Dunque, primissime impressioni dopo aver letto le prime 100 pagine...
È un bel libro, indubbiamente. Scritto bene, caspita, mi sa che è il primo caso di una esordiente che sa decisamente scrivere in cui mi imbatto. L'universo narrativo mi sembra ben strutturato, l'ambientazione è ricreata proprio bene, quasi mi sembra di vedere i vicoli di Marsiglia.
Ma... c'è qualcosa nello stile narrativo, forse nei dialoghi o nelle scene d'azione un po' più crude che mi ricorda troppo la Ward. Ad esempio la prima scena in cui Alakim si nutre mi ha ricordato molto le battaglie dei fratelli con i Lesser, anche se completamente differenti per modalità e contenuti. Comunque non è un difetto, anzi, mi piace il mix di linguaggio da strada e citazioni bibliche.
Per ora però non sono ancora entrata nel vivo della storia e il protagonista non mi ha ancora "catturata". Non so perché ma mi attizza di più uno dei suoi compagni, Samshat. E non c'è niente da fare, nonostante venga ripetuto più e più volte che Alakim ha i capelli rossi, io me lo immagino moro.
Proseguo con la lettura, tanto prevedo di finirlo a breve, è molto, ma molto scorrevole.