| L'ho finito ieri sera, e lascio la recensione che ho postato anche su anobii:
Mi dispiace da morire non poter dare il voto massimo a un romanzo della McNaught, ma purtroppo con questo non raggiunge i livelli di eccellenza di altri suoi libri. E' sempre ad alti livelli, al di sopra degli standard del genere, ma non appassiona come dovrebbe per tutta la durata del romanzo. La prima parte è poco convincente, con Jordan, celebre libertino, cinico e freddo, che si lascia conquistare quasi subito dall'ingenua Alexandra, ma il destino ci mette lo zampino... L'ho trovato un inizio un po' forzato, come anche la fine, dove dovrebbe esserci la suspence per la soluzione del giallo, ma che in realtà ce n'è poca. E' la parte centrale, da quando lui ritorna dopo un anno, che invece fa decollare il romanzo: le vendette, le incomprensioni, i momenti di tensione e attrazione tra Jordan e Alexandra rendono tutto maledettamente intenso, in puro stile McNaught. Sarà che adoro quando ci sono le ripicche e le vendette tra gli innamorati e poi alla fine fanno la pace... Un romanzo, nonostante tutto, da leggere, perchè la McNaught merita sempre e comunque.
|