Mi è piaciuto davvero molto!!!!
Non so quanto sia originale, data la mia scarsa esperienza con il genere, ma ha indubbiamente tante qualità che ho apprezzato.
Parto con l'elogiare quest'autrice che scrive davvero bene. A parte l'avere uno stile fluido, scorrevole , etc.... ha la grande dote di riuscire a mixare le emozioni da trasmettere al lettore senza farlo stancare. Dall'essere evocativa e suggestionante passa all'essere accattivante e raccapricciante con una facilità di cui nemmeno ti accorgi, smorzando i toni con battute sagaci che riescono addirittura a farti sorridere.
Ecco perchè il romanzo non stanca, ecco perchè stai lì a chiederti cosa succederà nella scena successiva, senza sapere effettivamente cosa aspettarti.
Scelta molto azzeccata anche quella del finale non aperto ma apertissimo. Credo sia impossibile per chi ha letto questo libro evitare di proseguire con il prossimo. Troppe domande rimaste in sospeso, troppa curiosità di sapere: ma Nicole, Muriel che fine hanno fatto?
E soprattutto ma Samshat è morto davvero? A questo proposito vorrei fare un appello all'autrice: non è che si potrebbe usare qualche marchingegno fantasioso per farlo resuscitare nel prossimo capitolo? No perchè veder morire l'unico personaggio che mi ha trasmesso positività in tutto il romanzo mi ha lasciato un groppo in gola che proprio non riesco a mandar giù!
Anch'io ho qualche dubbio su quanto questo libro possa essere romance, finale a parte.
La mia impressione non è stata quella di leggere di una storia d'amore, la mia impressione è stata quella di leggere di un personaggio, Alakim, che è il centro e il punto focale della storia. Intorno a lui ruotano tutti gli altri ma il protagonista assoluto è esclusivamente lui. La stessa Nicole, a parer mio, non assurge mai al ruolo di eroina vera e propria restando sullo sfondo quasi come un personaggio secondario e non come protagonista femminile della storia.
Lo stesso vale per il loro amore, sentimento che io non ho mai sentito predominante ma sempre sfuggevole e mai comunque la cosa più importante.
Ecco perchè il finale è tutto per lui, per Alakim, ecco perchè non c'è posto per nessun altro. Lui, l'eroe che poi eroe non è; lui, il sacro e il profano, la luce e le tenebre. Che bel personaggio!!!!
Interessante nei suoi modi, nei suoi pensieri, nel suo essere. Intorno a lui aleggia sempre un alone di mistero, di ambiguità, di perversione che attira come una calamita.
A me non ha trasmesso solo negatività. Voglio dire: è malvagio e su questo non si discute ma se è vero che non ha alcuna intenzione di redimersi, è anche vero che si sforza, soffrendo, di non far più male di quello che non può proprio evitare.
Quando fa l'amore con Nicole, riesce a trattenersi e non è un caso che la sua malvagità divampi totalmente quando si rende conto che Samshat è morto.
La singolarità di questa storia è che non ci troviamo davanti ad una guerra tra bene e male, no. È Alakim il bene e il male insieme, la vera lotta è dentro di lui. Quando la parte peggiore e più spregevole di lui prende il sopravvento,quando il buio in cui vive si irradia intorno colpendo anche gli altri, in quell'oscurità c'è sempre una luce, anche piccolissima, che ricorda che dentro di lui vive anche un angelo, che vicino a quell'anima corrotta c'è anche un cuore.
Il mio voto per il momento è di quattro stelline, aspettando con ansia la prossima uscita per vedere come proseguirà o andrà a finire la serie.