CITAZIONE (gaona @ 29/6/2014, 10:41)
E finalmente ce l'ho fatta a terminare anche il terzo!
Beh, che devo dire, per me questa trilogia era partita veramente "col botto", ma poi, per i miei personali gusti almeno, è stato un progressivo calare...
Con il primo ho sbavato per tutto il tempo (cfr. l'immagine che mi sono fatta di Jesse
); il secondo mi ha fatto fare le 2 di notte senza accorgermene, perché ero curiosa di capire cosa sarebbe successo; il terzo, confesso, mi ha un po' annoiata.
La cosa che forse mi ha dato più fastidio è il modo in cui si risolvono i "misteri" del passato di Jesse e delle minacce rivolte ad Ava. Mi è sembrato tutto un po' sforzato, caotico e veramente troppo inverosimile. Insomma, alla Malpas non fatele scrivere gialli, per carità!
Insomma, vien fuori la pazza assassina, la figlia morta nell'incidente, addirittura insieme alla figlia di Sarah, nonché il portiere amante della pazza che la fa entrare a Lusso a suo rischio... E per non parlare del povero Mikael che - non si capisce proprio perché - si è talmente innamorato di Ava (che ha incontrato due o tre volte!) che è pronto a rilevare lo studio in cui lavora; insomma, la vendetta causa corna forse sarebbe stata più credibile.
Mah, insomma, secondo me troppe cose non reggono.
Poi, in qualche modo, si tocca un argomento rispetto al quale confesso di avere i nervi scoperti e questo mi ha impedito di godermi appieno il romanzo.
1. Per me, un uomo che nasconde le pillole alla propria donna per incastrarla compie qualcosa di inaccettabile e vergognoso, molto peggio di uno stupro. Questa è la mia personalissima opinione e, quindi, il personaggio di Jesse lì mi è scaduto all'inverosimile.
2. Per me, una donna che non vuole avere figli e non si dà troppo pensiero se ha saltato qualche pillola e non corre subito-immediatamente ai ripari è solo da prendere a legnate sui denti. Ma forte.
Quindi, solo perché la responsabilità - o, meglio, l'irresponsabilità - era condivisa sono riuscita ad andare avanti con la lettura. Ma un nervoso... un nervoso...
Per il resto, però, alla fine mi sono affezionata a questi due pazzi - in troppi momenti ho trovato difficile decidere chi dei due meritava di più di esser preso a randellate in testa - e un po' mi mancheranno.
Insomma, nel suo genere, la trilogia è carina. Certo, ribadisco che per apprezzarla bisogna aver ben chiaro in mente che si avrà a che fare con una favoletta leggera e un po' spinta, dove i protagonisti farebbero la fortuna di un bravo terapeuta (urka se ce ne sono di problemi!
). Insomma, non ci si aspetti originalità, attinenza alla realtà e via dicendo. Però, se non siete schizzinose e vi è piaciuta la trilogia della James, non posso che consigliare questa serie.