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Contratto di passione - Serie Marriage to a Billionaire 3, Jennifer Probst

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*mor*
view post Posted on 4/12/2013, 18:52 by: *mor*

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CITAZIONE (VINS® @ 4/12/2013, 18:29) 
Non ho aperto io il topic perchè, non essendoci quelli degli altri 2, mi sembrava inutile.
Ma credo che Clem abbia fatto bene, alla fine: aiuta a decidere chi dovesse avere dei dubbi sul proseguire la Serie.

Sicchè, premesso che il mio è più un commento/sfogo postato nel Topic della "Schifolista", lo copio e incollo qui dovesse essere utile :05:


Se gli altri due mi avevano detto poco, questo non è proprio piaciuto.
E' il prototipo o, se volete, l'esempio perfetto di quel che odio in un romance: pagine e pagine di schermaglie amorose prive di una vera motivazione o contraddittorie per come vengono poi caratterizzati i personaggi.
Essendo un erotico, si deve cmq giustificare la presenza delle scene hot e la Probst lo fa nel modo peggiore, secondo me: liti e discussioni interrotte all'improvviso dalla passione bruciante ( la classica trama alla "Via col vento" la definisco io: ti odio, sparisci dalla mia vita/prendimi sono tua...).
Tra l'altro odio i personaggi femminili che si innamorano solo per via del sesso, che perdono tutta la loro autostima mandando al diavolo orgoglio e determinazione perchè sopraffatte dal desiderio.

Ma questi non sono gli unici caratteri che mi han convinto poco del personaggio di Carolina ( e poi ce n'è pure per lui, Max).
Ma è doverosa una premessa: io non so quando la Probst sia stata l'ultima volta in Italia o se cmq conosca il nostro Paese.
A giudicare da quello che ha scritto direi tipo nel primo dopoguerra (o forse il secondo).
Pensavo che avesse scelto le origini italiane dei vari personaggi della sua Serie per puntare sul discorso "cucina", arte pasticcera ecc, insomma. Il vero motivo, però, credo sia quello di infarcire le sue storie di luoghi comuni e concezioni ataviche: se vai a letto con una donna prima del matrimonio la disonori, devi sposarla ecc ecc ecc...
Artefice del tutto, anche qui è la madre, la signora Conte, così come aveva fatto nel libro precedente inscenando, a quanto pare, tutto un teatrino che non si vedeva dai tempi de "I Promessi Sposi" col matrimonio a sorpresa tra Renzo e Lucia e l'ostacolo di Don Abbondio finto malato: che poi si giustifichi dicendo che lei voleva solo dare una spinta alle cose è una scusa che, sinceramente, mi è parsa assai debole.
Il bello è che da una vecchia rincoglionita (con tutto il rispetto) me lo posso anche aspettare: ma che poi anche i protagonisti si sottomettano a queste decisioni assurde anche per loro me li ha fatti sembrare due deficienti.

I problemi però non finiscono quando la "frittata" è ormai stata fatta: so che qualcosa doveva pur scrivere, ma insomma...
Il problema principale di Max è quello di non volersi impegnare per non rischiare di far soffrire una donna così come ha fatto suo padre (successivamente si aggiunge anche che forse non voleva neanche sentirsi così debole se si fosse fatto coinvolgere). Vuole bene a Carolina sicchè lei è la prima da tenere a distanza dal punto di vista di una relazione: lei merita sicuramente di meglio. Fin qui nulla di originale ma almeno è sensato.
Ma mi spiegate come cazzo è che poi quando ormai la frittata è fatta lui si ponga ancora problemi del genere invece di provare ad avere una relazione "vera" con la moglie? Se l'hai sposata per evitare lo scandalo a Bergamo, non penso tu abbia intenzione di divorziare, quindi non esiste che ancora ti trattieni.
Tanto, anche se sei un pò deficiente, lo sai che ne sei innamorato...

Caolina non è da meno: si strugge da sempre per Max, anche se più che altro fisicamente. Arriva in Italia allupata come un tapiro svedese che non vede l'ora di accoppiarsi senza tanti pensieri. E' vergine ma si comporta come se possedesse tutte le tecniche di seduzione esistenti a questo mondo e pure quelle ancora da inventare. Vive ogni discussione o incontro con Max come un duello, una sfida alla fine della quale deve uscire vincitrice della fava d'oro.
E' coerente nel suo modo d'essere sia dal punto di vista lavorativo sia quando rifiiuta un matrimonio che ha sempre desiderato ma al quale le pare che Max sia stato costretto. Però poi cede in due minuti e al bando tutti i discorsi fatti in precedenza sul volere una sua vita indipendente ecc...
Diciamo che il suo buon cuore, però, non vuole lo scandalo che farebbe soffrire ulteriormente non solo la sua famiglia ma anche quella di Max.
Quando poi lui le confessa di amarla...BUM...altra cazzata: nonostante sia quello che ha sempre voluto non gli crede. Poi però forse gli crede ma deve prima credere in se stessa...

No, via, in un romanzo ci vuole una certa coerenza: non puoi mettere motivazioni ad minchiam solo per avere scene di litigi, schermaglie e via dicendo...
Non ho amato la Trilogia della James: ma la Probst, quando si prende anche lo sfizio di sbeffeggiarla un pò, sembra avere davvero la faccia come il culo (con tutto il rispetto..o forse anche no...)

Scusate lo sfogo ma è che mi fa rabbia una cosa: chi denigra il romance parlando di romanzetti rosa insulsi, senza una logica, con solo scene di sesso e altri luoghi comuni dimostra di non conoscere il genere. Questo, secondo me, è uno di quei libri che alimentano quei luoghi comuni: e il problema è che è vero, a mio modo di vedere.

A questo punto non so se sono curiosa di leggerlo o se voglio farmi male..... :02:
 
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10 replies since 3/12/2013, 18:23   294 views
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