CITAZIONE (Ermione11 @ 9/10/2015, 08:17)
Avrò gusti strani, ma uno gnocco da paura che parla così mi scioglie:
[Muriel]«Allora siamo intesi, ti dirò tutto non appena saremo fuori.»
Notò il modo in cui il Serafino stringeva Nicole, cercando però ti mantenere lo sguardo lontano da lei. «Non è il caso che tu ti rimetta gli occhiali?»
«E secondo te sto guardando quel quadro del cazzo perché è bello?»
Lo adorooo!!! Come in questo scambio con Nicole:
«Posso uccidere qualcuno prima di andare?» scherzò con lei.
Nicole afferrò la maniglia della porta e l'aprì con un secco: «No.»
«Uno solo…» piagnucolò con quel suo vocione baritonale, seguendola.
«È agghiacciante come tu possa scherzarci sopra.»
«Uno?»
«No!»
Cioè, sinceramente... Ermione, ma perché caspita non hai ancora letto la Ward??? Se ti piacciono questi scambi di battute e gnocchi da paura che se ne escono con battute sarcastiche nei momenti più impensati, non riesco proprio a spiegarmi perché non leggi la BDB... giusto i primi, mica devi per forza spararti tutta la serie.
Non so, ma io nella Chillon sento un eco molto forte della Ward. Sono due autrici diverse, ovviamente, ognuna ha il suo stile particolare e i romanzi della Chillon non sono assolutamente una scopiazzatura della Ward, ma le atmosfere cupe e realistiche, i personaggi secondari ben delineati, il linguaggio sboccato, l'ironia che permea i dialoghi, specie nei momenti più intensi e drammatici... e ovviamente degli eroi belli e dannati e delle donne fragili solo in apparenza sono elementi che per me hanno in comune tutte e due.
Insomma, consiglierei la Chillon a chi ama la Ward e viceversa. Anche se forse, la Chillon è un po' più "cupa", mentre la Ward, tutto sommato, è più rassicurante.
CITAZIONE (Ermione11 @ 10/10/2015, 11:36)
mi sarei aspettata che i tre
, dopo essere scampati al gioco e al Trono, si prendessero giusto una notte per riposare per poi correre subito a Marsiglia per cercare di riportare in vita il comune amico…
Insomma,
quella tre giorni di sesso sfrenato a tre, chiusi in una equivoca suite di un equivoco locale, frequentato solo da gente equivoca,
oltre a disturbarmi un po’, mi ci è entrata come i cavoli a merenda…
Vi dirò... alla fine, l'effetto finale che ha avuto su di me la scena incriminata è lo stesso, anche se per motivi differenti. Forse perché mi aspettavo qualcosa di diverso, forse perché non subisco il fascino di Alakim dal punto di vista carnale ma solo spirituale, fatto sta che la maratona tra le lenzuola alla fine mi ha un po' fatto calare il pathos... Per i miei gusti bastava solo la prima parte, non era necessario prolungare la permanenza al Maniaquins per così tanto tempo (anche se Muriel in doccia meritava proprio
) E pure io avevo fretta che corressero a Marsiglia.
CITAZIONE (AliceAlce @ 13/10/2015, 10:40)
Qualche piccolo esempio? Termini come invero, siffatta, orsono, virgulto, rimembrare, giaciglio ecc... mi risultano decisamente arcaici. Quando poi sono incappata in uno "stelo eretto e ingrossato", mi sono davvero fatta delle domande... E no, non si riferiva a un fiore...
Lo stelo... anch'io l'ho notato. E anch'io questa volta sono rimasta un po' spiazzata dalla commistione di termini volgari (nel senso di comuni, quotidiani, non "sboccati") e ricercati. A volte vocaboli desueti mi hanno proprio distolta dalla narrazione. Non so se è il modo di scrivere che viene naturale alla Chillon o se invece è voluto e, come dire, "studiato", ma in certi punti mi sembra calzi a pennello, in altri stride un po', come se avesse a volte calcato un po' troppo la mano.
Credo sia l'unica vera pecca che ho trovato nel romanzo. Visto che si autopubblica, non so se abbia qualcuno che le fa l'editing, ma in certi punti ho proprio sentito la necessità di una mano esterna che cesellasse una scultura già quasi perfetta. E che aggiungesse qualche virgola (deformazione professionale, scusate
).
A volte mentre leggevo pensavo che le servirebbe un editor come Zach della Reisz
CITAZIONE (AliceAlce @ 13/10/2015, 10:40)
il progetto Frankenstein di Muriel
Troppo forte questa!!! Però anch'io me lo sono immaginato con il camice alla Dottor Frankenstein!
CITAZIONE (AliceAlce @ 13/10/2015, 10:40)
Ad Alakim e Zaphkiel, pur raccontandoci poco del loro passato, la Chillon riserva uno dei passaggi più appassionati della Bibbia.
E per me uno dei passi più intensi di tutto il libro... per questo spero che Zaphkiel torni, prima o poi. Una luce così sfolgorante merita un approfondimento.
CITAZIONE (AliceAlce @ 13/10/2015, 10:40)
Molto interessante il messaggio che viene lanciato ripetutamente, più o meno apertamente: non esistono scelte giuste e scelte sbagliate. Esistono solo delle scelte. Ed è proprio questa la libertà più preziosa e vera, la possibilità di scegliere.
Sì, senz'altro è il fulcro del romanzo, come lo era nel primo... e credo sia proprio questo tema di fondo che me lo fa piacere così tanto. Come ho già detto, certi passi dove Alakim parla del libero arbitrio, della possibilità di scelta umana, sono davvero memorabili. Frasi da sottolineare (come in effetti ho fatto
) e da estrapolare come aforismi.
CITAZIONE (Edonic @ 13/10/2015, 11:27)
E il misterioso commesso nel negozio di dischi? Ho avuto i brividi per tutto il tempo.
Oh, bene... parliamone... un personaggio più che secondario... una comparsa. Eppure mi ha colpita come se fosse uno dei comprimari. Un po' affascinante, un po' ambiguo, come se sapesse cose che noi non sappiamo... insomma, un elemento notevole, un'apparizione fugace ma che lascia il segno. A un certo punto ho anche pensato che fosse
L'ho pensato solo io?