Romance - Il forum dei Romanzi Rosa

Posts written by VINS®

view post Posted: 27/4/2024, 06:43 Compleanni - E il resto qua
Buon compleanno Lapis!!! Tanti auguri!!! :23: :23: :23:
view post Posted: 17/4/2024, 18:11 Ultimo film visto - Cinema non-romantico
Visto La zona d'interesse

Tratto dal romanzo di Martin Amis, scritto e diretto da Jonathan Glazer, il film vincitore del Grand Prix della Giuria quest'anno a Cannes è, al momento in cui scrivo, anche in corsa agli Oscar in varie categorie.

Al netto del tema politicamente corretto ma non per questo meno valido sulla necessità di un altro film sull'Olocausto, la risposta che l'autore sembra suggerire non è quella scontata del bisogno di ricordare per non dimenticare (soprattutto in tempi in cui l'antisemitismo è tutt'altro che scomparso): l'originalità del taglio scelto ne fa non soltanto un qualcosa che racconta l'orrore in modo diverso, ma pone probabilmente il lavoro di Glazer tra quelli più riusciti sul tema.

Indicativi i primi tre minuti del film, tanto per la forma quanto per i contenuti: uno schermo nero con in sottofondo urla, spari e boati che possiamo solo sentire attraverso un crudo e opprimente sonoro (caratteristica ricorrente in tutto il film). Il messaggio è piuttosto chiaro nel suo simbolismo: l'orrore non verrà mai mostrato ma solo percepito, tanto dai protagonisti del film, quanto dallo spettatore (con reazioni probabilmente opposte tra i primi che non ne sono toccati e i secondi che ricevono il classico metaforico pugno nello stomaco). La chiave di lettura può essere duplice, senza che le due si escludano a vicenda: da un lato l'impotenza e la frustrazione di non poter mostrare quello che non si può nemmeno spiegare; dall'altro l'accusa valida ieri come oggi a tanti che non vogliono vedere.

Quel che viene mostrato invece, è la vita quotidiana della famiglia del comandante nazista a capo del vicino campo di concentramento di Auschwitz: la tranquillità della routine fa da contrasto evidente con la tragedia che si consuma a pochi passi. Qui, come in tutto il film, la forma è originale e, a mio modo di vedere, anche significativa in quanto strumentale alla storia stessa.

Se infatti il nero iniziale viene sostituito ad un certo punto da un rosso acceso con in sottofondo i chiari suoni dello strazio che si consuma nel campo, nella vicende quotidiane della famiglia la luce fredda accompagna la geometricità rigida delle inquadrature spesso fisse, all'interno delle quali entrano ed escono i protagonisti in tutta la loro tranquillità. Lì dove qualcuno ha letto un eccessivo manierismo nella ricerca estetica fine a se stessa, come anticipato io ho personalmente colto la volontà di sottolineare rigidità e freddezza delle persone coinvolte nella persecuzione agli ebrei, in modo che dal contrasto emerga forte il messaggio che evidentemente si vuol mandare.

Un ottimo cast incarna questa spiazzante freddezza nonchè idee e parole sul tema che raggelano per la loro superficialità, passando anche per i momenti che più preoccupano le vite dei protagonisti in quanto solo legati alle loro vite personali.

Spiazzante e originale come tutto il resto il balzo temporale nel finale del film.
:05:
view post Posted: 17/4/2024, 18:07 Maggio 2024 - Prossime Uscite
CITAZIONE (Antonella P. @ 11/4/2024, 09:36)
28 maggio Angela Marsons – Vendetta fatale - #11 Kim Stone – Newton Compton – thriller

Grazie Antonella! :05:
view post Posted: 20/3/2024, 09:29 Ultimo film visto - Cinema non-romantico
Visto Madame Web

Basato sull'omonimo personaggio dei fumetti Marvel, è il quarto film del cosiddetto Sony's Spider-Man Universe: dopo i due dedicati a Venom e quello su Morbius ( e in attesa dell'uscita di Kraven - Il cacciatore rinviata ad agosto), è di fatto la origin story del personaggio e segue, in modi differenziati, il solco tracciato dai precedenti.

L'accusa che in un primo momento era stata mossa ai film su Venom, il poco spessore e l'eccessiva leggerezza, è diventata successivamente forse la miglior strada percorribile per non prendersi troppo sul serio e differenziarsi così nell'ambito di altri cinecomics. Con Morbius, invece, il film purtroppo condivide il probabile destino fallimentare (al momento in cui scrivo si profila un altro flop commerciale e anche i giudizi di critica e pubblico sono piuttosto negativi).

Il progetto generale, sulla carta, è interessante: la sua ambientazione retrodatata agli anni 2000 (buona la resa del periodo grazie soprattutto alle scelte della colonna sonora), permette di introdurre vari elementi che fanno pensare alla voglia di costruire un universo narrativo piuttosto complesso e ramificato. Non sfugge la presenza di un giovane paramedico di nome Ben Parker, mentre probabilmente solo i fan dei fumetti sentiranno suonare un campanello al nome di Ezekiel Sims (co-protagonista di un lungo e apprezzato arco narrativo del Ragno in quella che viene chiamata la "saga totemica").

La presenza di Dakota Johnson nel ruolo principale non aggiunge purtroppo granchè al valore del film, mentre forse funzionano meglio le co-protagoniste: rispettando in modo politicamente corretto le quote etniche, il loro background costituito da serie televisive aiuta a venire incontro alle esigenze di immedesimazione degli spettatori più giovani. Gli scambi di battute tra loro e con la mentore, seguono tuttavia percorsi prevedibili senza approfondire altri aspetti.

Se, sempre dal punto di vista dei contenuti, alcuni intrecci sembrano troppo forzati, meglio non va dal un punto di vista tecnico: anche co-sceneggiatrice, la regia dell'esordiente S. J. Clarkson lascia a desiderare soprattutto per un montaggio che sfrutta male, quasi ai limiti della incomprensione, il meccanismo del deja-vu alla Ricomincio da capo.

Nessuna scena bonus durante o dopo i titoli di coda: la spiegazione è stata quella di un qualcosa di non voluto per differenziarsi per forza da altri cinecomics, ma derivato semplicemente dal pensiero di aver detto tutto col finale del film. La sensazione è però anche quella che magari possa aver pesato una generale incertezza sul futuro del franchise che, visti i risultati attuali, pare destinato a fermarsi qui.
:05:
view post Posted: 20/3/2024, 09:26 Compleanni - E il resto qua
Buon compleanno Patty!!! Tanti auguri!!! :23:
view post Posted: 13/3/2024, 09:29 Ultimo film visto - Cinema non-romantico
Visto I tre moschettieri - Milady

Sequel de I tre moschettieri - D'Artagnan, diretto sempre da Bourboulon ( e girato come si dice, back-to-back ovvero in contemporanea a quello), il film chiude questo "dittico" al alto budget ma spalanca le porte a quello che in Francia ormai chiamano il Dumas Cinematic Universe. Se per quanto riguarda il grande schermo è già in cantiere un film tratto da "Il Conte di Montecristo" che vedrà coinvolto anche il nostro Pierfrancesco Favino, diretti spin-off di questo film saranno invece due serie tv.

Coscientemente o no, questa aspirazione sembra condizionare un po' il taglio del film che assume, a tratti, i contorni di una Serie: a partire dal recap iniziale, per giungere alla conclusione che, con un climax stile "finale di Stagione", lascia ampie possibilità di un prosieguo. Nel mezzo, alcuni personaggi non vengono ben approfonditi, nonostante destino una certa curiosità e interesse. Come se vi fosse spazio successivamente per un una trattazione più ampia.

Nonostante sia destinata a essere la protagonista di una delle due serie di cui sopra, come fa chiaramente intendere il sottotitolo del film, ovviamente la superficialità non è il caso di Milady: la serie spin-off dovrebbe essere un prequel, origin story del personaggio, ma già qui viene approfondito soprattutto a livello di motivazioni. Il destino della stessa ( e quello di Constance), sono le due maggiori libertà che il film si prende in merito al testo di Dumas e di cui già si era preso nota col film precedente.

A proposito del primo film, questo sequel mantiene la dinamicità lì riscontrata che anzi subisce un'ulteriore accelerata visto lo scoppio della guerra i cui prodromi erano lì presenti. Molto classico nella messa in scena stile film cappa e spada, non si rinuncia a qualche virtuosismo che non sempre risulta valore aggiunto: molti duelli vengono ripresi con l'utilizzo della camera a mano e di piani sequenza, trasmettendo sicuramente adrenalina ma non riuscendo però a far risaltare bene la cura per le coreografie nei movimenti ( a tratti c'è il classico effetto "mal di mare").

Diversamente dal primo film, invece, in questo sono i momenti di pathos e più "intimi" quelli che sembrano meglio riusciti: del resto è un film che, dalle preoccupazioni del giovane D'Artagnan per l'amata Constance, passando per i tormenti di Athos e della stessa Milady, lascia ampio spazio all'emotività. Tra continui viaggi, inseguimenti e duelli, ad alleggerire il tutto ci sono i momenti dedicati a Porthos.

Della più ricercata emotività beneficia il cast di alto livello, scelta precisa della produzione: tutti sembrano a fuoco nei loro ruoli ma la menzione speciale va ai più noti Vincent Cassel, Louis Garrel e soprattutto Eva Green, particolarmente brava nell'incarnare le diverse sfumature del suo personaggio.

Ultima curiosità: la seconda serie spin-off annunciata dovrebbe riguardare il primo moschettiere di colore, realmente esistito, che qui fa giusto una comparsata ed è uno di quei personaggi poco approfonditi di cui si diceva prima.
:05:
view post Posted: 10/3/2024, 17:48 Compleanni - E il resto qua
Buon compleanno Clem!!! Tanti auguri!!! :23:
🥳🎊🎉
E buona visione stanotte della cerimonia degli Oscar 😁: aspetto come al solito il tuo commento domani mattina 😉 Mi interessa più quello delle varie notifiche che mi arriveranno sui vincitori, battute, gossip ecc :05:
view post Posted: 8/3/2024, 16:45 Auguri per tutte le occasioni - E il resto qua
Per chi apprezza...

Auguri donne! Buon 8 marzo! :23:
view post Posted: 6/3/2024, 09:46 Ultimo film visto - Cinema non-romantico
Visto Perfect Days

Per l'origine di quello che un po' tutta la critica sta definendo se non il miglior film di Wim Wenders di certo uno all'altezza dei suoi passati capolavori, bisogna risalire al 1983 quando il regista girò in Giappone Tokyo Ga (Immagini di Tokio). Questo era un omaggio all'amato regista Yasujiro Ozu e, a distanza di anni, anche quest'ultimo lavoro ha molto a che fare con l'opera di Ozu.

Fin dal nome del protagonista l'omaggio si ripete, ed è su questo personaggio che Wenders basa tutto il suo film, al punto da poterlo definire in pratica un one man show. Wenders, autore anche della sceneggiatura insieme a Takasaki Takuma, racconta la routine di quest'uomo scandita sempre dalle stesse azioni e dagli stessi momenti, giorno dopo giorno, ma dalla quale l'uomo sembra attingere una serenità che si indentifica nella filosofia molto orientale del cogliere il valore delle piccole cose e del vivere in pieno il momento. Del resto gli incontri o gli eventi che di tanto in tanto vanno ad alterare questa routine, sembrano essere accolti anch'essi con una certa serafica rassegnazione, ma senza che ciò si identifichi con un'accezione negativa.

Sebbene attraverso vari momenti venga svelato qualcosa in più sul protagonista e si intraveda un passato probabilmente segnato da qualche tipo di dolore, Wenders non svela più di tanto: la sua sembra una precisa volontà di indentificarsi col concetto del "qui e adesso", preferendo quindi far vivere allo spettatore le emozioni del protagonista, soprattutto il valore del momento, senza indugiare in superflui "spiegoni". Anzi, proprio quel passato che nasconde un qualche tipo di oscurità diventa terreno anch'esso per una riflessione simbolica tutta orientale sulle ombre e il loro essere più scure o no se sovrapposte.

Dalla sua, Wenders ha anche una strepitosa performance del protagonista che davvero con le sole espressioni del viso riesce a trasmettere le emozioni del suo personaggio (basti vedere il primo piano finale già diventato una scena da antologia dell'interpretazione). E dove sembra non bastare il protagonista, subentra la musica, con una colonna sonora strepitosa quasi tutta rock anni '70 dove non a caso la fanno da padrone brani come "Perfect day" di Lou Reed o Nina Simone: e nel finale, i versi della sua canzone, "...it's a new day and i'm feeling good", sembrano davvero sottolineare ancora una volta il significato del film.
:05:
view post Posted: 6/3/2024, 09:42 Marzo 2024 - Archivio Uscite
CITAZIONE (Antonella P. @ 1/3/2024, 09:43) 
27/3 Security breach – Evan Grace - #1 Rogue security and investigation – RS



Da approfondire... :=/: Grazie Antonella :05:
15210 replies since 27/3/2011