Bello, bello, bello .... mille
a Ermione per averci fatto conoscere questa autrice!!!
Non riuscivo a staccarmene, lo leggevo in fretta e poi tornavo indietro, ha dato diversi spunti di riflessione, che non è poco.....
Prendete una Marsiglia tetra e oscura, fatta di luridi vicoli sui quali si affacciano insegne al neon di locali ambigui, popolati da loschi individui che si muovono furtivi come ratti. Raffiguratela piovosa, umida e sporca.
Poi immaginate una Marsiglia baciata dal sole, le cui stradine ben tenute odorano di storie antiche, del mare che si infrange su bianchi scogli con il richiamo dei gabbiani in sottofondo.
Popolatela di personaggi controversi e malvagi, ma anche di giovani mossi da nobili ideali, di preti dediti al bene e di poliziotti che vogliono far vincere la giustizia ad ogni costo.
Alakim è questo, le due facce di una stessa medaglia che si fondono, sfumando il bianco e il nero in un declinare di grigi capaci di scardinare ogni preconcetto e ogni certezza, in un’atmosfera preapocalittica da vecchio testamento.
Alakim, un uomo nel cui (magnifico) corpo alberga il bene supremo e il male più degradante, la luce e il buio, la salvezza e la condanna, l’agonia e la delizia. Un tempo angelo, ora si ritrova nel corpo di un umano e a causa di uno scellerato quanto necessario patto con il diavolo, vaga in cerca dell’unica possibilità di salvezza, mentre una fame divorante, fame di dolore e malvagità, lo fa oscillare perennemente tra la natura angelica e quella demoniaca.
Nicole è colei che può salvarlo, è il mezzo tramite cui Alakim può evitare l’oblio dell’anima e la perdita di volontà. Splendido personaggio femminile, bella e coraggiosa, ci viene mostrata in tutta la sua vulnerabile umanità, fatta di paure, manie e fragilità. E’ naturalmente attirata dalla luce celeste nascosta in Alakim, ma anche dalla sua malvagità, dalle promesse silenziose di piaceri inimmaginabili, e lui, con la sua aurea demoniaca, riesce ad avvilupparla nelle sue spire sensuali e a legarla a sé. E’ una capitolazione sofferta e sospirata, fatta di repulsione, terrore, piacere e dolcissimo dolore.
Fanno da contorno a questa coppia agli antipodi un susseguirsi di personaggi tutti minuziosamente descritti, dai compagni animalisti, all’amica del cuore, allo zio burbero ma generoso. I due Nephilim, esseri nati dall’unione di una donna e di un angelo, condividono il destino di Alakim e non solo….. Muriel merita un discorso a parte, è sì un personaggio secondario, ma per tanto così non ha diviso il ruolo principale con Alakim. Bello come solo un mezzosangue può essere, con il corpo di un uomo nel fiore degli anni e negli occhi la saggezza prodotta da secoli di esperienza,
suscita in Nicole lo stesso turbamento provocato da Alakim, mescolando desiderio, senso di colpa e lussuria in una miscela esplosiva. Lo stesso rapporto tra Alakim e Muriel è ambiguo, l’autrice sparpaglia indizi vaghi tra le pagine come una sorta di caccia al tesoro, instillando dubbi e congetture, che, per lo meno in questo capitolo, non trovano risposte.
Infine il prete, Morel, il cui ruolo all’interno del libro riveste un’importanza primaria, sia ai fini della storia, ma soprattutto per dimostrare quanto le certezze dell'uomo siano fragili di fronte alle prove che cielo e inferno decidono di imporre al nostro genere.
E sono proprio queste certezze ad avere un ruolo chiave nel romanzo. Scordatevi gli insegnamenti del catechismo, il vangelo, il bene oblativo, dimenticate le immagini di paffuti angioletti che fanno capolino da nuvole simili a panna montata, o di un dio che somiglia in maniera imbarazzante a babbo natale. Qui gli angeli sono soldati armati di spade e della più cieca ansia di vendetta, capaci di infliggere dolore con la stessa premura di un cavaliere alle crociate. Il bene assume contorni malefici, e il diavolo non è poi così brutto come lo si dipinge.
Il tutto condito da uno stile evocativo e incalzante, pervaso da una sensualità mai fuori luogo, sottile eppure presente, che annoda lo stomaco, una sensualità fatta di piacere e dolore in ugual misura, fatta di promesse e di brame oscure.
"Temo" come Ermione che ci saranno più seguiti, per lo meno dal titolo del prossimo libro, di cui metto la copertina (a proposito, belle le copertine di questa serie...)
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