Ermione11 |
|
| Nimue ha descritto perfettamente le sensazioni ambivalenti che anche io provo nei confronti di Christopher. Non credo di aver mai incontrato nelle mie letture un protagonista maschile più odioso, spregevole e moralmente ripugnante. Eppure, nonostante sin dall'inizio (sin dal primo incontro, ben prima dello stupro), io abbia iniziato a fantasticare con quale "vendetta, tremenda vendetta" Anna avrebbe potuto punirlo e umiliarlo, non riesco nemmeno a non sperare in una qualche forma di "redenzione" per quest'uomo, che dentro di sé sembra urlare il bisogno d'amore, pur senza riconoscerlo. E forse sì, come scrive Nimue, questa speranza è uno dei motivi che mi hanno tenuta incollata alla lettura. @Gladia: capisco bene la tua scelta: è una lettura emotivamente impegnativa, almeno per me, e di certo poco rassicurante.
|
| |