Romance - Il forum dei Romanzi Rosa

Ultimo film visto, Al cinema, in dvd o in TV

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view post Posted on 20/4/2024, 10:32
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~E adesso cercate di sognare, solo chi sogna può volare~

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Il richiamo della foresta su Italia uno
 
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view post Posted on 23/4/2024, 09:19
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L'amore sa dove trovarti
 
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view post Posted on 26/4/2024, 08:50
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Una ragazza e il suo sogno su La5
 
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view post Posted on 6/5/2024, 06:42
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Visto Bob Marley - One Love

Firmato da Reinaldo Marcus Green, e col beneplacito della famiglia Marley che lo produce, il biopic sull'icona del raggae sceglie la strada parzialmente originale di non raccontare tutta la vita dell'artista ma di concentrarsi su un periodo specifico e particolarmente significativo, tanto per il privato quanto per la carriera.

Scherzo del destino, nel recente esempio di questa originalità, il biopic Ferrari di Michael Mann, l'anno su cui ci si concentra è il 1976: ed è da questo stesso anno che il film in questione parte, con un arco narrativo che copre fino al 1978.

Impossibile scindere l'artista e la sua musica dall'impegno politico: Green lo sa bene e, proprio come con l'altro biopic da lui diretto sulle sorelle Williams (King Richard con Will Smith), sfrutta tutta la potenzialità della storia che, come si dice, si racconta da sola. Lì dove invece sarebbe forse necessario un maggiore approfondimento e magari un taglio più personale, il lavoro lascia un po' a desiderare.

Concentrandosi su un periodo ben preciso della vita dell'artista, si cerca sì di mandare dei messaggi in modo conciso e diretto, ma giocoforza vengono tralasciati altri aspetti: il risultato finale non convince fino in fondo. I flashback evocativi sull'infanzia del protagonista avvolta soprattutto dal mistero della figura paterna mai conosciuta, così come i primi passi nella musica e nel rapporto con la moglie Rita, sembrano un mero corollario a quello su cui il film ha invece deciso di focalizzarsi. Ne escono trattati in modo riduttivo anche i rapporti personali dell'artista con il resto della band, nonchè lo spiritualismo legato alla religione del Rastafarianesimo. Lo stesso messaggio politico e impegno dell'artista per la pacificazione della Giamaica appare più che altro sfiorato e sottofondo continuo ai vari spostamenti. Il tema attualissimo della necessità/opportunità che un artista si esponga sui temi sociali rischiando anche di essere strumentalizzato è più che altro abbozzato. Non si può definire un film agiografico, a mio modo di vedere: il quadro generale non è quello di un santo ma è anche vero che vengono tralasciati diversi aspetti un po' più oscuri della vita dell'artista a iniziare dalle varie relazioni e diversi figli.

Punto di forza del film resta la musica immortale di Bob Marley, potente, spirituale, filosofica ed evocativa nel suo essere, senza che qui ci sia bisogno di chissà quale intervento esterno e taglio personale da parte del regista.

Evidente il lavoro preparatorio di Kingsley Ben-Adir nei panni del protagonista: riesce a interpretate senza imitare. Bene anche il resto del cast.

Classiche scritte in sovraimpressione sul destino del cantante e la sua importanza arrivata fino ai giorni nostri nel finale del film, con tanto di filmati di repertorio.
:05:
 
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