Wow
Ed ecco il primo libro che dopo tanti anni mi spinge a scrivere qualche riga di commento.
Lo consiglio. Sicuramente da leggere.
CITAZIONE
E' un romanzo che "prende" sia la mente che lo stomaco del lettore ....Nel bene o nel male ti lascia un'impronta ...è uno di quei libri che una volta finito ci ripensi ...ci sono una serie di cose, immagini, parole che restano ....è un pugno nello stomaco...un romanzo che si legge tutto d'un fiato ...
Ha un modo di scrivere così bello, così trascinante che ti fa sentire i personaggi, te li fa odiare, amare, disprezzare...come ha detto Ermione ti fa "aggrovigliare le budella" ...pochi libro hanno questa potenza narrativa
Ed è proprio questo uno degli aspetti principali che prendo in considerazione quando esprimo un giudizio su un libro: cosa mi rimane terminata la lettura.
Le scene che riaffiorano alla memoria, quelle che mi hanno emozionato e lasciato qualcosa sono davvero molte
Lui che la ignora dopo averla urtata, lei che pare lasciar perdere ma di fronte alla sua espressione non resiste e si vendica segnando così il suo destino, il ballo e le parole scherzose tra lei e Daniel, la biblioteca, il gusto della caramella, il bacio traditore sulla fronte della giovane prostituta ... la mano che ricade e non riesce a sparare ...lo sguardo di Matthew che realizza cosa è arrivato a fare suo cugino ... Anna china sul tavolo che fa quel che può per riaggiustare la bambola ...Daniel che racconta il tormento per non essere stato in grado di salvare sua madre, Anthony che prende per mano Daniel e lo conduce alla porta
E potrei continuare ...
Mi soffermo anche sulla scena più discussa...
CITAZIONE
La scena dello stupro è scritta in un modo magistrale e la scena dopo, quella di Anna con Nora, è ancora più sconvolgente...
CITAZIONE
In questo libro c'è tutto il dolore e la repulsione per uno stupro
I libri della Woodiwiss li ho letti tutti diversi anni fa quindi forse sbaglio... una stupro è raccontato anche ne
"Il diavolo ha gli occhi azzurri" della Kleypas (anche se la scena non è tra i protagonisti) ma a me questo ha inquietato ...ha qualcosa di diverso... di più forte ...realistico
Mi ha turbato e pietrificato come hanno fatto gli schiaffi di Cristopher (ecco a cosa servono)
CITAZIONE
Alla fine lui prova, riuscendoci, a farle avere un orgasmo, portandola anche a ricambiare ad un certo punto un suo bacio... io non ho mai sentito che durante uno stupro l'aggressore cerca di far godere la propria vittima
Si. La penso esattamente allo stesso modo. Non ho trovato credibile che in quella situazione dopo quell'inizio, dopo che lui l'ha annientata al punto da farle desistere di tentare di porre fine alla violenza lei sia riuscita a goderne.
Scegliendo di raccontare un vero stupro secondo me la Pennacchi avrebbe dovuto rinunciare a questo dettaglio e magari inserirlo solo nella scena della loro secondo volta dopo il matrimonio scena tra l’altro altrettanto forte e coinvolgente
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Riguardo la storia, spesso criticata per la violenza in essa presente, trovo che, per quanto drammatica, non si discosti molto da quelle presenti in moltissimi romance…infatti la trama in sé non è particolarmente originale (vendetta, amore/odio, matrimonio “riparatore”), ma per me è riuscitissimo e unico il modo in cui l’autrice mette insieme elementi letti e riletti facendo di questo libro un romanzo che non dimentichi il giorno dopo averlo letto.
E ancora sì. Nessuna di voi ha letto
"Sarà per sempre" di Judith McNaught?
Lui sempre eroe tormentato con una infanzia difficile a giustificarlo, lei vittima incolpevole della sua rabbia ma ...la Pennacchi è riuscita dove invece la McNaught a mio avviso ha fallito (io l'ho bocciato nonostante abbia letto diverse recensioni positive) con gli stessi ingredienti e le stesse situazioni
(la prima notte di nozze non è analoga allo stupro?)
ha creato una storia più più coinvolgente, più vera, più intensa, più toccante
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Fanno da contrasto dei personaggi molto belli, positivi e di cui mi piacerebbe venisse scritta la storia:
Anthony il fratellino di Anna, un ragazzino con la mente acuta e gli occhi penetranti, che sa capire e guardare oltre.
Daniel l’amico d’infanzia ed il tenero fidanzato di poche ore, il fratellastro che è l’altra faccia della medaglia, quella buona.
Lucy l’amica del cuore, sempre disponibile e comprensiva.
Matthew il cugino, l’amico, il salvatore, una figura che mi è piaciuta più di ogni altra, indimenticabile la scena del cappotto, è l’angelo salvatore di Christopher bambino, come Anna lo sarà per l’uomo.
E poi queste famose parentesi ...
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peccato per le parentesi! In 30 pagine ho già trovato parecchie volte dei "pensieri" chiusi da parentesi, e non ho capito bene cosa sono: sembrerebbero delle brevi riflessioni/approfondimenti che Anna - l'eroina - fa tra sé e sé, ma potrebbe anche essere una specie di voce
narrante... fatto sta che a me disturbano la lettura, me la rallentano... Avete presente i rallentatori sulle strade? Quegli orribili piccoli dossi che, mentre vai tranquilla a 60 km all'ora ti fanno rallentare fino a 30, altrimenti è tutto un tutum-tutum
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La scrittura è indubbiamente fluida e veloce (parentesi a parte di cui mi chiederò il significato a vita !).
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Troppe parentesi, troppi pensieri in corsivo (ma poi chi pensa? lei, il suo subconscio o la scrittrice???)
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Molto interessanti a mio avviso anche i pensieri espressi tra le parentesi, che ho associato ad ''un'altra voce narrante'', come una sorta di proiezione del subconscio dell'autrice, che in qualche modo, pare voglia rimanere distolta e discostata dal resto del romanzo.
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le parentesi abbondano...è vero...e forse all'inizio confondono un po’...però poi ti accorgi che proprio in quelle parentesi si svela l'animo dei protagonisti. E’ come se attraverso quelle brevi osservazioni e incisi, a volte in forma di domanda, l’autrice riuscisse a farti vivere le emozioni (forti) di Chris e Anna, anche non raccontando sempre per filo e per segno quello che succede tra i due…
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a volte quelle parentesi sembravano rappresentare quella terza voce del narratore interno di cui parlavo io; altre volte invece ciò che la mente conscia dei personaggi negava, ma che il loro subconscio si ostinava a tirare fuori (insomma, un tipo di smascheramento di una coscienza).
L'ultima. Per me l'ultima ne spiega perfettamente il significato. E le ho apprezzate. Hanno dato quel qualcosa in più che ha reso unico il libro.
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il finale... quello mi ha immensamente deluso... è stata una lettura talmente potente che mi aspettavo un finale magistrale, che mi desse emozione, che mi facesse "aggrovigliare le budella", come ha detto ermione, ma così non è stato, anzi.. l'ho trovato banale, forse banale rispetto a tutta l'intensità della storia, ma comunque non adatto.. mi è sembrato quasi che appartenesse ad un altro libro, ad altri personaggi
peccato....
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Quanto al finale...ma è piaciuto solo a me????
A quale finale vi riferite ?
A lui che rinuncia alla vendetta ? Che alla fine ne esce vinto, distrutto, annientato con un pugno di mosche in mano ?
E’ amaro rendersi conto che tutti gli altri sono solo secondi anzi ..millesimi, milionesimi, ennesimi ...poveri zeri nella somma del mondo O a quello tra i protagonisti ?
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(Anna) riuscirà ad avere la sua rivincita. Una rivincita sottile, non eclatante, ottenuta con la forza dell'amore e dell'orgoglio, che le consentirà di affrancarsi da Christopher, pur rimanendo con lui.
"Ma non devi preoccuparti Christopher ... saranno solo poche parole"Perché io ho adorato entrambi.
Finali diversi avrebbe tolto qualcosa al libro.