Migliore del 1° della Serie, a mio modo di vedere
: mi è sicuramente piaciuto di più sebbene io abbia sofferto molto la mancanza del POV della protagonista.
Se infatti Jake, il protagonista di questo, è solo in parte simile all'assurdo protagonista del libro precedente, con Chelsea si è persa l'occasione di avere un gran bel personaggio, approfondito e intenso che avrebbe dato ben altro spessore al libro.
I suoi tormenti e le sue emozioni e sensazioni a riguardo si capiscono ma non è la stessa cosa rispetto al caso in cui fossero state effettivamente "narrate": il tutto viene sempre filtrato attraverso Jake.
Penso che non sia un grosso problema quando si tratta dei bambini: vuoi per la "naturalezza" di certi sentimenti, vuoi per le problematiche connesse che cmq si intuiscono bene, resta giusto un po' l'amaro in bocca perchè cmq ci sarebbe potuta essere una maggiore intensità anche sotto questo aspetto.
La mancanza del POV della co-protagonista si avverte, secondo me, come un vero e proprio difetto quando si tratta della relazione con Jake e relative dinamiche
: tra gli alti e bassi tipici sembra sempre "sballottata" dagli eventi o, più precisamente, dal mutevole e problematico interesse di Jake.
La mancanza del suo POV la priva di un vero approfondimento in queste situazioni in modo tale da sembrare sempre un po' "superficiale", sebbene l'autrice si sforzi di inserire escamotage per far risaltare magari la sua sofferenza (tipo quando queste vengono riportate da Sofia divenuta sua amica
): come se insomma la stessa Chase avvertisse la necessità di sottolineare un qualcosa che altrimenti sarebbe poco chiaro.
Ovviamente non è un vero difetto del libro ma più un qualcosa che sta alla "sensibilità" personale
: in base alla mia esperienza, già in linea di massima le lettrici (principali destinatarie di questi libri) prestano molta più attenzione al protagonista di un romance riservandone, probabilmente inconsciamente, meno alla protagonista e più che altro nei frangenti che la vedono interagire con lui (avrò letto centinaia di commenti aventi come comune denominatore la voglia di fare del male fisico alla protagonista di un romance per come si comporta, o non si comporta, con lui
).
In più, pare che la Chase sia proprio apprezzata per i POV dei suoi personaggi maschili sicchè magari questo aspetto è ancora più accentuato: corollario è che non penso che molte abbiano effettivamente sofferto la mancanza di una maggiore introspezione di Chelsea.
Per il resto, invece, non ho riscontrato "difetti" o mancanze e mi è piaciuto molto il dipanarsi della trama.
Magari anche Jake, come il suo predecessore nel 1° libro, "pecca" un po' di cecità riguardo ai suoi sentimenti
: ma qui il POV aiuta a insomma farti rendere conto che sei davanti ad un classico uomo che magari ha difficoltà a capire cosa vuole davvero e cosa davvero lo fa stare bene.
Anche l'avvicinamento alla famiglia di Chelsea in tutti i suoi componenti è un qualcosa di graduale e, per questo, molto bello nella sua dolcezza
: i pensieri iniziali sui bambini come
modo migliore per entrare nelle mutandine di Chelsea vengono piano piano spazzati via da una sincera preoccupazione e un sincero affetto.
La Chase è bravissima nel formare questa sorta di percorso per il protagonista in modo tale che tutto, dall'inizio alla fine, ti sembra assolutamente logico e motivato riservando, lungo il cammino, non poche emozioni.
A parte Brent, ritrovare i protagonisti del 1° libro, Sofia e Stanton, mi ha dato la classica sensazione di personaggi molto diversi da quelli conosciuti (come accade un po' sempre dopo che questi hanno avuto una sorta di evoluzione nel libro loro dedicato).
La Chase mi ha fatto ricredere, invece, sulla capacità di caratterizzare dei bambini: se con Presley, la figlia di Stanton, avevo nutrito più di qualche dubbio, qui, almeno in parte, direi che il lavoro svolto è abbastanza buono (anche se solo con alcuni e cmq non a livelli riscontrati con altre autrici romance davvero brave sotto questo aspetto
).
Molto alto il livello di sensualità del libro e lo ritengo, in questo caso, un valore aggiunto
: una vicenda narrata con l'unico POV di un uomo che avverte da subito una fortissima attrazione per la co-protagonista, non può non portare a determinate scene (la mancanza delle quali avrebbe altrimenti trasmesso la sensazione di una sorta di "vuoto" , sotto questo aspetto).
Scene tra l'altro intense e passionali ma mai volgari dove effettivamente la Chase dimostra di saperci fare.
A questo punto, qualunque sia il tipo di narrazione, penso che cmq completerò la Trilogia non fosse altro per una questione di completezza e di interesse per Brent, credo prossimo protagonista
(che mi ha dato l'impressione di "poter" essere un po' diverso dai suoi predecessori sotto certi aspetti
).