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Antony, Sylvia Kant - CT

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Edonic
view post Posted on 3/11/2014, 22:28 by: Edonic




C’erano tutte le premesse per un ottimo libro.
La trama legal thriller, un intreccio legato al mondo (marcio) farmaceutico e politico…. un peccato mortale aver svelato in anticipo i nomi dei doppiogiochisti.
La trama erotica (ma direi anche pornografica), sviluppata in maniera direi magistrale. Niente descrizioni anatomico/ginecologiche, piuttosto dava l’idea di vedere un film e mi ha dato l’impressione che l’autrice si sia documentata parecchio. Ha mostrato, punto. Ce n’è di tutto un po’
sesso etero, gay, lesbo, trans, orge, sadomasochismo, fino ad arrivare all’incesto e alla pedofilia, quest’ultima, per fortuna, è stata accennata senza arrivare a descrivere nulla, non avrei retto


Il protagonista, un uomo bellissimo, controllato, dallo sguardo di ghiaccio, capace di incutere terrore ed eccitazione in ugual misura, eppure bisognoso dell’amore puro di una donna che riesca a salvarlo. Personalmente, non lo ritengo un eroe romance, ha provato troppo di tutto, e il suo passato è così marcio da contaminare il presente e inesorabilmente il futuro. Non credo proprio
che gli abusi possano essere dimenticati, così come tutti i comportamenti che ne sono derivati e che lui amava, parlo del sesso sfrenato, senza inibizioni, così come l’attrattiva che il male ha su di lui.


Un sottobosco di personaggi depravati e immorali, immersi in un’atmosfera cupa e torbida.

Un’antagonista amorale, pazza e sadomasochista.

Nonostante ciò, l’ho dovuto leggere in modalità veloce e alla fine ne sono rimasta non delusa, quanto piuttosto insoddisfatta. Come aveva scritto Lapis in un altro post, seicento e passa pagine auto pubblicate non possono non contenere refusi ed errori in generale, e infatti questo è uno dei problemi del libro. Si sente la necessità dell’uso di un dizionario dei sinonimi e dei contrari. Es, i personaggi sono tutti avvenenti o splendidi, talmente tanto che l’uso di questo aggettivo viene utilizzato anche più volte all’interno della stessa frase. E’ una piccolezza, certo, se fosse un caso isolato, ma ce ne sono svariati sparpagliati per il romanzo. Ho trovato frasi che mi hanno fatto storcere il naso, quella che mi viene in mente ora è “Si è inginocchiata tra le ginocchia aperte”……. Anche la storia ad un certo punto ripete le stesse dinamiche, solo cambiando la forma, ma mantenendo la sostanza Esempio
Antony cerca di ferire e allontanare Angela facendosi trovare in atteggiamenti sconci con vari clienti. Una volta, due volte mi va bene, poi quando si va oltre inizia a stancarmi


I dialoghi raramente sono brillanti. Il più delle volte li ho sentiti vuoti, altre troppo improbabili e altisonanti. Un altro punto debole è lo stile troppo semplice, ripetitivo come ho già detto, poco evocativo, ad eccezione delle parti erotiche. E poi la grande assente è New York. Mi chiedo, ma perché ambientare una storia nella Grande Mela se poi non si fa riferimento ad una via, un quartiere, un locale famoso? A parte quando Angela scruta i grattacieli intorno al suo ufficio, sembra di stare in una qualunque città italiana. Quando lei va fuori città, in due occasioni, si stupisce ogni volta dei meravigliosi posti che circondano New York, ma non fa nomi, è tutto accennato. Addirittura partecipa ad una festa di campagna… insomma, ci poteva stare la festa del pretzel, ma quasi quasi mi aspettavo che nominasse la sagra del fungo porcino di Vetralla.

Ma il punto più debole del libro è senza dubbio lei, Angela, la protagonista. Chiedo aiuto a Maylea: ma esiste una descrizione fisica di questa ragazza? Perchè leggendo velocemente mi può essere sfuggita….. Ce la presenta come una ingenua, timida, innocente giovinetta (giuro ha usato questo termine un paio di volte) italiana. Arrossisce per un nonnulla, si veste come una proletaria (anche questa parola è usata spesso, insieme a metalmeccanico, che a me ricordano tanto l'Italia e pochissimo l'America) salvo poi venire a sapere che
ha avuto così tanti amanti da non sapere neppure il numero esatto, tra i quali diversi gay. Inizia una relazione con un uomo sposato, senza sentirsene in colpa ma anzi, aggredendolo se sa che va a letto con la moglie. Ha fantasie erotiche su Antony, ma anche su altri uomini, fa sesso con un pittore e poi con la collega d’ufficio. E cosa assurda, almeno per quel che mi riguarda, le basta guardare il suo amante, chiunque sia, per avere spasmi di piacere nella pancia.
E nonostante ciò, da lei si sprigiona una tale aria di innocente candore che tutti la vogliono.....
Anche tutta l’attesa per andare al dunque con Antony l’ho trovata veramente penosa, ma come si fa
a dormire insieme nudi, in diverse occasioni, e non fare nulla?? Proprio lei che ha orgasmi solo con il pensiero
E’ una donna stupida, incoerente, vuota, e soprattutto è uno zerbino, una che si fa calpestare e pensa di meritarlo.
Ripeto, ha le premesse per essere un buon libro, ma le numerose critiche entusiastiche mi hanno lasciato un pochino perplessa. Forse sarà stata fuorviante la parte erotica, che è quella costruita meglio, o sarà per il protagonista che risveglia in noi donne il sempre presente spirito da crocerossina. Ho saputo che una CE ne ha acquisito i diritti e quasi certamente ricomprerò il romanzo per vedere le modifiche che apporterà.
Lo consiglio? Non lo so….. ma in questo caso, date le numerose cinque stelline di amazon, vale senz’altro la regola del de gustibus…..
 
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31 replies since 26/10/2014, 14:00   821 views
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