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| CITAZIONE (redarcher @ 7/12/2012, 19:39) A mio avviso, senza tanto girarci attorno, la Walden avrebbe dovuto farsi una bella infarinatura di angelologia e testi vari per documentarsi, prima di iniziare a scrivere questa saga Non sono d'accordo Non è detto che nel proporre una storia ispirata a concetti e ideologie "reali" o "conosciute" ci si debba aderire fedelmente. Anche la mitologia greca è stata mooooolto rivisitata dalla Kenyon ad esempio. I Vampiri della Ward non esisterebbero se lei si fosse attenuta al generale prototipo di Bram Stoker e Nosferatu vari. Anzi per me il talento può anche vedersi proprio nel come un'autrice si ispiri ad un qualcosa di conosciuto, rivisitandolo: denota, non so, fantasia, creatività. Già in questo libro ha messo un sacco di confusione. Se nel leggerlo si pensa ai corrispondenti nomi e figure dei testi di angelologia, e ci si aspetta di trovare le giuste corripondenze di conseguenza, per me è un errore, si aggiunge confusione a confusione ecco
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