Come dicevo questo romanzo mi è piaciuto molto anzi, moltissimo!
La storia mi ha preso da subito per la sua dinamicità di situazioni e ambienti vari, perciò, di staticità fortunatamente non ne ho trovata.
Eva è una donna forte, dinamica, ironica, non ama sottomettersi, preferisce avere il controllo e, se possibile, pianificare. All’età di
dieci anni e per quattro anni consecutivi viene abusata ripetutamente dal suo fratellastro.
Nonostante tutto, è andata avanti con la sua vita e il suo passato non le ha impedito di avere rapporti con altri uomini.
Gideon è un uomo bellissimo, forte, molto complesso, ama e pretende il controllo su tutto: dagli affari alla vita di coppia.
Tra i due scatta la scintilla della passione da subito e quando Gideon propone a Eva di avere una storia sessuale, gettando le regole a modo suo, lei acconsente ma solo a determinate condizioni. Perciò, il compromesso, viene trovato e comincia la loro difficile e complicata relazione, uno scambio di potere consensuale che ai miei occhi è stato molto intenso e coinvolgente.
Come definire questa relazione? Cè un passaggio nel romanzo che mi è piaciuto molto e lo riporto perché secondo me rispecchia l’anima del romanzo stesso; è una riflessione di Eva:
“Quanto profonda può essere una storia d’amore, se non si conoscono i più oscuri recessi dell’anima dell’amato? Questo era il dilemma che affrontavo con Gideon.” ......perché Eva
si apre a lui, gli racconta cosa le è successo da piccola mentre Gideon non riesce a farlo e non lo fa nemmeno a fine romanzo.
Il sesso tra i due è il cosiddetto sesso normale, perciò niente bondage. Più volte i due ne parlano e lui stesso dice:
“Noi non ne abbiamo bisogno, Eva. Abbiamo bisogno d’altro......”Molto curiosi i personaggi secondari: Cary, il miglior amico e coinquilino di Eva. Clarissa, la ex di Gideon (credo che nel prossimo romanzo ne vedremo delle belle…) e un appena accennato dottore, Terry....
Per rispondere a Nimue, concordo con Lucy; si può leggere senza avere a disposizione il seguito e la prima persona (che a me non piace per niente
) non disturba e rende ancora più intensa la narrazione.
Lucy, paragona il libro a quello della Rice. Ecco......come sapete, non avevo gradito molto quel romanzo e mi è difficile concordare con lei.......ma non ha importanza, trovo molto antipatico disquisire sui gusti altrui che possono dar fastidio, perciò mi limito a dire che la stessa intensità narrativa l’ho trovata con la Howard.
Che dire altro? Suggerito a chi ama situazioni forti e introspettive al massimo e non abbiate "paura" del taaaaaanto sesso perchè in questo romanzo è inserito nel momento giusto......