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Alakim - Le regole del gioco - Serie Alakim 2, Anna Chillon - CT/Angeli/Demoni

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AliceAlce
view post Posted on 13/10/2015, 09:40 by: AliceAlce
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Quando ho chiuso Alakim. Luce dalle tenebre, pensavo non avrei letto il seguito. Mi era piaciuto, ma mi aveva lasciato addosso una sensazione sgradevole. Pur avendo apprezzato l'originalità della trama e dell'ambientazione e lo stile particolare della Chillon, i contenuti e i sottotesti mi avevano turbata. Sì, sono un'anima candida (fino a un certo punto).
Eppure, quando Claire mi ha detto che Muriel aveva un ruolo fondamentale in questo secondo capitolo, non sono riuscita a resistere. Ho un debole per questo personaggio, che mi aveva intrigata molto più di Alakim stesso. Con la sua bellezza esotica, il suo atteggiamento malinconico e sensuale e il suo passato misterioso, mi aveva conquistata in poche pagine. Per non parlare poi di quella scena nel night club... Ehm, ho detto anima candida, MA fino a un certo punto! Insomma, il pensiero di Muriel mi ha fatto capitolare e così eccomi qui a parlarvi di Alakim. Le regole del gioco.

Nel complesso mi è piaciuto più del primo libro, non solo perché conoscendo già i personaggi e l'ambientazione è stato semplice rituffarsi nella storia, ma anche perché ho trovato questo romanzo per certi aspetti meno estremo, meno duro, pur rimanendo sconvolgente per altri. Per il resto si è rivelato una piacevole conferma.

L'autrice scrive in un modo molto personale e riconoscibile, che può piacere o meno. A me piace molto, anche se trovo che a volte si faccia prendere la mano e usi termini troppo ricercati, così che nel contesto risultano anacronistici. Se possono avere una motivazione plausibile nei dialoghi tra angeli o nephilim pluricentenari, i quali hanno vissuti certi periodi storici e possono aver conservato alcuni vocaboli, li trovo fuori luogo nelle parti descrittive o nelle battute dei personaggi umani. Tanto che, invece di un contemporaneo, avevo a tratti l'impressione di essere precipitata in un romance storico. Qualche piccolo esempio? Termini come invero, siffatta, orsono, virgulto, rimembraregiaciglio ecc... mi risultano decisamente arcaici. Quando poi sono incappata in uno "stelo eretto e ingrossato", mi sono davvero fatta delle domande... E no, non si riferiva a un fiore...
Ma passiamo alla trama. Il primo aggettivo che mi viene in mente è ricca. La storia abbonda di avvenimenti: dalla ricerca di Alakim da parte di Nicole e Muriel, al gioco spietato del notaio sociopatico, l'inserimento del personaggio della fioraia, l'accenno del rapporto pre-rinascita tra Alakim e Zaphkiel, il progetto Frankenstein di Muriel e il tanto atteso triangolo sensuale. Insomma, tanta carne al fuoco, non ci si annoia di certo. L'azione è davvero intensa, ma le emozioni e i sentimenti tengono agevolmente il ritmo, bombardando il lettore da così tante prospettive da lasciare frastornati.

Ad Alakim e Zaphkiel, pur raccontandoci poco del loro passato, la Chillon riserva uno dei passaggi più appassionati della Bibbia. Una canto poetico scritto dal saggio e ricchissimo re Salomone per una semplice ma bellissima ragazza del popolo, la quale ha preferito a lui un povero pastorello. Dubito fortemente che la scelta di questo amore non corrisposto sia stata un caso...

"Mettimi come un sigillo sul tuo cuore, come un sigillo sul tuo braccio, perché l'amore è forte come la morte, la gelosia è dura come il soggiorno dei morti. I suoi ardori sono ardori di fuoco, fiamma potente. Le grandi acque non potrebbero spegnere l'amore, i fiumi non potrebbero sommergerlo. Cantico dei Cantici 8:6,7"

Uno dei motivi per cui ho preferito questo libro è un certo addolcirsi di Alakim nei confronti di Nicole. Non fraintendetemi, lui rimane sempre un sadico bastardo, la cui parte demoniaca prova piacere nell'infliggere dolore, non rinnega la propria natura nemmeno per un istante. Ma dimostra per la sua Invocantes un'attenzione e una premura davvero straordinaria, se consideriamo da chi proviene. Trovo che questo passaggio spieghi benissimo il rapporto che li lega.

"Perché piangi?" le chiese. "Me ne accorgerei se ti stessi facendo male, ma mi sto trattenendo."
"Mi sei mancato." Nicole si resse a lui attirandolo a sé per sentire tutto il suo peso schiacciarla. Gli lambì la bocca, tramutò le parole in uno sfregarsi di labbra. "Tu fai male quando ci sei e ancora di più quando non ci sei."


Un'altra caratteristica marcata di questa autrice è la prepotente sensualità delle sue storie. Anche in questo libro, il sesso è un protagonista importante e viene mostrato in tutte le sue forme, dalla più tenera e seducente alla più violenta e distruttiva. E qui mi ricollego al discorso che facevo inizialmente, quando vi parlavo di anima candida. Il sesso è troppo spesso accompagnato alla violenza, per i miei gusti. Ho perso il conto degli stupri e dei tentati stupri che ci vengono raccontati. E' un argomento a cui sono molto sensibile, mentre viene presentato con una naturalezza che, francamente, mi ha messa a disagio.

Non si può parlare di sesso senza parlare di Muriel, questo permanente con l'aspetto di un ventitreenne nativo americano dalla bellezza inumana, dai capelli d'ebano e gli occhi di ghiaccio. Occhi che nascondono dietro l'apparente imperturbabilità, un passato doloroso e una malinconia insopprimibile. Nato dalla relazione proibita tra l'Angelo delle Delizie e una prostituta indiana, sarà quasi un co-protagonista, insieme a Nicole e Alakim. Scopriremo molto di più su di lui, ma non abbastanza. Spero vivamente che l'autrice abbia in serbo un libro tutto per lui. *_*

Molto interessante il messaggio che viene lanciato ripetutamente, più o meno apertamente: non esistono scelte giuste e scelte sbagliate. Esistono solo delle scelte. Ed è proprio questa la libertà più preziosa e vera, la possibilità di scegliere.

Avrei tante altre cose da dire su questo romanzo, l'ho trovato estremamente stimolante, sotto tutti i punti di vista, ma non voglio anticiparvi altro. Lo consiglio senz'altro, ma penso non sia una lettura per tutti. Uomo avvisato, mezzo salvato.
 
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72 replies since 7/10/2015, 13:41   768 views
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