Romance - Il forum dei Romanzi Rosa

Candy Candy, Keiko Nagita - America/Inghilterra, primi del novecento

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Edonic
view post Posted on 28/3/2015, 08:47




Titolo: Candy Candy
Autrice: Keiko Nagita
Protagonisti: Candice White
Editore: Kappalab
Pagine: 272
Data di uscita: 29 gennaio 2015
Carteceo


Trama: America, inizio del Novecento.
Mentre trascorre la sua infanzia presso la Casa di Pony, Candice "Candy" White teme di essere diventata ormai troppo grande per essere adottata. Il giorno in cui anche la sua migliore amica Annie se ne va con i nuovi genitori acquisiti, Candy incontra un giovane abbigliato con l'abito tradizionale scozzese che si esercita con la cornamusa sulla collina nei pressi dell'orfanotrofio, e che le dà un consiglio che l'accompagnerà per tutto il resto della vita: sorridere sempre, anche quando tutto sembra andare male. Da quel giorno, il 'Principe della Collina' è sempre nei suoi pensieri, ma non lo rincontrerà mai più. Finalmente Candy viene adottata da una ricca famiglia. La aspetta però una brutta sorpresa: il suo ruolo tra le pareti domestiche è quello di compagna di giochi per i pestiferi figli dei padroni di casa. La cattiveria dei due, che odiano il carattere solare di Candy, la sua gentilezza e la sua predisposizione a essere ben accetta da chiunque, si spinge fino a renderle la vita impossibile, ma l'incontro casuale con tre meravigliosi ragazzi, i più giovani esponenti di una nobile famiglia di origine scozzese, le permette di dare una svolta imprevista alla sua esistenza. Uno di loro, inoltre, assomiglia incredibilmente al Principe della Collina incontrato anni prima, benché la sua giovane età renda chiaro che non possa assolutamente trattarsi della stessa persona...
Da quel momento in poi, le vicende costringeranno Candy a prendere importanti decisioni sul suo destino per evitare di restarne in balia, affrontando così una grande e romantica avventura che la porterà dall'America all'Europa, in un mondo che si sta preparando alla Prima Guerra Mondiale... Candy, ormai adulta, ci racconta in prima persona le avventure vissute in gioventù, e ci svela poco alla volta quel che è accaduto 'dopo' le vicende classiche.Un modo davvero emozionante per riscoprire uno dei personaggi più amati da generazioni e generazioni di lettori e di spettatori.


Commento: Mi sono detta, ma sì, Mor l’ha consigliato e io di lei mi fido, poi ho pensato, magari lo tengo da parte per mia figlia, per quando sarà più grande e avrà voglia di leggere qualcosa di diverso. Ma la verità è che io, donna di trentotto anni, avevo proprio voglia di leggere Candy Candy, il romanzo che trasporta su carta il celebre cartone animato trasmesso per la prima volta in Italia nel 1980.

Un po’ di storia. Candy Candy è un manga di genere shōjo, vale a dire destinato a un pubblico femminile di età compresa tra gli ultimi anni dell'infanzia (dieci anni) e la fine dell'adolescenza, i cui personaggi , come pure l’ambientazione, sono occidentali. Si potrebbero fare diversi esempi di manga simili a questo, Georgie, Lady Oscar o Anna dai capelli rossi. Candy Candy, forse, è stato il più amato di tutti. Viene disegnato per la prima volta nel 1975 dalla celebre disegnatrice Yumiko Igarashi, la stessa di Georgie per intenderci. In Italia approda nel 1980, trasmessa prima dalle varie reti private e poi dal 1982 su Canale 5. La storia narra le vicende di una trovatella, Candice White, da quando viene ospitata neonata all'orfanotrofio soprannominato “Casa di Pony”, fino a che, ormai adulta…. Il finale di Candy è uno di quei capisaldi della vita, perché pare che nessuno abbia visto l’ultima puntata del cartone animato, anche se basta digitare su google “come finisce Candy Candy” e si apre un mondo. Le peripezie della giovane biondina che non scioglie mai i codini la portano a conoscere tantissimi personaggi più o meno buoni e a visitare persino l’Inghilterra, lasciandosi alle spalle L’America. Vivrà gli orrori della prima grande guerra e saprà cosa vuol dire amare e perdere chi si ama. Le prove che affronterà saranno tali e tante che la trasformeranno in una persona incredibilmente forte, perché Candy non è solo la Signorina Tutte-lentiggini, affettuoso nomignolo datole da Terence, ma è una persona buona eppure testarda e profondamente leale.

Il romanzo si apre con la partenza di Annie, la miglior amica di Candy, che lascia l’orfanotrofio poiché è stata adottata da una nobile coppia. Quel doloroso distacco getterà Candy nello sconforto e mentre piange disperata nascosta su una collina, un giovane, che lei chiamerà Principe della Collina, la consola dicendole che è più bella quando ride. C’è poi un salto temporale di sette anni, Candy è ormai adolescente e viene assunta come compagna di giochi dalla famiglia Legan. Ora, chi non ricorda gli odiosi Neal e Iriza, che architettano ogni tipo di cattiveria per tormentare Candy? In quel periodo però la ragazza conoscerà anche Archie e Stear, ma soprattutto il dolcissimo Antony, che creerà una rosa chiamata Dolce Candy, che la amerà con la tenerezza della prima adolescenza e che morirà a quindici anni, facendo la fine di tutti gli eroi giovani e belli. Candy viene poi adottata dal misterioso zio William, un benefattore che veglierà su di lei nascosto nell’ombra. A questo punto Candy viene mandata in un collegio inglese, il Royal Saint Paul School of London dove l’attendono Archie e Stear e durante la traversata conoscerà Terence. La vita nel collegio è molto dura, anche perché Iriza e suo fratello frequentano la stessa scuola e non perderanno occasione per deriderla. Il libro termina qui, per la seconda parte bisognerà attendere maggio.

Mi è piaciuto moltissimo, sarà che lo stile è semplice ma accattivante, sarà che conosco e amo la storia, eppure, forse complice la mia età, ho visto un lato decisamente sentimentale che nel cartone, ma probabilmente perché ero sola una bimbetta, non avevo sentito così intensamente. E’ vero che Candy ama Antony e poi Terence, che ammalia Archie e Stear, ma nei miei ricordi Candy è bambina per molto più tempo, mentre in questo romanzo viene mostrata di più la Candy adolescente, che combatte per se stessa, che ama, che cresce con sorprendente rapidità. Devo anche ammettere che mi sono commossa in più punti, essendo un romanzo i personaggi vengo sviscerati ed esposti in maniera più “adulta” rispetto al cartone, così ecco che la morte di Antony viene quasi prevista, come se il carattere introspettivo del ragazzo e quella traccia di malinconia nello sguardo avessero fatto vaticinare una fine prematura.

Non resta che attendere qualche settimana, per leggere finalmente il finale di Candy Candy…. Nel frattempo, chi di voi cantava questa filastrocca?

Candy Candy, Annie e Patty, Stear ed Archie qui con noi
Antony l'amore, Terence l'attore, Iriza il serpente, Neal un deficiente....

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view post Posted on 28/3/2015, 10:15
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E brava Edonic che hai aperto questo topic. Mi sa che siamo in parecchie qui sul forum ad averlo comprato, proprio per nostalgia dei tempi che furono.
Inutile dire che io sono una di quelle bambine cresciute con Candy Candy. Avevo la bambola, i fascicoli con i dischi, il giornalino di Candy (che era la riduzione del manga originale), i romanzi della Fabbri, tutti i gadget possibili immaginabili che c'erano all'epoca. E alla soglia del 30 anni mi sono pure procurata quasi tutti i numeri del giornalino che mi mancavano (ancora me ne mancano alcuni, uffa, ma non ho più tempo e soldi per dargli la caccia).
Quando ho saputo che usciva finalmente questo romanzo, dopo le vicissitudini tra l'autrice e la disegnatrice, che per anni hanno tenuto i diritti di Candy Candy bloccati, mi sono quasi messa a piangere dalla felicità.
Non l'ho ancora letto, ma sono sicura al 100% che lo amerò, indipendentemente dal fatto che sia un bel romanzo o meno, perché la storia di Candy è talmente permeata di nostalgia dell'infanzia che immagino mi farà l'effetto delle madeleine di Proust.
 
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Edonic
view post Posted on 28/3/2015, 10:37




CITAZIONE (Lapis Lazuli @ 28/3/2015, 10:15) 
E brava Edonic che hai aperto questo topic. Mi sa che siamo in parecchie qui sul forum ad averlo comprato, proprio per nostalgia dei tempi che furono.
Inutile dire che io sono una di quelle bambine cresciute con Candy Candy. Avevo la bambola, i fascicoli con i dischi, il giornalino di Candy (che era la riduzione del manga originale), i romanzi della Fabbri, tutti i gadget possibili immaginabili che c'erano all'epoca. E alla soglia del 30 anni mi sono pure procurata quasi tutti i numeri del giornalino che mi mancavano (ancora me ne mancano alcuni, uffa, ma non ho più tempo e soldi per dargli la caccia).
Quando ho saputo che usciva finalmente questo romanzo, dopo le vicissitudini tra l'autrice e la disegnatrice, che per anni hanno tenuto i diritti di Candy Candy bloccati, mi sono quasi messa a piangere dalla felicità.
Non l'ho ancora letto, ma sono sicura al 100% che lo amerò, indipendentemente dal fatto che sia un bel romanzo o meno, perché la storia di Candy è talmente permeata di nostalgia dell'infanzia che immagino mi farà l'effetto delle madeleine di Proust.

io stavo pensando di acquistare il manga di Georgie... l'ho trovato a 25 € su ebay.....
al di là della nostalgia, ti assicuro che è scritto bene ed è avvincente,io tante cose le avevo scordate o comunque le vedevo in maniera diversa rispetto ad ora.... dai Lapis buttati e fammi sapere... io mi sono pure commossa, va bene che mi vuole poco :38: :05:
 
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view post Posted on 28/3/2015, 10:59
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CITAZIONE (Edonic @ 28/3/2015, 10:37) 
io stavo pensando di acquistare il manga di Georgie... l'ho trovato a 25 € su ebay.....

Buttati, il prezzo non è male e vale veramente la pena, anche se non sei appassionata di manga ma solo una nostalgica. È la storia originale, non tagliata come la serie a cartoni animati, quindi ci sono anche alcune scene un po' osè che lo rendono adatto a un pubblico adulto e non per bambine. Nella serie tv (o nella riduzione a colori che avevano pubblicato sui giornalini di Candy) avevano tagliato tutta la parte di lei a Londra e il finale non si è mai visto, proprio perché troppo drammatico e scabroso.
Del manga di Georgie ci sono due edizioni, una della Star Comics in 7 volumi e l'altra della Magic Press in 4. L'unica differenza tra le due edizioni è che quella della Magic Press ha anche delle tavole a colori originali e quindi è un po' più bella. Ma la storia all'interno è uguale (lo so perché le ho tutte e due :18: )
 
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Ermione11
view post Posted on 28/3/2015, 14:07




Presente! :02:
L'ho comprato appena è stato disponibile su amazon, ma aspetto di avere in mano anche il secondo volume prima di iniziarlo. Non potevo proprio esimermi, dal momento che Candy Candy è sempre stato il mio cartone preferito :04: :05:
 
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view post Posted on 28/3/2015, 14:39
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Mi state facendo tornare bambina!!!
Ero una fan sfegatata di Candy Candy... Avevo tutte le copie del giornalino (che ho buttato decenni fa... :10: :10: :10: ): mi ricordo che la storia proseguiva per anni dopo la fine mostrata dal cartone animato
se ben ricordo, a un certo punto pare che lei si rimetta con Terence...

e non ho mai capito se era un'invenzione dell'edizione italiana da edicola o la vera proseguzione della storia... :39:
 
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view post Posted on 28/3/2015, 15:43
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@Patty, il giornalino di Candy Candy (mangiati le mani perché alcuni numeri, specie i primi, sono quotati anche 10 euro l'uno) era un mix del manga orginale e di storie create appositamente per l'Italia da disegnatori italiani. CAndy da noi ha avuto così tanto successo che hanno deciso di continuare l'uscita con personaggi e vicende nuove che nell'originale non c'erano.
 
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view post Posted on 28/3/2015, 17:19
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Urca, cosa mi state dicendo! Io non sapevo assolutamente dell'uscita di questo romanzo.. :30:
Ma quindi Kioko Mizuki e Yumiko Igarashi si sono finalmente messe d'accordo sul discorso dei diritti che ha bloccato per anni ogni ripubblicazione, in qualsiasi forma, se adesso questo nuovo autore/autrice (per me il genere dei nomi di persona giapponesi resta un mistero...) ha pubblicato un romanzo basato sui personaggi originali?

Nel manga originale alla fine
Candy si mette insieme ad Albert, se non ricordo male
(diversi anni fa avevo trovato delle scanlations in francese grazie alle quali avevo potuto leggere la storia originale, non quella edulcorata dei vecchi giornalini, di cui anch'io, come voi, posseggo alcuni numeri.
 
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view post Posted on 28/3/2015, 18:03
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Topic affascinante! Non per Candy Candy, che non ho mai seguito, ma per le utenti che scrivono... se non sapessi già quanti anni avete (almeno all'incirca) lo capirei dal topic.... :38: :02:

A parte gli scherzi è veramente affascinante vedere quello che scrivete, non avendo mai seguito il cartone ma avendone sentito parlare è interessantissimo leggere i vostri commenti su quello che mi par di capire è un cartone con una forte componente romance... come se vi foste accostate al mondo del romance prima ancora di leggerlo.... molto molto interessante! Avrà influito questo cartone sulle vostre preferenze di lettura? E quanto? :12:
 
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view post Posted on 28/3/2015, 18:26

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Lapis, i giornalini? Li sto recuperando anch'io! In settimana faccio la foto del mio Tesssssoro! :04: :05:
 
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view post Posted on 28/3/2015, 18:55
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CITAZIONE (atrebor2 @ 28/3/2015, 17:19)
Urca, cosa mi state dicendo! Io non sapevo assolutamente dell'uscita di questo romanzo.. :30:
Ma quindi Kioko Mizuki e Yumiko Igarashi si sono finalmente messe d'accordo sul discorso dei diritti che ha bloccato per anni ogni ripubblicazione, in qualsiasi forma, se adesso questo nuovo autore/autrice (per me il genere dei nomi di persona giapponesi resta un mistero...) ha pubblicato un romanzo basato sui personaggi originali?

Nel manga originale alla fine
Candy si mette insieme ad Albert, se non ricordo male
(diversi anni fa avevo trovato delle scanlations in francese grazie alle quali avevo potuto leggere la storia originale, non quella edulcorata dei vecchi giornalini, di cui anch'io, come voi, posseggo alcuni numeri.

No, purtroppo le due autrici non sono ancora arrivate a un accordo per i diritti. Il tribunale ha stabilito che le royalties vadano spartite a metà tra disegnatrice e sceneggiatrice, ma ogni volta che tentano un accordo, l'una mette i bastoni tra le ruote all'altra. Quindi un'eventuale ristampa del manga o un'uscita del cartone in dvd sono tutt'ora bloccate.
Però l'autrice ha ritirato fuori dal cassetto il romanzo originale da cui era nata l'ispirazione per il manga e quello, siccome era tutto suo e indipendente dai disegni, ha potuto ripubblicarlo.
Quindi questo romanzo (più un secondo che uscirà a maggio) è la Candy pre-cartone, se così possiamo dire ed è la primissima traduzione in italiano.
Ah, Kioko Mizuki era un nome d'arte, ora la scrittrice ha usato il suo vero nome, Keiko Nagita.

CITAZIONE (lucy-one @ 28/3/2015, 18:03)
Topic affascinante! Non per Candy Candy, che non ho mai seguito, ma per le utenti che scrivono... se non sapessi già quanti anni avete (almeno all'incirca) lo capirei dal topic.... :38: :02:

A parte gli scherzi è veramente affascinante vedere quello che scrivete, non avendo mai seguito il cartone ma avendone sentito parlare è interessantissimo leggere i vostri commenti su quello che mi par di capire è un cartone con una forte componente romance... come se vi foste accostate al mondo del romance prima ancora di leggerlo.... molto molto interessante! Avrà influito questo cartone sulle vostre preferenze di lettura? E quanto? :12:

Lucy, guarda, io sono convinta di aver iniziato a leggere romance proprio perché sono cresciuta con le storie d'amore dei cartoni. Candy Candy per prima, ma anche Georgie e Lady Oscar (anche se tragica), più le varie maghette che dovevano salvare il mondo ma avevano sempre un innamorato a far loro da spalla, sono state per me le prime eroine romantiche. E non parliamo di Kiss me Licia, uno dei miei cartoni preferiti in assoluto, che è in tutto e per tutto un romance.
In fondo gli Shoujo manga (manga per ragazze) da cui sono stati tratti tutti questi cartoni, in Giappone sono considerati romance a tutti gli effetti, praticamente dei romance illustrati. E per chi non lo sapesse, la Harlequin giapponese ha anche una collana manga. (cliccando un po' a caso ne ho trovati alcuni da esempio sul loro sito)

CITAZIONE (*mor* @ 28/3/2015, 18:26)
Lapis, i giornalini? Li sto recuperando anch'io! In settimana faccio la foto del mio Tesssssoro! :04: :05:

Wow, grande Mor! A me ne mancando alcuni, ma ce li ho a casa dei miei, quindi non so più che numeri. I primi 77 però, quelli con il manga originale, li ho tutti.
 
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view post Posted on 28/3/2015, 21:07
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CITAZIONE (Lapis Lazuli @ 28/3/2015, 18:55) 
In fondo gli Shoujo manga (manga per ragazze) da cui sono stati tratti tutti questi cartoni, in Giappone sono considerati romance a tutti gli effetti, praticamente dei romance illustrati.

Davvero? Non ne avevo idea... penso di aver sempre sottovalutato i manga e ora mi dici che ci sono anche i manga-romance... :16: :36:
 
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view post Posted on 28/3/2015, 21:32
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CITAZIONE (lucy-one @ 28/3/2015, 21:07) 
CITAZIONE (Lapis Lazuli @ 28/3/2015, 18:55) 
In fondo gli Shoujo manga (manga per ragazze) da cui sono stati tratti tutti questi cartoni, in Giappone sono considerati romance a tutti gli effetti, praticamente dei romance illustrati.

Davvero? Non ne avevo idea... penso di aver sempre sottovalutato i manga e ora mi dici che ci sono anche i manga-romance... :16: :36:

Ma certo! E c'è un'ulteriore suddivisione a seconda del pubblico a cui sono indirizzati, gli Shojo sono per le ragazze giovani (senza scene di sesso esplicito, solo baci e disegni allusivi, che fanno capire cosa succede ma non lo mostrano) e Josei, o Lady's manga, rivolti a un pubblico dai 20 anni in su, con anche scene di sesso esplicito (anche se comunque la cultura giapponese non disegna mai i genitali in maniera palese).

Ci sono dei titoli che sono veramente capolavori, storie intense e drammatiche o più leggere e frivole, gli eroi tipici da romance, le varie contaminazioni (paranormale, storico, giallo) e, ovviamente, le storie d'amore (anche se non tutte a lieto fine, i giapponesi amano il dramma!)

Non mi dilungo troppo per evitare l'OT esagerato, ma se mai volessi approfondire l'argomento, sono a disposizione! Anche se è parecchio che non compro manga, perché un certo punto ho dovuto tagliare quei 200 euro che lasciavo ogni mese in fumetteria :08: :14: :18:
 
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view post Posted on 28/3/2015, 21:51
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CITAZIONE (Lapis Lazuli @ 28/3/2015, 18:55) 
Però l'autrice ha ritirato fuori dal cassetto il romanzo originale da cui era nata l'ispirazione per il manga e quello, siccome era tutto suo e indipendente dai disegni, ha potuto ripubblicarlo.
Quindi questo romanzo (più un secondo che uscirà a maggio) è la Candy pre-cartone, se così possiamo dire ed è la primissima traduzione in italiano.
Ah, Kioko Mizuki era un nome d'arte, ora la scrittrice ha usato il suo vero nome, Keiko Nagita.

Ah capito, grazie Lapis :01: Quindi l'autrice di questo romanzo è una di loro due, e in realtà non è un romanzo nuovo, ma l'embrione da cui è nato il manga, e poi l'anime.

CITAZIONE (lucy-one @ 28/3/2015, 18:03)
A parte gli scherzi è veramente affascinante vedere quello che scrivete, non avendo mai seguito il cartone ma avendone sentito parlare è interessantissimo leggere i vostri commenti su quello che mi par di capire è un cartone con una forte componente romance... come se vi foste accostate al mondo del romance prima ancora di leggerlo.... molto molto interessante! Avrà influito questo cartone sulle vostre preferenze di lettura? E quanto? :12:

Ma Lucy :16: è incredibile che tu non abbia mai seguito Candy Candy!! Come hai fatto a passare indenne tutti gli anni della tua infanzia/adolescenza (presumo che non ci separino molti anni, dovremmo essere della stessa generazione, mi sa...)? Io oltre a essermelo seguito da bambina non mi sono persa praticamente una replica ogni volta che lo ridavano (le ultime di cui ho memoria risalgono a quando andavo già all'università - e me lo ricordo perché avevo cominciato a registrarmi le puntate più belle su VHS - ormai avevo un quadernino con segnato l'ordine di tutte le puntate e cosa succedeva :03: dimmi tu se non ero fuori :38: ).
Candy, Georgie e Lady Oscar sono il trittico a cartoni per eccellenza della mia gioventu :21: e non sono in grado di dirti quante volte li abbia visti e rivisti. Eh sì, direi che mi piacevano molto soprattutto le parti "romantiche", anche se non solo... :21:

CITAZIONE (Lapis Lazuli @ 28/3/2015, 18:55) 
In fondo gli Shoujo manga (manga per ragazze) da cui sono stati tratti tutti questi cartoni, in Giappone sono considerati romance a tutti gli effetti, praticamente dei romance illustrati. E per chi non lo sapesse, la Harlequin giapponese ha anche una collana manga.

Qualche anno fa io mi sono imbattuta in trasposizioni manga di romance "normali" in Francia, sempre editi dalla Harlequin. In Italia invece non ne ho mai visti, ma i francesi sono notoriamente molto più nippofili di noi, per quanto riguarda letteratura, manga e non solo...
 
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view post Posted on 28/3/2015, 22:13
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CITAZIONE (Lapis Lazuli @ 28/3/2015, 21:32)
Ma certo! E c'è un'ulteriore suddivisione a seconda del pubblico a cui sono indirizzati, gli Shojo sono per le ragazze giovani (senza scene di sesso esplicito, solo baci e disegni allusivi, che fanno capire cosa succede ma non lo mostrano) e Josei, o Lady's manga, rivolti a un pubblico dai 20 anni in su, con anche scene di sesso esplicito (anche se comunque la cultura giapponese non disegna mai i genitali in maniera palese).

Ci sono dei titoli che sono veramente capolavori, storie intense e drammatiche o più leggere e frivole, gli eroi tipici da romance, le varie contaminazioni (paranormale, storico, giallo) e, ovviamente, le storie d'amore (anche se non tutte a lieto fine, i giapponesi amano il dramma!)

Dire che sono sorpresa è poco... mi piacerebbe approfondire, magari più avanti lo farò! Ora come ora sono in fase di... controllo delle spese!

CITAZIONE (atrebor2 @ 28/3/2015, 21:51) 
Ma Lucy :16: è incredibile che tu non abbia mai seguito Candy Candy!! Come hai fatto a passare indenne tutti gli anni della tua infanzia/adolescenza (presumo che non ci separino molti anni, dovremmo essere della stessa generazione, mi sa...)? Io oltre a essermelo seguito da bambina non mi sono persa praticamente una replica ogni volta che lo ridavano....

Ho letto nel post di Edonic che su Canale 5 è arrivato nell'82... immagino che in quegli anni fossi troppo "grande" (ho di sicuro qualche anno più di te) per guardare quelli che per me erano solo cartoni animati... naturalmente so di essermi imbattuta in qualche cartone giapponese (che si chiamassero manga di certo non lo sapevo :38: ) dove le protagoniste erano ragazze ma li ho sempre ignorati. E' possibile che li guardasse mia sorella che è più giovane di me... glielo chiederò!
 
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