Romance - Il forum dei Romanzi Rosa

Posts written by AliceAlce

view post Posted: 4/10/2017, 11:58 Alice non è il paese delle meraviglie - Serie Gli eredi della foglia 1 - Paranormale
CITAZIONE (Antonella P. @ 4/10/2017, 12:52) 
Siccome mia capacità di resistenza è prossima allo zero l'ho già messo nella lista degli acquisti. :38:

:02: :02: :02: Spero ti piacerà!
view post Posted: 4/10/2017, 11:46 Alice non è il paese delle meraviglie - Serie Gli eredi della foglia 1 - Paranormale
CITAZIONE (Antonella P. @ 4/10/2017, 12:42) 
Va a finire che me lo fai leggere questo libro Alice. :04: :02:

Anto, a me è piaciuto tanto quindi lo consiglio di cuore. Poi si sa... i gusti son gusti.

Della Ross deve uscire un romanzo breve ambientato in Scozia, sempre per Triskell. Non vedo l'ora!
view post Posted: 4/10/2017, 11:41 L'ultima notte al mondo - Contemporanei
CITAZIONE (Antonella P. @ 4/10/2017, 12:38) 
Devo ancora leggere il libro comprato l'anno scorso, anche se le due parole che hai scritto non mi invogliano... :02: odio i personaggi addormentati, già Marianna è quasi al limite. :38:

Allora evita Anto! Dante all'inizio è un adorabile tonto. Ma verso la fine rimane tonto e basta... Gli avrei dato una bella scrollata!
Ma la vuoi sapere una cosa divertente? Che l'autrice mi ha detto che è autobiografico! :02: :02:
view post Posted: 4/10/2017, 11:28 Quello che i tuoi occhi nascondono - Serie I cinque sensi 1 - Contemporanei
CITAZIONE (VINS® @ 4/10/2017, 12:23) 
CITAZIONE (Antonella P. @ 4/10/2017, 12:16) 
Nel primo mi pare non ci siano, forse qualche pensiero sporadico...

Grazie ragazze! :36: :23:
Il 2° lo avevo cmq già depennato avendo letto su un altro blog la descrizione della dinamica come amore/odio e avendone avuta conferma dalla recensione di Alice :31: Mi sa che saltando i primi due, 'sta Serie la lascerò perdere :12:
:05:

Sì Vins, non la vedo proprio nelle tue corde... meglio che leggi altro.
view post Posted: 4/10/2017, 11:22 Quello che i tuoi occhi nascondono - Serie I cinque sensi 1 - Contemporanei
Dovrei dare una scorsa veloce al cartaceo... se mi ricordo ci guardo. Nel secondo invece sono sicura che ci sono diverse parti dal pov di lui.
view post Posted: 4/10/2017, 11:11 Commenti alle schede di voto BEST ROMANCE 2017 - Sondaggi terminati
Ecco. Ho fatto i compiti più urgenti, ossia mettere le discussioni o il commento dei libri che ho votato come best dell'anno. Poi se riesco aggiungo anche qualcos'altro... ad esempio quello che mi è piaciuto meno, così mi dite la vostra... XD
view post Posted: 4/10/2017, 11:09 Serie Captive Prince - M/M Romance - F/F Romance
Damen è l'eroe nel senso più classico, è un personaggio assolutamente positivo, coraggioso, integro, d'onore, buono. Da un lato preferisco lui.

Dall'altro Laurent è più intrigante, forse proprio perché la narrazione è dal pov di Damen e quindi Laurent rimane misterioso, criptico.
view post Posted: 4/10/2017, 11:08 Quello che i tuoi occhi nascondono - Serie I cinque sensi 1 - Contemporanei
CITAZIONE (VINS® @ 4/10/2017, 11:58) 
Mi confermi che, nonostante la narrazione in terza persona, il POV è solo quello di lei? :36:

Sai che non ricordo se c'è anche qualche pezzetto dal pov di lui? :29:
Ma anche se ci fosse, è di sicuro prevalente quello femminile.
view post Posted: 4/10/2017, 11:06 Commenti alle schede di voto BEST ROMANCE 2017 - Sondaggi terminati
Sono d'accordo. Basta che la storia d'amore ci sia, in qualsiasi forma e grado.
view post Posted: 4/10/2017, 11:05 Serie An Ember in the Ashes - Paranormale
Visto che probabilmente non sarà molto seguita qui sul forum, faccio un post unico per tutta la serie...



Titolo: Il dominio del fuoco
Autrice: Sabaa Tahir
Serie: An Ember in the Ashes #1
Data pubblicazione: 28 aprile 2015
Editore: Nord

Trama: C'è stato un tempo in cui la sua terra era ricca di arte e di cultura. Laia non può ricordarsene, eppure ha sentito spesso i racconti su come fosse la vita prima che l'Impero trasformasse il mondo in un luogo grigio e dominato dalla tirannia, dove la scrittura è proibita e in cui una parola di troppo può significare la morte. Laia lo sa fin troppo bene, perché i suoi genitori sono caduti vittima di quel regime oppressivo. Da allora, lei ha imparato a tenere segreto l’amore per i libri, a non protestare, a non lamentarsi. Ma la sua esistenza cambia quando suo fratello Darin viene arrestato con l’accusa di tradimento. Per lui, Laia è disposta a tutto, anche a chiedere aiuto ai ribelli, che le propongono un accordo molto pericoloso: libereranno Darin, se lei diventerà una spia infiltrata nell'Accademia, la scuola in cui vengono formati i guerrieri dell'Impero…
Da quattordici anni, Elias non conosce una realtà diversa da quella dell'Accademia. Quattordici anni di addestramento durissimo, durante i quali si è distinto per forza, coraggio e abilità. Elias è la promessa su cui l'Impero ripone le proprie speranze. Tuttavia, più aumenta la fiducia degli ufficiali nei suoi confronti, più lui vacilla, divorato dai dubbi. Vuole davvero diventare l'ingranaggio di un meccanismo spietato e senza scrupoli? Il giorno in cui conoscerà Laila, Elias troverà la risposta. E il suo destino sarà segnato.

Commento:

Wow!
Posso dire solo wow? No?
Beh, ok.

Ho adorato questo libro. È un miscuglio di emozioni contrastanti e terribili, di cui Elias è il perfetto testimonial.
Strappato a quella che per lui era la sua famiglia a soli sei anni, si è trovato catapultato in un mondo fatto di violenza, disciplina e morte. Buttato in un recinto a cavarsela come poteva, al solo scopo di vedere chi erano i più forti tra i prescelti (dei bambini! santo cielo!), si trova poi ad affrontare un addestramento durissimo, che deve fare di lui una Maschera. Un soldato speciale, senza umanità, votato unicamente al suo dovere, la sua lealtà riservata unicamente all'Impero. Non ha scelte se non cercare di sopravvivere, soffocando quella parte di lui che vuole fuggire ed essere libero. Almeno fino a che non arriva il momento giusto, quello perfetto, quello che gli garantisce una possibilità di farcela.

Elias è l'anomalia nel suo mondo, è riuscito a conservare una parte della sua anima e nonostante non sia un santo, è intrinsecamente buono. Viene messo davanti a scelte impossibili, una più terribile dell'altra e le sue parti sono le più coinvolgenti. La sua lotta interiore e feroce e lo lascia stremato, sfinito, sfiancato. È un personaggio bellissimo, profondamente umano.

Laia ci ha messo un po' di più a conquistarmi. All'inizio è una ragazzina fragile, spaventata, per non dire codarda. La paura la immobilizza, ma poi il senso di colpa e l'amore per il fratello la spingono a lottare contro i propri limiti e a trovare il vero coraggio, quello che ti fa agire anche quando sai che probabilmente farai una brutta fine. Ce ne mette di tempo, Laia, per cambiare. Non è immediato né tanto meno facile, ma alla fine sono arrivata ad ammirarla sinceramente e contro ogni aspettativa.
L'ambientazione è fenomenale, i marziali sono un miscuglio di antica Roma e Sparta, mentre i Dotti sono un miscuglio tra greci ed egiziani. Il deserto e le sue creature magiche/mitologiche aggiungono un tocco fantasy che mi è piaciuto molto.

Lo stile della Tahir poi è davvero buono. Utilizza un linguaggio ricco ma non ridondante, le scene più crude vengono sbattute in faccia senza tanti complimenti, mentre i momenti più introspettivi sono intimi e profondi. La psicologia dei personaggi è curatissima. Il ritmo della narrazione è incalzante, non lascia un attimo di respiro e ti fa divorare una pagina dopo l'altra, senza pace, pregando e implorando "ti prego no, ti prego no, ti prego no...".
I personaggi secondari sono tanti e ognuno ha una sua funzione. L'intreccio è complesso e tanti misteri devono essere svelati. Non vedo l'ora di leggere il seguito.



Titolo: Una fiamma nella notte
Autrice: Sabaa Tahir
Serie: An Ember in the Ashes #2
Editore: Nord
Data uscita: 7 settembre 2017

Metto tutto sotto spoiler per sicurezza! Trama compresa. Non si sa mai...


Trama: Per tutta la vita, a Elias è stato ripetuto che il suo destino era servire l'Impero. Ma tutto è cambiato quando lui si è rifiutato di giustiziare Laia, una schiava la cui unica colpa era sognare un mondo migliore. In quell'istante, Elias ha capito di non voler diventare lo strumento di un regime oppressivo e autoritario, che ha proibito ogni forma di scrittura. E per questo è stato condannato a morte. Tuttavia in suo aiuto è accorsa Laia, che adesso gli propone un patto: lei lo farà scappare se, in cambio, lui la guiderà fino a Kauf, la famigerata prigione in cui sono reclusi i traditori, e l'aiuterà a organizzare l'evasione di suo fratello Darin. Elias accetta e, ben presto, i due si ritrovano a marciare attraverso una terra selvaggia e irta di pericoli, costantemente braccati dall'esercito imperiale. Ed Elias scoprirà troppo tardi che tra i soldati che danno la caccia a lui e a Laia c'è anche Helene, la sua compagna di addestramento, la sua amica più fidata. L'unica che è sempre stata in grado di prevedere ogni sua mossa. E adesso Helene ha un solo, straziante obiettivo: ucciderlo...

Commento:

Wow! Questo secondo volume è stato all'altezza delle mie aspettative.
Un epic fantasy con tutti i sacri crismi, compreso il viaggio come strumento di crescita dei personaggi.
Ha mantenuto la sua natura cruda, per non dire crudele, ma anche negli habitat più oscuri si può trovare la luce, una fiamma nella notte.
La prima metà è avvincente, la seconda metà ti distrugge, un colpo di scena dopo l'altro.
Ho amato Elias, ho amato Laia e sì, ho amato anche Helene.
Non so come la Tahir se ne uscirà dal pasticcio in cui ha cacciato i suoi personaggi, Elias in primis.
A quando il terzo volume? Nord! Non fare scherzi!
view post Posted: 4/10/2017, 10:49 Commenti alle schede di voto BEST ROMANCE 2017 - Sondaggi terminati
Se devo valutare solo questo, non c'è la storia d'amore. C'è tanta tensione sessuale e si intuisce che la storia ci sarà, ma ancora nulla di concreto.
view post Posted: 4/10/2017, 10:46 La musica nelle tue parole - Serie I cinque sensi 2 - Contemporanei


Titolo: La musica nelle tue parole
Autore: Serena Nobile
Serie: I cinque sensi #2
Editore: Harper Collins Italia
Data di uscita: 22 giugno 2017
Genere: contemporary romance
Narrazione: terza persona, pov alterni
Livello di sensualità: medio-alto

Trama:
Giovane ed esuberante soprano, Vittoria incarna la sensuale passionalità della terra in cui è nata e cresciuta, e ora incede sicura sul palco del San Carlo di Napoli come una diva d'altri tempi. L'unica persona che riesce a scalfire il suo aplomb è Lorenzo, posato e schivo quanto lei è egocentrica e spumeggiante. Sono diversi come il sole e la luna e vanno tutt'altro che d'accordo, eppure la voce vellutata del giovane tenore accende dentro di lei un'emozione bruciante che la turba al punto da farle perdere il controllo. Quando qualcuno si introduce in casa sua e lascia sul piatto del giradischi un vinile che lei è certa di non aver ascoltato, il passato che ha legato indissolubilmente la sua vita a quella delle sue più care amiche torna a perseguitarla. Di colpo la sicurezza dietro cui si è sempre nascosta svanisce, rivelando una ragazza fragile e dolce che desidera solo essere amata e protetta. Così Lorenzo, colpito da quel cambiamento, la porta via con sé, e in una notte di follia emerge tutto il desiderio che covava sotto l'apparente ostilità. Resistere è impossibile, dimenticare inaccettabile, e il pericolo si prepara a emergere dall'ombra.

Commento (sempre scopiazzato dal blog):

Il primo romanzo di questa serie mi è piaciuto tantissimo, ho provato un'empatia immediata e viscerale per Bianca, la protagonista. Su Federico non c'è nemmeno bisogno che dica qualcosa, è un gran figo, punto. E poi è ambientato a Roma, la capitale del mondo, la mia città preferita in assoluto. Pensavo sarebbe stato difficile compiere di nuovo la magia. O meglio, sapevo sarebbe stato un buon libro, con Serena Nobile, alias Virginia de Winter, non può che essere così. Però credevo mi avrebbe coinvolta ed emozionata meno. Vi dico subito che non è stato così. Ho adorato anche questo secondo volume quanto il primo, anche se in modo diverso. Ma andiamo con ordine.

La protagonista di questo secondo capitolo della serie I cinque sensi è Vittoria. Abbiamo già avuto modo di conoscerla e vederla al fianco di Bianca, Catherine ed Eleonore. Le quattro donne sono legate non solo da un'amicizia storica e fortissima, ma anche da un evento del loro passato di cui non vanno molto fiere. Non tutte, almeno. Quando erano appena ventenni, architettarono un piano per vendicarsi di Ludovica, una compagna di collegio crudele, che si divertiva a maltrattare e bulleggiare chi era più fragile di lei, in particolare Liana. Purtroppo il loro piano funzionò meglio del previsto e vennero a conoscenza di segreti scottanti. Quando Ludovica scoprì che c'erano loro, dietro a quello che credeva fosse un ragazzo innamorato di lei, si infuriò e giurò che avrebbe rovinato loro la vita. E lo fece, per diversi anni le ragazze si sentirono seguite e perseguitate, ma poi tutto finì all'improvviso. Negli ultimi tempi, però, sembra che Ludovica sia tornata all'attacco...

È colpa mia, si disse Vittoria. Di colpo le parve di avere lasciato le proprie impronte in tutta quella faccenda, come un assassino con le mani sporche di sangue che non riesce a fare a meno di toccare tutto ciò che ha intorno.

Vittoria Desseny è una cantante lirica di successo, impegnata nella messa in scena della Tosca, la celebre opera di Puccini in cui (spoiler!) muoiono tutti. Lo storico teatro San Carlo di Napoli sarà il palcoscenico su cui si muoveranno Floria Tosca, interpretata ovviamente dalla nostra Vittoria, e Mario Cavaradossi, interpretato da Lorenzo Ruiz de Silva, tenore argentino nonché fratellastro acquisito di Vittoria. Dire che tra loro non scorre buon sangue sarebbe un eufemismo quanto dire che i rapporti tra Usa e Russia erano leggermente tesi durante la Guerra Fredda. Vittoria lo ha detestato a prima vista, quando era appena una ragazzina che si sentiva goffa e insicura, indispettita dalla perfezione e dal freddo autocontrollo che Lorenzo esibiva ad appena vent'anni.

Ogni volta che si trovavano insieme, riusciva solo a provare un senso di inadeguatezza così profondo da non riuscire a sopportarlo. Il disagio si era trasformato in una sensazione di pelle, tale da permetterle appena di tollerare di stare in sua presenza.

Gli anni successivi sono stati segnati dai reciproci dispetti e dagli sforzi di evitarsi l'un l'altra il più possibile. Costretti già in passato a lavorare insieme, è diventato famoso l'episodio in cui la soprano, invece di porgergli un pugnale di scena, lo ha lanciato al tenore, puntando alle parti basse. Il cantante può ringraziare solo lo scudo che aveva provvidenzialmente in mano per non essere diventato un castrato.

«Il mio più grande atto di coraggio» disse Raniero, «è stato volere te e la Desseny sullo stesso palcoscenico nonostante tutti mi avessero avvisato che, a paragone, l'omicidio dell'Arciduca Francesco Ferdinando aveva avuto meno conseguenze.»

Vittoria ha una bellezza prorompente tipica del sud: lunghi capelli scuri, curve generose, rossetto rosso, tacchi alti e femminilità da vendere. Usa il suo fascino senza scrupoli, attirando gli uomini ma allontanandoli non appena si avvicinano troppo. Casta Diva, così viene chiamata nell'ambiente. Ha un carattere deciso, a volte quasi brusco, sicuramente dominante. È orgogliosa e tiene alla propria indipendenza, non vuole sentirsi una fragile femmina che ha bisogno della protezione di un uomo. Così, quando subisce un'effrazione e diventa evidente che Ludovica ha ricominciato con i suoi giochetti, cerca in ogni modo di rifiutare l'aiuto di Lorenzo, amorevolmente soprannominato Anastasia Genoveffa Loki.

Ma Lorenzo non ha intenzione di cedere. Vedere la forte e imperturbabile sorellastra pallida e spaventata, ha demolito in un istante il muro che negli anni ha costruito tra di loro, per tenersi alla larga da una donna su cui era scritto a caratteri cubitali la parola "intoccabile". Improvvisamente, Vittoria diventa toccabile eccome... complici un tour per i baretti a San Pasquale e un numero imprecisato di drink, i due si trovano più rilassati di quanto sia mai successo prima. Lorenzo toglie la maschera di ghiaccio e lascia trapelare qualcosa del fuoco che gli scorre nelle vene, con un sorriso lento e irresistibile, che scioglie le difese di Vittoria.

«Hai il mio rossetto sulle labbra.» Vittoria fissò la lieve impronta rosso fuoco che gli era rimasta sulla bocca.
«È un bel colore» commentò lui, la voce bassa e morbida. «Di solito non mi piace il rossetto perché tende a lasciare tracce inopportune, ti pare?»
«No» rispose lei. «Mi piace guardare, dopo, ciò che le mie labbra hanno toccato.»


Ma è solo un momento di debolezza, nel giro di pochi minuti la volubile soprano ha già ripreso le distanze e cerca di disfarsi delle presenza molesta dell'argentino, senza risultati apprezzabili. Tra i due, non saprei dire chi è il più testardo.

Così, tra frecciatine e attentati all'integrità fisica di Lorenzo, interventi di Pietro il pappagallo, citazioni da parte di Tita la governante, incontri che si fanno via via più bollenti, nuove tensioni provocate dall'ombra di Ludovica e alcool che scorre a fiumi, si arriva a una confessione che mai Vittoria avrebbe immaginato e che scuote ogni sua certezza.

«Ho sporcato mille lenzuola per te» sussurrò. «Mi hai accompagnato migliaia di volte in una doccia che avrebbe dovuto essere fredda e invece diventava bollente. Avevo diciannove anni e mi avevi messo il fuoco nel sangue. Ero giovane.» Un dito corse a sfiorarle una guancia. «Chi avrebbe detto che la mia insolente Vittoria potesse arrossire così. Ti disturbano le mie fantasie da adolescente?»

Ed è così che torna la sensualità bollente, carnale ma sempre elegante che abbiamo già trovato nel primo volume della serie. Le scene erotiche si incastrano alla perfezione nella narrazione: mai superflue, sempre diverse ed eccitanti. Esplicite quel giusto per sentirne il calore sulla pelle, ma senza diventare eccessive.

Come sempre, quando si tratta di questa autrice, continuerei a parlarne per ore. Ho sottolineato un sacco di passaggi, alcuni per la loro ironia irresistibile (che risate mi sono fatta in alcuni punti!), altri per la poesia delle descrizioni, altri ancora per tutte le emozioni che erano in grado di scatenare con poche, ben scelte parole. Ho trovato che questo romanzo fosse un equilibrio perfetto di contenuti: rimane senza dubbio un romance, ma le parti erotiche e quelle suspense sono ben calibrate e presenti il giusto per non annoiare mai e tenere sempre alto l'interesse del lettore.

Non posso però chiudere questa recensione senza aver accennato all'ambientazione. Così come Roma era una presenza viva nel primo, Napoli lo è in questo. Una città antica e ricca di storia, resa quello che è dalla sua gente. Gli usi e i costumi partenopei riempiono ogni spazio lasciato libero dalla presenza dominante dei personaggi, regalandoci suoni e profumi e sapori. Se già prima non vedevo l'ora di visitarla, ora so che non posso più rimandare.

Per concludere, se avete voglia di un romance scritto in modo sublime, con una buona dose di suspense e un erotismo caldo e raffinato, non lasciatevi scappare questo libro, è semplicemente perfetto.
view post Posted: 4/10/2017, 10:36 Alice non è il paese delle meraviglie - Serie Gli eredi della foglia 1 - Paranormale


Titolo: Alice, non è il paese delle meraviglie
Autrice: Giuditta Ross
Serie: Gli eredi della foglia #1
Editore: Triskell
Data uscita: 2 maggio 2017
Genere: paranormal romance
Narrazione: terza persona, pov alternati
Livello sensualità: medio alta

Trama: Alistair St. Clare è una creatura potente. Un raro vampiro. Cammina sul mondo da secoli e conosce molto bene se stesso e il suo posto nel variegato substrato di esseri non umani che popolano la terra, perennemente in conflitto gli uni con gli altri. Da sempre si destreggia sul filo del rasoio di delicati equilibri di potere. Sa bene che lasciarsi ammaliare da due begli occhi dorati potrebbe costargli tutto ma, improvvisamente, il ferreo pragmatismo di una vita svanisce sostituito da un bisogno selvaggio e folgorante.
Alice non è che una semplice piccola vampira in un mondo di lupi mannari. O almeno così pensa. Non sa nulla di sé, solo quello che il vecchio Noan le ha detto da quando si è svegliata, senza un briciolo di memoria per quello che era. La sua vita si trascina sospesa tra il lavoro al pub, la stramba amica ‘Dhu e un ragazzo carino che le lascia affondare le zanne in lui di tanto in tanto. Questo finché il suo passato non torna prepotentemente a reclamarla.
Alice scoprirà che non c’è nulla di semplice nella sua vita da vampira, che l’uomo dei suoi sogni è un tipo da incubo che non si fermerà davanti a nulla pur di tenerla al sicuro.

Commento:

Ho adocchiato questo libro fin da subito, attirata dalla copertina stupenda che rimanda ad atmosfere sognanti e fantastiche, ma anche un po' cupe e malinconiche. La sinossi ha fatto il resto: un vampiro antico e potente? Una giovane donna senza ricordi? Ok, preso. Quello che non mi aspettavo era di trovarmi tra le mani un romanzo così ben scritto. Lo stile dell'autrice mi ha conquistato subito, fin dalle prime pagine. E Alice, la protagonista, è un gran bel tipino! Ma andiamo con ordine...

Alice ha venticinque anni, o almeno così hanno stimato, ed è una giovane vampira che vive in una locanda sperduta in mezzo al nulla insieme a Noan, un burbero e vecchio nano, e uno sparuto branco di lupi mannari che la guardano dall'alto in basso. Cinque anni prima era stata trovata mezza morta e senza memoria e da quel momento la sua vita scorre su binari tutto sommato tranquilli. Se non fosse che si sente sola, è l'unica della sua specie e ha un sacco di domande senza risposte.

Finché, una sera, quello che credeva un avventore saltuario del locale, rivela la propria identità: Alistair St. Clair, un antico e temuto vampiro, con una pessima reputazione. È evidente che non può essere un caso... Ormai le creature della loro specie sono molto rare e Alice prova, da sempre, una forte attrazione nei suoi confronti, qualcosa di così forte che non può essere giustificato solo dal suo aspetto (che diciamolo, è parecchio figo). I due sono legati, ma come? E perché? Chi ha ridotto Alice in fin di vita? E perché Alistair ha tenuto nascosto il loro legame per cinque lunghi anni? Queste domande hanno risposta nei primi capitoli, ma non voglio anticiparvi nulla... anche perché a questa situazione già complessa si aggiungono altri problemi.

"Di solito, Alice si dava degli ottimi consigli, però poi li seguiva raramente."


Sempre quella sera, alla locanda arrivano altri due esponenti del sesso forte, anche se sono delle fate... O come direbbe Alistair, delle "cazzo di fate", sì... non gli stanno granché simpatici. Ma ha i suoi motivi. Rain e Nair (notato il giochetto con i nomi? Leggeteli al contrario. Questa cosa dello "specchio riflesso" si replica anche nel loro aspetto) sono alla ricerca di un prigioniero fuggitivo e si imbattono in Alice, riconoscendo in lei qualcuno del loro passato. In che modo il popolo delle Fate è legato a una vampira che vive con i licantropi? Oh insomma, è proprio un gran casino. In questa baraonda, tra Alistair che la tratta come se fosse una sua proprietà, Rain e Nair che le rivelano verità terribili sul suo passato e un fidanzato licantropo che viene utilizzato come strumento per riammodernare l'arredamento (dal vampiro che lo sbatacchia di qua e di là), le cose per la nostra Alice si fanno difficili. Dire che è confusa e disorientata è l'eufemismo del secolo.

Nonostante i numerosi personaggi e i vari "intrallazzi" che si scoprono pagina dopo pagina, la narrazione scorre veloce e chiara, non ci si perde mai e la curiosità di scoprire come andrà a finire tiene il lettore sulla corda. Mi sono divertita a leggere i dialoghi divertenti e pungenti tra i personaggi, ma quello che mi ha colpita di più è come l'autrice riesce a far trapelare quello che i personaggi provano, i sentimenti che li legano l'uno all'altro. Sentimenti che non sempre sono limpidi e puri, anzi, e per questo sono ancora più interessanti.

La svolta più nettamente fantasy della seconda parte del libro mi è piaciuta tantissimo, così come mi ha intrigato il personaggi di Mo, sul quale non ho saputo bene cosa pensare fin quasi alla fine del libro. Gli intrighi politici e di potere delle varie razze sovrannaturali hanno arricchito la storia che non si limita affatto a raccontare le disavventure amorose di Alice, ma è molto più complessa.


Mi è piaciuta tantissimo questa storia, così come mi sono piaciuti i personaggi e la loro perfetta caratterizzazione: Alice, testarda e volitiva, fragile e forte, determinata e insicura; Alistair, in genere controllato e calcolatore, è invece impulsivo e quasi folle, a motivo di quello che si è costretto a negarsi, ridotto a un essere che si esprime a suon di ringhi animaleschi; Nair strafottente e ammiccante, sempre pronto a provocare e con un vago istinto masochistico; Rain compassato ed elegante, nasconde sicuramente qualcosa; il vecchio Noan, così affezionato alla sua protetta, Mo, ambiguo all'inizio, è uno dei personaggi che alla fine ho amato di più.

Lo stile di Giuditta Ross è fantastico perché vario: schietto e diretto nei dialoghi, non si dilunga in eccessive descrizioni, ma quando serve è meravigliosamente comunicativo, poetico ed emozionante. Amalgama e alterna con un ritmo perfetto dialoghi, introspezione e azione. E di azione ce n'è in abbondanza! Così come sangue, colli spezzati e arti strappati. Insomma, non è il paese delle meraviglie...

Per concludere, penso che questo sia un ottimo romanzo, perfetto per chi ama i fantasy con una componente romantica ben spiccata, scritto benissimo e davvero piacevole da leggere.
view post Posted: 4/10/2017, 10:32 Serie Cronache Lunari - New Adult & Young Adult
Concordo con te Lapis. Una chiusura perfetta per la serie, il volume che ho amato più di tutti.

Copio il commento che ho scritto su GR:

Una conclusione perfetta, che mi ha lasciata completamente soddisfatta.
Le vicende delle quattro coppie si intrecciano in modo indissolubile, vengono riuniti, poi divisi, poi si ritrovano di nuovo, in un succedersi si avvenimenti che ti lasciano senza fiato.
C'è davvero tantissima azione in questo quarto volume, ma anche i sentimenti e le emozioni dei protagonisti trovano il loro spazio.
Li ho apprezzati davvero tutti, anche se in modo e con intensità diverse. Il primo posto va a Cress, una protagonista che buca le pagine, piena di carisma e di forza. Ha avuto una crescita enorme dalle prime pagine di questa serie alla fine. Kai ne viene quasi messo in ombra, rilegato a un ruolo di quasi totale impotenza, tra le grinfie della crudele Levana. Un ribaltamento dei ruoli che adoro, in cui per una volta è la femmina a salvare le chiappe all'uomo. Anche se ad essere sinceri, qui se le salvano tutte a vicenda, una volta o l'altra. Ogni personaggio ha il suo ruolo. Scarlet e Wolf sono una delle mie coppie preferite, unite da quel rapporto così istintivo e quasi animalesco, così potente da annientarli quando vengono separati. Wolf è la tenerezza, nonostante i muscoli e i canini. È forse il personaggio che soffre più di tutti in questo libro.

Cress e Thorne sono adorabili. Cress si crede una codarda perché ha continuamente paura, cosa più che comprensibile visto quello che devono affrontare, eppure non si rende conto che proprio perché nonostante la tremarella riesce a portare a termine i suoi compiti, è la più coraggiosa di tutti. "Sii eroica". Lo sarà. Thorne... che dire di lui? È il mio preferito. Ho un debole per le canaglie sbruffone che devono solo trovare il motivo giusto per mettere la testa a posto. Le sue battutine hanno alleggerito alcuni passaggi che hanno messo a dura prova il mio fegato.

Winter e Jacine? Forse perché sono la coppia che ho avuto meno tempo di conoscere, li ho apprezzati ma non sono in cima alle mie preferenze. Winter che rinuncia all'utilizzo del proprio dono perché capisce quanto sia sbagliato controllare le persone, a costo della propria sanità mentale. Jacine è un soldato addestrato, la sua fedeltà andrebbe al regno, in teoria. In realtà va totalmente alla sua Principessa e per proteggerla sarà disposto a tutto.

Lo stile dell'autrice è davvero buono, scorrevole e perfetto per il tipo di storia che racconta. Non ci va leggera e alcune scene sono un colpo al cuore, crudeli come solo le fiabe possono essere. Questa serie è un retelling fantastico perché i rimandi alle fiabe sono numerosissimi, ma inseriti in modo così naturale nella narrazione che a volte rischiano persino di sfuggire, tanto sono fluidi e credibili. Non c'è nulla di forzato, messo lì tanto per... Bravissima.

Una serie davvero bella, che è stato un crescendo continuo e con un finale perfetto.
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