E devo dire che anche questa volta mi hanno consigliato bene. E' un libro drammatico, difficile, molto emotivo, chiama in campo l'istinto da crocerossina che alberga in ciascuna di noi. Però ammetto che non mi ha conquistata totalmente e non sono riuscita a dargli il massimo dei voti. Ma parliamo prima dei tanti pregi di questo romanzo.

Dal primo capitolo capiamo immediatamente che avremo a che fare con un eroe da romance atipico. E' vero, non è la prima volta che il protagonista ha alle sue spalle un passato atroce, ma è inedita la dolcezza di carattere che ne traspare e che non viene minato dalle brutture subite. Archer non è il bad boy tormentato che riversa la sua rabbia sugli altri. E' tutto il contrario. E' un uomo profondamente ferito, nel cuore e nel corpo, che ha deciso di diventare invisibile, di nascondersi dal mondo, ma con un cuore enorme e un ancor più gigantesco bisogno di amore.

Questo finché non arriva Bree, a sua volta terribilmente scossa e ferita, ma che per la prima volta fa sentire Archer una persona normale, si sente visto davvero.
Bree vede l'intelligenza nei suoi occhi, capisce che c'è molto di più di quello che Archer lascia trasparire. E non ha intenzione di lasciarlo da solo.
Inizia così un lento avvicinamento. Bree che lo cerca e Archer che si ritrae, diffidente, come un animale che è stato picchiato troppo spesso e ora ha paura anche di una carezza.

Ma Bree non molla e ogni volta si conquista un pezzettino in più della sua fiducia. Per la prima volta dopo anni, Archer riesce a far arrivare la sua voce ad un altro essere umano e questo è bellissimo e allo stesso tempo terrorizzante. Perché tutte le cose belle gli sono sempre state strappate.

E' una storia d'amore bellissima, terribilmente romantica e anche molto molto sensuale. In alcuni momenti, ammetto che una lacrimuccia ha osato affacciarsi ai miei cinici occhi, tanto alcune scene sono struggenti.

"Non conoscevo abbastanza per sognarti, Bree, ma in qualche modo sei divenuta realtà lo stesso. Com'è accaduto?" Strofinò il naso col mio, facendo una pausa e indietreggiando di nuovo. "Chi leggeva la mia mente e sapeva esattamente cosa volevo anche quando io non lo facevo?"



"Voglio essere in grado di amarti più di quanto tema di perderti. E non so come. Insegnamelo Bree. Per favore, insegnamelo. Non permettere che distrugga tutto."



Però... eccoci arrivati alle note stonate. Non sono riuscita a dare a questo romanzo il massimo dei voti, anche se ci si avvicina molto. E i motivi sono talmente soggettivi che capisco benissimo chi invece ha adorato follemente questo libro. Punto primo: Mia Sheridan non parla al mio cuore (non saprei come altro dirlo) come hanno altre scrittrici come Colleen Hoover e Amy Harmon. Ci va vicina, ma non ci arriva del tutto. E' facile catturare le emozioni dei lettori mettendo in campo drammi come quelli che hanno colpito Archer e Bree. E' come sparare sulla croce rossa. Ci vuole molta abilità per toccare certi argomenti senza scadere nel patetico e senza farmi sentire raggirata dallo scrittore. E in questo la Sheridan ci è riuscita. Però forse in qualche punto ha calcato un po' troppo la mano e ha perso la naturalezza necessaria.


Punto secondo: le scene erotiche. Sono scritte molto molto bene, sono parecchio sensuali, diciamo pure molto hot e secondo me ci stanno come il cacio sui maccheroni, cioè benissimo. Ma ecco... forse questo giro il cacio era un po' troppo. Le prime scene sono perfette, con un Archer fantastico nel suo miscuglio di inesperienza e sicurezza, ma poi diventano troppe, diventando quasi il punto focale della storia e soffocando gli aspetti più emotivi e psicologici.

Punto terzo: la leggerezza con cui vengono risolti traumi profondi. Sarebbe bello che l'amore riuscisse davvero a guarire ferite terribili, ma raramente è sufficiente e soprattutto non accade nel giro di pochi mesi. Mi piacerebbe che le autrici inserissero nei loro romanzi un po' di vita reale, e cioè che accennassero a un qualche tipo di supporto medico qualificato. Insomma, mandiamoli dallo psicologo questi protagonisti! Non è un segnale di debolezza, al contrario! Insegniamo che non bisogna vergognarsi a chiedere aiuto, se serve.

Punto quarto: l'editing terrificante. Ho letto poche volte romanzi editi da case editrici con un numero così alto di refusi. In una sola frase ne ho trovati due. E' un crimine che un romanzo così bello sia stato martoriato da tutti quegli errori. Un crimine.

In definitiva, Archer's Voice (quanto è più azzeccato questo titolo e la cover originale? Non c'è paragone...) è un romanzo bellissimo e inteso, che racconta una storia fuori dagli standard, piena di forza e di speranza.
 
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view post Posted on 16/12/2015, 11:02
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Concordo praticamente su quasi tutto, salvo che io ho dato il voto massimo, perché è riuscita ad emozionarmi, anche se non al livello della Harmon, che per me resta la numero 1. Le scene di sesso non mi sono sembrate eccessive, sarà che avevo letto Se non torni sto male (Leo) dove erano veramente troppe e soprattutto tradotte atrocemente e in un modo che stonava proprio con il genere. Quindi con Dimmi che sarai qui mi sono riconciliata con quest'autrice della quale avevo letto cose egregie nei commenti.
Ricordo di aver notato diversi refusi, non li memorizzo perché li correggo in automatico, ma la traduzione mi è sembrata buona.
Ora mi è rimasto da leggere Torno sempre da te (Leo's chance). E spero che traducano anche gli altri libri. :05:
 
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view post Posted on 16/12/2015, 11:13
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Sì, la traduzione non mi è sembrata male, ma i refusi sono davvero tantissimi. Io non li correggo automaticamente, ogni volta che ne trovo uno è come se mi si infilasse un sassolino nella scarpa e alla fine di questo libro le mie scarpe pesavano davvero tonnellate. :02:
Per le scene di sesso penso sia individuale, ma per quanto mi riguarda vale il detto che "il troppo stroppia" e qui era troppo. Sottolineo, per me. In un erotico sarebbe stato perfetto, ma in un romanzo così emotivo e profondo, secondo me a un certo punto distraevano dalla trama...
 
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view post Posted on 16/12/2015, 11:16
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CITAZIONE (AliceAlce @ 16/12/2015, 11:13) 
Sì, la traduzione non mi è sembrata male, ma i refusi sono davvero tantissimi. Io non li correggo automaticamente, ogni volta che ne trovo uno è come se mi si infilasse un sassolino nella scarpa e alla fine di questo libro le mie scarpe pesavano davvero tonnellate. :02:
Per le scene di sesso penso sia individuale, ma per quanto mi riguarda vale il detto che "il troppo stroppia" e qui era troppo. Sottolineo, per me. In un erotico sarebbe stato perfetto, ma in un romanzo così emotivo e profondo, secondo me a un certo punto distraevano dalla trama...

:02: :02:
 
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view post Posted on 16/12/2015, 11:51
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Lo avevo scartato dopo aver visto che faceva parte di una Serie: ma, da quel che ho capito, ogni libro può essere letto come singolo sicchè penso di prenderlo :31:
Ho letto molte recensioni entusiaste e praticamente nessuna davvero negativa :12: : e poi penso sia uno di quei NA che possono fare al caso mio per intensità generale e tipologia del protagonista (non bad boy cinico arrogante e trullallero trullallà... :02: ).
I precedenti li avevo scartati più che altro per il tipo di narrazione :12:
Peccato per i refusi: ero convinto che la Newton Compton avesse una maggiore cura del prodotto :12:
:05:
 
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view post Posted on 16/12/2015, 12:24
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Vins, ti dirò che l'unica cosa che c'entra con l'NA è l'età dei protagonisti, intorno ai 23 anni, ma per tutto il resto l'avrei messo tranquillamente nei CT. Per come è costruita la trama, potrebbero benissimo avere trent'anni. Penso proprio che potrebbe piacerti.
Per i refusi purtroppo è così, sembra che non sia stato riletto perché sono rimaste delle parole che erano evidentemente nella prima stesura, poi la frase è stata modificata ma è scappata la parolina che andava eliminata. Mi dispiace di non essermene segnato qualcuno, per essere più chiara e farvi un esempio...
 
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StJust
view post Posted on 16/12/2015, 13:03




Io l'ho letto in inglese quindi per fortuna mi sono evitata i refusi, certo che ti sale un nervoso... :14:

Non ho letto niente di Amy Harmon ma Arhcer per me è forse il migliore dell'anno, forse perchè non mi aspettavo una miscela così perfetta di romanticismo e passione.
E uno degli aspetti che mi è piaciuto (non in senso assoluto, ma in relazione ad altri romance) è che in questo caso il protagonista non "guarisce" solo con la forza dell'ammmmore della sua bella. Deve anzi

allontanarsi da lei e portare a termine un proprio percorso prima di ritrovarsi pronto per una relazione normale


E' vero che è un passo avanti rispetto a molti altri libri in cui lui o lei semplicemente aggiustano tutti i loro casini solo per il fatto di stare insieme (che è un messaggio che io ho sempre trovato molto fastidioso) però è anche vero, come dice l'Alce, che siamo lontani anni luce dalla realtà.
 
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view post Posted on 16/12/2015, 14:38
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CITAZIONE (StJust @ 16/12/2015, 13:03) 
come dice l'Alce

:02: :02: :02:
Sì, anch'io ho apprezzato che abbia messo quel pezzetto, aggiunge un minimo di credibilità. Però sembra che le autrici abbiano paura a parlare di psicoterapia. Sembra il male incarnato. :14:
 
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view post Posted on 16/12/2015, 19:26
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CITAZIONE (AliceAlce @ 16/12/2015, 12:24) 
Vins, ti dirò che l'unica cosa che c'entra con l'NA è l'età dei protagonisti, intorno ai 23 anni, ma per tutto il resto l'avrei messo tranquillamente nei CT. Per come è costruita la trama, potrebbero benissimo avere trent'anni. Penso proprio che potrebbe piacerti.
Per i refusi purtroppo è così, sembra che non sia stato riletto perché sono rimaste delle parole che erano evidentemente nella prima stesura, poi la frase è stata modificata ma è scappata la parolina che andava eliminata. Mi dispiace di non essermene segnato qualcuno, per essere più chiara e farvi un esempio...

Quando ho visto che non si parlava di scuole, college e università ho pensato che in effetti sembrasse la trama di un CT :38: : ma è anche vero che si fa accenno a un certo tipo d trascorsi dolorosi per entrambi sicchè direi che la qualifica NA ci potrebbe stare in teoria (però devo ancora leggerlo eh :18: ).



Peccato per i refusi, ripeto: pensavo che questa CE fosse più attenta :12:
Né mi ricordo grossi problemi in tal senso nella mia limitata esperienza con loro :39: : quello che so leggendo ("L'isola dei silenzi") qualche piccolo problema di traduzione e di refusi ce l'ha ma non in quantità eccessiva ecco... :12:



Magari, dato che con questo me li aspetto, la cosa mi peserà meno, boh :18:
:05:
 
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Ermione11
view post Posted on 3/3/2016, 19:10




Mi sono accorta che fosse un NA solo quando sono arrivata circa al 30% dell'ebook! :02:
Non solo perché dalla trama questo non emergeva chiaramente (solitamente, come sapete, rifuggo dal genere!), ma anche perché - come avete già sottolineato - credo che quello della giovane età dei protagonisti sia uno dei pochi elementi che vi rimandano direttamente.
Certo, un protagonista 23enne e "inesperto" non rientra tra i miei canoni di preferenza, ma questi "difetti" vengono compensati da un'altra caratteristica che solitamente mi attrae: quella dell' "eroe ferito". Che ci posso fare, è una delle tipologie che preferisco (purché non ci siano in ballo mutilazioni), insieme a quella del bad boy.
Anche la protagonista, abbastanza "tosta" e, soprattutto non petulante e non invadente era piuttosto nelle mie corde.
Complessivamente, devo ammettere che mi è piaciuto. Niente di eccezionale, niente che mi verrà voglia di rileggere, ma comunque una lettura gradevole :05:
 
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9 replies since 16/12/2015, 10:36   478 views
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