Romance - Il forum dei Romanzi Rosa

La ragazza dagli occhi scuri - Serie Travis 4, Lisa Kleypas

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view post Posted on 24/8/2015, 10:31
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Passerò anch'io...
 
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Parlando con un'amica che lo ha appena finito, mi sono ricordata della delirante telefonata
che Avery fa a Joe quando è a New York per il colloquio di lavoro. Io l'ho trovata senza senso, non so come sia potuta uscire dalla penna della Kleypas. Fino a tre giorni prima Avery rifiutava una relazione seria con Joe, e soprattutto esaltava la famiglia Travis, quanto fossero uniti e pronti a tutto per i familiari; e lei che dice a Joe? Se mi assumono, ti trasferisci qui a NY (ma fino a ieri non eri quella che non ne voleva sapere di una relazione?), tanto mica hai legami in Texas (e la famiglia che tanto decantavi?????). Cara Avery, o ti hanno lobotomizzata, o eri parecchio bevuta!
 
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view post Posted on 26/8/2015, 17:20
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CITAZIONE (Clementinekate @ 26/8/2015, 17:45) 
Parlando con un'amica che lo ha appena finito, mi sono ricordata della delirante telefonata
che Avery fa a Joe quando è a New York per il colloquio di lavoro. Io l'ho trovata senza senso, non so come sia potuta uscire dalla penna della Kleypas. Fino a tre giorni prima Avery rifiutava una relazione seria con Joe, e soprattutto esaltava la famiglia Travis, quanto fossero uniti e pronti a tutto per i familiari; e lei che dice a Joe? Se mi assumono, ti trasferisci qui a NY (ma fino a ieri non eri quella che non ne voleva sapere di una relazione?), tanto mica hai legami in Texas (e la famiglia che tanto decantavi?????). Cara Avery, o ti hanno lobotomizzata, o eri parecchio bevuta!

Sì, Clem, mi tocca darti ragione, è una follia! :16: :02:
 
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view post Posted on 17/9/2015, 18:30
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Vi rispondo qui per non andare :35: nel topic sulla Leggereditore.
CITAZIONE (Clementinekate @ 17/9/2015, 12:22)
CITAZIONE (VINS® @ 17/9/2015, 12:20) 
Io sono solo all'inizio e, per ora, non mi sembra brutto ma molto poco originale :17:


:05:

Uno dei primi difetti che ho riscontrato, scontatissimo e pieno di clichè. Poi diventa pure brutto, ma magari ne riparliamo nel topic del libro :38:

Si in effetti che si tratti di cliché o di poca originalità siamo lì insomma :12:
Preferisco parlare di poca originalità perché in genere il "cliché", nel romance, lo associo un po' alla tipologia classica: tipo schermaglie, lui un po' cinico e bastardo, lei che però non gli resiste nonostante si senta trattata un po' male ecc ecc... :13:
Tutte cose che, per fortuna, finora non ho trovato: anzi forse la cosa migliore è proprio il modo di fare di lui (sebbene la narrazione in prima persona con unico POV di Avery lo privi molto di "spessore" :12: ).



Ma, tornado alla poca originalità, il mio ulteriore problema è che ho letto di recente un libro che, come tipologia di relazione e dinamiche della stessa, è praticamente la fotocopia di questo :17: : "La mia eccezione sei tu" di Patrisha Mar.
Questa cosa insomma aumenta in me la sensazione di "già letto" che non è proprio positivissima... :12:



Forse l'unica cosa che mi sta "salvando" è che cmq la Kleypas scrive sempre bene sicchè insomma il libro si fa leggere.
Ma sono al capitolo 11: quindi mi manca ancora più della metà e temo questa "metamorfosi verso la bruttezza" di cui parlate :17:
Boh: provo cmq a leggerlo senza pregiudizi sperando che sia più che altro questione di gusti e che il mio gradimento non scenda a quei livelli :18: (in fondo mi son capitati altri "casi" in cui la Kleypas era un po' diversa da quella che ama la maggioranza delle sue lettrici e mi è andata bene proprio perché forse preferisco quella sua "versione alternativa", diciamo così :31: ).





CITAZIONE (Patty1971 @ 17/9/2015, 14:50)
Mi sa che io passerò... Non mi attira molto il fatto di leggere una ciofeca. Oltretutto, già la trama (errata o meno) non mi solluccherava molto...

Paradossalmente, non so perché, ma la sinossi sbagliata mi ispirava più di quella corretta :02: :02: :02:



:05:
 
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view post Posted on 17/9/2015, 18:51
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CITAZIONE (VINS® @ 17/9/2015, 19:30) 
Si in effetti che si tratti di cliché o di poca originalità siamo lì insomma :12:
Preferisco parlare di poca originalità perché in genere il "cliché", nel romance, lo associo un po' alla tipologia classica: tipo schermaglie, lui un po' cinico e bastardo, lei che però non gli resiste nonostante si senta trattata un po' male ecc ecc... :13:
Tutte cose che, per fortuna, finora non ho trovato: anzi forse la cosa migliore è proprio il modo di fare di lui (sebbene la narrazione in prima persona con unico POV di Avery lo privi molto di "spessore" :12: ).

Parlando di clichè mi riferivo più che altro a situazioni specifiche, tipo lei brutto anatraccolo che sboccia come per magia grazie, anche, all'amico che ti porta a fare shopping "trasgressivo", o al modo di fare di lei da santarellina che si trasforma in tigre del sesso in un nanosecondo... insomma cose lette e rilette in decine di altri romance, clichè in cui di solito la Kleypas non cade.

CITAZIONE (VINS® @ 17/9/2015, 19:30) 
Paradossalmente, non so perché, ma la sinossi sbagliata mi ispirava più di quella corretta :02: :02: :02:



:05:

In effetti è vero! che poi la sinossi sbagliata non è che se la siano inventati di sana pianta, ma era la sinossi che girava prima che la kleypas finisse di revisionare, quindi immagino abbia cambiato in corsa delle cose.

CITAZIONE (VINS® @ 17/9/2015, 19:30) 
Questa cosa insomma aumenta in me la sensazione di "già letto" che non è proprio positivissima... :12:

E' un po' quello che pensano molte, cose già lette che da un fuoriclasse non ti aspetti.
 
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view post Posted on 17/9/2015, 19:11
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CITAZIONE (Clementinekate @ 17/9/2015, 19:51) 
Parlando di clichè mi riferivo più che altro a situazioni specifiche, tipo lei brutto anatraccolo che sboccia come per magia grazie, anche, all'amico che ti porta a fare shopping "trasgressivo", o al modo di fare di lei da santarellina che si trasforma in tigre del sesso in un nanosecondo... insomma cose lette e rilette in decine di altri romance, clichè in cui di solito la Kleypas non cade.

Ah capito :31: : bè si è vero :31:



Almeno per quanto riguarda il sesso, per ora non ho trovato "quella Avery" ma è anche vero che ho incontrato solo una scena di sesso finora...
La prima, insomma: mi è sembrato buono il lavoro svolto dalla Kleypas perché non ho trovato la Avery "restia" in contrasto con quella che poi fa sesso con uno che è praticamente uno sconosciuto (anche se, per i miei gusti, non ha guastato la breve chiacchierata in macchina che permette ai due un minimo di "avvicinamento come persone") : diversamente da altre, l'autrice qui monta tutta una serie di dubbi e incertezze se lasciar perdere o lasciarsi andare a quel che desidera in quel momento :31:
Quindi il "passo" dal voler lasciar perdere all'essere lei a fare le prime mosse mi è sembrato abbastanza motivato: in più penso che la Kleypas lo abbia fatto per non far passare Joe come il "conquistatore di mutandine" di turno visto che si vede quanto si premuri di essere certo che lei lo voglia davvero.

Ha insomma messo una forte base di attrazione fisica che può piacere o no ma cmq ha una sua logica: per quanto anche qui si sia in un terreno esplorato mille volte :15:




La scena di sesso in sé, poi, mi è sembrata un po' "tiepida" diciamo, senza lasciarsi andare a chissà cosa: ha una sua logica, forse, per cercare in qualche modo di diversificare un po' la cosa da quello che in fondo è (un'avventura di una notte).
Però la Kleypas mi aveva abituato ad altro sotto questo aspetto :31:

La storia dei cliché non è necessariamente un difetto, per me: ma ci torno su dopo.




CITAZIONE (Clementinekate @ 17/9/2015, 19:51) 
CITAZIONE (VINS® @ 17/9/2015, 19:30) 
Paradossalmente, non so perché, ma la sinossi sbagliata mi ispirava più di quella corretta :02: :02: :02:



:05:

In effetti è vero! che poi la sinossi sbagliata non è che se la siano inventati di sana pianta, ma era la sinossi che girava prima che la kleypas finisse di revisionare, quindi immagino abbia cambiato in corsa delle cose.

Forse è il classico caso in cui non si deve tornare sulle proprie decisioni a volte :02: : di certo quella sinossi dava l'idea di un qualcosa di più originale :31:




CITAZIONE (Clementinekate @ 17/9/2015, 19:51) 
CITAZIONE (VINS® @ 17/9/2015, 19:30) 
Questa cosa insomma aumenta in me la sensazione di "già letto" che non è proprio positivissima... :12:

E' un po' quello che pensano molte, cose già lette che da un fuoriclasse non ti aspetti.

Si, indubbiamente dalla Kleypas penso ci si aspetti altro :12:
Ma penso che per lei valga il discorso che, per me, vale un po' per tutte. La poca originalità non è necessariamente un difetto: dipende sempre dal modo di trattare certi aspetti :31:




:05:
 
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view post Posted on 17/9/2015, 19:16
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A me di questo romanzo non è piaciuta la poca originalità, che in questo caso, essendo anche un romanzo che vola via e leggero, è un difetto, e alcune situazioni che ho trovato costruite e sceneggiate male; una è quella che ho messo sotto spoiler qualche post fa, che immagino tu non abbia ancora incontrato, perchè è verso la fine, quindi ne riparleremo.
 
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view post Posted on 18/9/2015, 11:04
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CITAZIONE (Clementinekate @ 17/9/2015, 20:16) 
A me di questo romanzo non è piaciuta la poca originalità, che in questo caso, essendo anche un romanzo che vola via e leggero, è un difetto, e alcune situazioni che ho trovato costruite e sceneggiate male; una è quella che ho messo sotto spoiler qualche post fa, che immagino tu non abbia ancora incontrato, perchè è verso la fine, quindi ne riparleremo.

"La poca originalità è un difetto in un romanzo leggero": è un'osservazione interessante che mi ha fatto riflettere un po' :31:
Provo a buttare giù un paio di riflessioni cercando di non dilungarmi troppo: cosa che già normalmente mi è difficile e lo diventa ancor di più con gli argomenti interessanti :02: :02: :02:



Forse, per certi versi, io la vedo in modo un po' "opposto", per così dire: cioè mi son trovato spesso alle prese con romance che erano leggeri proprio per la poca originalità.
Quindi diciamo la poca originalità non come elemento aggiunto ad un romanzo di per sé leggero ma come una delle cause di questa "leggerezza".

Sarà che magari associo la poca originalità ad alcuni stereotipi romance come ad esempio la base di questo romanzo (o di "Sei tu la mia eccezione"): un qualcosa riassumibile in "lui è troppo per me" (anche se, forse, nel caso di questo romanzo siamo più sul "lui è troppo diverso da quello che voglio per me").

Però è solo un esempio sicchè direi che non è una sorta di "prova" e che forse, in ultima analisi, è un qualcosa di soggettivo perché dipende molto dalla percezione personale: in questo caso, insomma, un difetto per te ma non per tutti (un po' lo stesso discorso fatto con Alice di recente in merito ad altro romance).

Pensavo che però il mio discorso può diventare opinabile: forse meglio fare un esempio.
Prendo uno dei cliché di cui hai parlato: il brutto anatroccolo che si trasforma dopo essere stata portata a cambiare stile da qualcuno (tipo un'amica/o).
In effetti è una tipologia trovata in molti romance "leggeri": ma è un elemento aggiunto ad un libro di per sé leggero o è una delle cause di quella leggerezza?
Provo a mettere il cliché in un libro più "profondo": una madre single che grava in difficoltà si è dedicata solo al figlio perché ormai sua unica ragione di vita trascurando di conseguenza se stessa anche da un punto di vista estetico.
In un romanzo del genere, inserire una scena in cui lei per qualche motivo viene portata a cambiare il suo stile da un'amica, magari, rende il libro più leggero? Stona questo cliché in un romanzo di questo tipo?
La risposta è che non lo so :02: : credo che il tutto dipenda sempre dal modo in cui viene inserito, dal modo in cui si arriva a certa scelte narrative e che questo possa piacere oppure no :31:
L'unica cosa cui insomma mi ha portato questa riflessione è una conferma di quel che ho detto qualche post fa: la poca originalità, per me, non è necessariamente un difetto :31:




Tornando al libro, continua a non dispiacermi anche se sono arrivato ad un punto in cui penso che la tua generale definizione di scene sceneggiate e costruite male possa adattarsi a quel che penso in concreto su alcuni modi di fare di Avery...
Se ad esempio non ho trovato contraddizioni o incoerenze nella prima scena di sesso per i motivi detti quando ne ho parlato, ho avuto la sensazione di questi difetti nella scena in piscina :12:


Capisco che non sia giusto magari tentare una persona negandole poi il resto ma mi è sembrata un po' illogica l'eccessiva reazione di Avery: penso fosse chiaro, visto che glielo dice, che Joe non voleva farlo lì perché non lo riteneva giusto nei suoi confronti.
Anche Avery stessa era preoccupata della possibilità di essere visti in atteggiamenti intimi dagli altri: non mi torna la sua reazione quando Joe si ferma :39:
Unica attenuante con la quale posso provare a giustificare l'autrice è che magari Avery non è molto in sé in quel momento tra dubbi su tutto quel rapporto e sensi un po' offuscati dall'eccitazione.



Attenuante che però non ho trovato successivamente quando sembra come se "manchi un pezzo" : e questo incide appunto sulla coerenza dei personaggi e, conseguentemente, del romanzo. :12:
Come passa dai dubbi anche sul provare ad avere una relazione con Joe al desiderio che lui la chiami? Ok si: capisco che la situazione sia un po' combattuta per Avery stessa.
Ma non mi torna ad esempio il "te ne vai senza baciarmi?" : una cosa sono insomma le sue introspezioni personali piene di dubbi e sentimenti contrastanti, un'altra rendere esplicita la cosa senza poi sembrare davvero dubbiosa ma solo dispiaciuta per il mancato bacio.



Mettendolo adesso per iscritto, mi rendo conto che forse il tutto è appunto giustificabile a causa dei sentimenti contrastanti di Avery che la portano in una direzione o in quella opposta secondo il momento.
Però forse il tutto poteva essere reso meglio: anche considerando che di spazio per approfondire certi sentimenti ecc ce n'è in abbondanza visto che il libro è narrato tutto in prima persona con l'unico POV di Avery.



Boh: forse al momento alcune cose mi son poco chiare perché non ci sto pensando molto preferendo godermi il libro senza scervellarmi troppo in cose sulle quali tornerò alla fine.
Anche perché allora lo avrò finito e quindi magari avrò più elementi tra cui anche la scena di cui parli :31:




:05:
 
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CITAZIONE (VINS® @ 18/9/2015, 12:04) 
Pensavo che però il mio discorso può diventare opinabile: forse meglio fare un esempio.
Prendo uno dei cliché di cui hai parlato: il brutto anatroccolo che si trasforma dopo essere stata portata a cambiare stile da qualcuno (tipo un'amica/o).
In effetti è una tipologia trovata in molti romance "leggeri": ma è un elemento aggiunto ad un libro di per sé leggero o è una delle cause di quella leggerezza?
Provo a mettere il cliché in un libro più "profondo": una madre single che grava in difficoltà si è dedicata solo al figlio perché ormai sua unica ragione di vita trascurando di conseguenza se stessa anche da un punto di vista estetico.
In un romanzo del genere, inserire una scena in cui lei per qualche motivo viene portata a cambiare il suo stile da un'amica, magari, rende il libro più leggero? Stona questo cliché in un romanzo di questo tipo?
La risposta è che non lo so :02: : credo che il tutto dipenda sempre dal modo in cui viene inserito, dal modo in cui si arriva a certa scelte narrative e che questo possa piacere oppure no :31:

In un romanzo che potremmo definire più profondo (ma è una parola forse non appropriata, però è per far capire che parlo dell'opposto di un romanzo leggero) in cui una madre single affronta difficoltà e quindi non ha tempo, spazio e modo di curare di più il suo aspetto, il fatto che un'amica la porti a rifarsi il guardaroba è comunque più consono alla storia, perchè è anche più giustificabile e coerente che si curi poco. Ma nel caso di questo romanzo tutto è sbagliato: lei è stata fashion designer, ora è wedding planner, quindi per lavoro deve curarsi e vestirsi bene, ma nella vita normale si veste come una zingara, e neanche è consapevole di ciò, devono essere gli amici a farglielo notare? Con camicioni larghissimi e camicie da notte della nonna? La trovo una forzatura fin troppo esagerata, come se la Kleypas avesse preso con leggerezza la caratterizzazione di Avery. Come ho sottolineato nel mio commento, se voleva raccontare del brutto anatroccolo che non si cura ma che poi diventa cigno, poteva creare un background diverso per la sua protagonista.

In storie più complicate e articolate, alcuni clichè possono andare, perchè si inseriscono in contesti più elaborati e giustificati. Ma in questo romanzo, con quesl personaggio femminile, stonano.

CITAZIONE (VINS® @ 18/9/2015, 12:04) 
Mettendolo adesso per iscritto, mi rendo conto che forse il tutto è appunto giustificabile a causa dei sentimenti contrastanti di Avery che la portano in una direzione o in quella opposta secondo il momento.
Però forse il tutto poteva essere reso meglio: anche considerando che di spazio per approfondire certi sentimenti ecc ce n'è in abbondanza visto che il libro è narrato tutto in prima persona con l'unico POV di Avery

Esattamente. Di donne indecise nei romance ne troviamo molte, ma a volte la loro indecisione viene narrata in maniera più lineare e comprensibile. Qui Avery sembra più una sciroccata lunatica che cambia idea e atteggiamento ogni cinque minuti. Per questo le avrei dato spesso e volentieri badilate sui denti :38:
 
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CITAZIONE (Clementinekate @ 18/9/2015, 12:26) 
lei è stata fashion designer, ora è wedding planner, quindi per lavoro deve curarsi e vestirsi bene, ma nella vita normale si veste come una zingara, e neanche è consapevole di ciò, devono essere gli amici a farglielo notare? Con camicioni larghissimi e camicie da notte della nonna? La trovo una forzatura fin troppo esagerata, come se la Kleypas avesse preso con leggerezza la caratterizzazione di Avery. Come ho sottolineato nel mio commento, se voleva raccontare del brutto anatroccolo che non si cura ma che poi diventa cigno, poteva creare un background diverso per la sua protagonista.

Si: almeno questo aspetto sembra in effetti un po' una forzatura oggettiva, indipendente dai gusti personali, insomma :31:



Magari anche qui ci potrebbe essere un'attenuante per il fatto che Avery, come dici tu stessa, non si rende da sola di quello che sarebbe meglio per lei e quindi magari ritenga quello stile il più adatto a lei... :12:
Però stona lo stesso col suo lavoro: insomma dovrebbe appunto essere esperta di stili e look (anche considerata la sua esperienze precedente che però effettivamente ha lasciato proprio perchè le sue creazioni stilistiche erano poco originali e si sentiva più attratta dall'aspetto organizzativo dei matrimoni).



Non lo so: penso che qualche attenuante ci sia insomma, però sono abbastanza d'accordo con te quando dici che la Kleypas avrebbe potuto optare per una caratterizzazione diversa :31:
Si sarebbero potuti evitare molti di questi problemi :12:



:05:
 
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Poi come dicevi tu, Vins, è tutta una questione di gusti personali. Questo romanzo per me è leggero nelle tematiche e nello svolgimento, come nella caratterizzazione di alcuni personaggi (non per ultime mamma e figlia di cui organizza il matrimonio con il cugino dei Travis... due donne che sono due clichè viventi!)
 
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view post Posted on 18/9/2015, 17:44
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CITAZIONE (Clementinekate @ 18/9/2015, 12:29)
Esattamente. Di donne indecise nei romance ne troviamo molte, ma a volte la loro indecisione viene narrata in maniera più lineare e comprensibile. Qui Avery sembra più una sciroccata lunatica che cambia idea e atteggiamento ogni cinque minuti. Per questo le avrei dato spesso e volentieri badilate sui denti :38:

E' vero: ci sono moltissimi romance, soprattutto contemporanei, in cui c'è la tipica eroina piena di dubbi.
Ed è vero anche che dipende appunto da come viene usata questa tipologia: perché a volte quei dubbi sembrano "giustificare" i cambi di opinione, le scelte contrastanti ecc...altre volte no :12:


Sinceramente non so ancora se essere d'accordo sul fatto che Avery sia uno di quei casi "meno motivati": ora come ora, come ho scritto, qualche giustificazione al comportamento che la porta in un senso e poi in quello opposto l'ho trovata.
Non so come proseguirà la cosa però... :12:
A volte dipende anche da quanto si abusa di questa tipologia: un comportamento del genere, reiterato per tutto l'arco del romanzo, un po' stanca e, a volte, diventa anche incoerente in base all'evolversi degli eventi :31:
Altre volte no: in "La mia eccezione sei tu", ad esempio, la protagonista porta con sé i dubbi per molto tempo e non succede nulla che li renda poco logici.
Sicchè lì ci sta che si comporti in un certo modo :31:



CITAZIONE (Clementinekate @ 18/9/2015, 12:33)
Poi come dicevi tu, Vins, è tutta una questione di gusti personali. Questo romanzo per me è leggero nelle tematiche e nello svolgimento, come nella caratterizzazione di alcuni personaggi (non per ultime mamma e figlia di cui organizza il matrimonio con il cugino dei Travis... due donne che sono due clichè viventi!)

In effetti è vero: sembrano entrambe due personaggi letti molte altre volte sebbene io le abbia "incontrate" insieme solo una volta per ora.

Però, ad esempio, sono arrivato ad un punto (capitolo 14) che si è chiuso con un'altra tipologia parecchio "abusata"...
La sorella Sofia che finge di essere fidanzata con un ragazzo per evitare il ritorno dell'ex .
Il ragazzo è Steven che, cosa tipica, è quello per il quale lei probabilmente prova davvero qualcosa (ricambiata): sembra insomma uno svolgimento "telefonato" coi due che finiranno insieme a furia di fingere... :15:




:05:
 
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CITAZIONE (VINS® @ 18/9/2015, 18:44) 
Però, ad esempio, sono arrivato ad un punto (capitolo 14) che si è chiuso con un'altra tipologia parecchio "abusata"...
La sorella Sofia che finge di essere fidanzata con un ragazzo per evitare il ritorno dell'ex .
Il ragazzo è Steven che, cosa tipica, è quello per il quale lei probabilmente prova davvero qualcosa (ricambiata): sembra insomma uno svolgimento "telefonato" coi due che finiranno insieme a furia di fingere... :15:




:05:

Esatto, piano piano mi tornano in mente anche altri clichè che durante la lettura avevo notato, e quello che citi è uno di questi. Clichè nel personaggio e nella situazione. E' proprio l'abbondanza di queste figure stereotipate che c'è in tutto il romanzo che non me le ha fatte mandare giù; fosse stata una sola, avrei potuto digerirla, ma stavolta la Kleypas ne ha abusato troppo in un romanzo relativamene breve.
 
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view post Posted on 23/9/2015, 10:59
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Mi è piaciuto :06: : penso dipenda dal fatto che il libro mostra più la Kleypas della Serie "Friday Harbor" che quella di questa sui Travis. :31:
Se infatti il 1° libro mi era piaciuto abbastanza più che altro per quella sua particolarità nell'essere per buona parte un romanzo di formazione meno mi era piaciuto il 2° perchè la Kleypas aveva "rovinato" con troppe incongruenze il protagonista maschile. Sono letture un po' "lontane" per poter fare un raffronto ma di certo questo 4° libro mi è piaciuto più del precedente.

Credo sia un esempio di quanto possa essere soggettiva una lettura e quanto, spesso, convenga sperimentare personalmente senza affidarsi troppo ai giudizi altrui: del resto mi è anche venuto un sospetto sulle tante critiche rivolte al libro ma magari ci tornerò su dopo.




O forse no perchè mi interessa più che altro concentrarmi sul libro che mostra ancora una volta il grande talento della Kleypas come scrittrice: alla fine può piacerti o no ma lo stile è sempre quello che si fa leggere volentieri.




Altro solito talento dell'autrice, e di cui questo libro è l'ennesima prova, è la caratterizzazione dei personaggi: dai protagonisti (fatta forse eccezione per Joe) ai comprimari.

Avery è magari poco originale come personaggio: classica ragazza un po' insicura soprattutto per il suo passato familiare. Questo, però, come sempre, la caratterizza molto bene nella sua continua ricerca di una vera famiglia che forse ha trovato sia nella sorella Sofia sia negli amici coi quali lavora.

Sarà poco originale anche il modo in cui mette il suo modo d'essere nel suo lavoro: tipico caso in cui non si può giudicare una persona in base al lavoro che fa perchè, se è vero che molti magari ne vengono influenzati in qualche modo, in tanti altri casi è vero il contrario visto che mettono un po' del loro modo d'essere nel lavoro che fanno.
Ci si aspetterebbe infatti una donna pratica che pensa solo all'organizzazione in sè e invece, un po' come la Jennifer Lopez di "Prima o poi mi sposo", spesso viene fuori la sua indole romantica nel voler dare un contributo a quello che dovrebbe essere il più bel giorno della vita di due persone.
Il fatto che lei non creda che la cosa sia possibile anche per se stessa non è un controsenso :30: : sarà poco originale la motivazione ma è del tutto verosimile che una che lavora in quel campo abbia certe idee sulla propria situazione (altrimenti non avremmo consulenti matrimoniali divorziati o psicologi che a loro volta vanno da un altro psicologo ecc...).

Non è che ci siano regole assolute per cui funziona nello stesso modo per tutti: ogni coppia e ogni relazione ha una sua storia diversa o simile ad altre ma non per questo scontata.

Che l'uomo comune medio sia influenzato dai luoghi comuni o dalle barzellette sulla coppia non vuol dire che non ci siano varie situazioni tra loro parecchio diverse.
Senza contare che i problemi e le crisi danno di che parlare: la felicità fa meno rumore.

Durante la lettura ho inizialmente visto come un controsenso lo stile di Avery finalizzato al "nascondersi" il più possibile per una che si è sempre occupata di moda in un certo qual senso :12: : ma il fatto che un certo restyling sia un episodio isolato al quale non viene poi data eccessiva importanza nel libro la allontana dal classico stereotipo del brutto anatroccolo che poi diventa un cigno (del resto continua ad utilizzare abiti nuovi e vecchi per tutto il libro).
E' un po' lo stesso discorso che facevo prima: che il suo lavoro consista nel rendere al meglio gli altri, non contrasta col fatto di non sapere cosa sarebbe meglio per se stessa viste le sue insicurezze.
E' un aspetto che non fa altro che confermare la caratterizzazione del personaggio costruito dall'autrice.







Il discorso per Joe è molto diverso e molto più breve per un semplice motivo: il libro è scritto in prima persona con unico POV di Avery. :12:
Non mi piace mai questo tipo di narrazione e in alcuni casi avverto il "fastidio" più che in altri: questo è uno di quei casi.
Non tanto perchè in base alla sensibilità personale e al talento di un'autrice sia più o meno possibile "capire" lo stesso il personaggio: io non ci riesco mai probabilmente per la difficoltà di immedesimazione nel protagonista essendo io un uomo. :12:
Il mio disappunto nasce dal fatto che c'erano grosse potenzialità per dare a Joe un certo spessore e una certa intensità che non si concretizzano proprio perchè non possiamo leggerne i pensieri.
Con una lettura attenta penso sia possibile rendersi conto di quel che la Kleypas voleva fare col personaggio...
La telefonata che Avery gli fa da New York è un episodio breve ma molto importante da questo punto di vista.

Mi era sembrato troppo "strano" il loro dialogo a letto sul possibile trasferimento di Avery :39: : lei sembrava poco presa, come se non tenesse poi tanto alla relazione vista la sua reazione poco "emotiva" di fronte alle parole di Joe che non pensa sia possibile una relazione a distanza.

Ormai sembrava esserci un qualcosa tra i due: del resto loro stessi vi fanno qualche accenno.

Ammetto che il tutto ha anche una sua originalità perchè sinceramente mi sarei aspettato il classico momento di crisi pieno di dubbi con pensieri tipo "allora lui non prova niente per me a parte l'attrazione fisica".

Ancora peggiore è l'idea che mi ha dato Joe: ne parla con mezzi sorrisi insistendo sul fatto che non potrebbe funzionare e che cmq lui non vuole una relazione a distanza.
Mi è sembrato davvero molto molto superficiale. :12:




Con quella telefonata cambia tutto: coerentemente con tutti i dubbi che accompagnano Avery riguardo a questa relazione, le sue vere emozioni e sentimenti vengono finalmente fuori (forse anche "catalizzate" dal rendersi conto di quello cui sta andando incontro e di quello che vorrebbe davvero).

Inoltre c'è finalmente uno sprazzo dei tormenti interiori di Joe che quasi non vuole affrontare quel discorso perchè, sembra di capire, sta cercando di convincersi che la relazione non sia nulla di che e che forse sarebbe meglio troncare prima di soffrire ancora di più.

Quello che riguarda Joe è insomma un aspetto che ti fa capire quanto avrebbe potuto essere intenso e profondo il personaggio se ci fosse stata data la possibilità di leggere anche i suoi pensieri.








Mi è piaciuta abbastanza l'evoluzione della loro relazione ma sicuramente è un aspetto che meritava un approfondimento maggiore :12: : causa la mancanza dei pensieri di Joe, risulta un po' difficile capire cosa lo attragga di Avery a parte l'aspetto fisico (che poi lei non sia la classica top model che accompagna un playboy come lui è un aspetto marginale visto mille volte nei romance).

Anche la fase di innamoramento di Avery sembra mancare di un qualcosa: attrazione fisica ok, ma sembra più lusingata dal fatto di interessare un uomo come Joe che da altre sue qualità.

La Kleypas però è brava nel delineare, sia pure con uno scorrere del tempo "raccontato" e non "descritto" come il loro rapporto piano piano evolva con piccole cose tipo le telefonate prima di dormire che avvicinano i due molto più di quanto si pensi.
Forse avrei messo qualche momento del genere in più quando i due sono assieme invece di basare il tutto sull'attrazione fisica...
(ad esempio avrei gradito più "dialogo" nel finale invece dell'immagine di Joe "primitivo" che fa il conto alla rovescia prima di prendere Avery).
Anche le stesse scene di sesso le ho trovate meno "coinvolgenti" di quello cui la Kleypas mi aveva abituato :12:






Tutti i comprimari sono ben caratterizzati :06: : mi è piaciuto molto che la storia d'amore parallela sia stata solo una parentesi nella trama del libro. :31:
Era partita con un clichè abbastanza classico che avrebbe potuto stancare se la cosa non fosse stata risolta in poche pagine.


La Kleypas è una di quelle che sa caratterizzare, letteralmente, anche un cane: basti pensare a Coco.
Forse sarà anche lei un amante degli animali ma...
ho trovato molto "giusta", dolce e originale la proposta di matrimonio. :06:
Matrimonio che era "necessario" in una storia come quella di Avery :31: : con il lavoro che fa, i suoi dubbi sul suo possibile "e vissero per sempre felici e contenti", era necessario che ci fosse questo "cambiamento" nella sua vita. :31:







Personalmente posso dirmi insomma abbastanza soddisfatto della conclusione di questa Serie :31: : resta certamente un po' di rammarico per le potenzialità inespresse che, secondo me, avrebbero potuto portare ad un risultato migliore.
Ma di certo è andata molto meglio di quanto mi aspettassi dopo le varie critiche sentite in giro. :14:




:05:
 
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28 replies since 7/4/2015, 17:37   561 views
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