L'ho finito e insomma mi è piaciuto abbastanza.
Il mio giudizio sarebbe più positivo se non si trattasse di un romance perchè, paradossalmente, quello che mi ha convinto meno è la storia d'amore.
Quel che ho gradito di più è stata la caratterizzazione dei personaggi, sia i protagonisti sia quelli che non definirei comprimari, vista la loro presenza così abbondante ed importante nel libro, ma veri e propri co-protagonisti.
Certo, ognuno di loro è abbastanza una "macchietta" e so che è facile ottenere una buona caratterizzazione "caricando" in quel modo un personaggio: però la Higgins lo fa davvero bene e in modo spassoso.
Belli anche i due protagonisti.
Lei è difficile non farsela piacere così dolce, buona, allegra e decisamente simpatica.
Lui mi è piaciuto molto perchè, come dice Lucy, è un protagonista maschile un pò diverso dal solito: le manie, la preoccupazione di padre, il doloroso passato lo rendono decisamente interessante.
Son d'accordo col discorso che un personaggio del genere "meritava" la narrazione in terza persona per poterne cogliere meglio tutti gli aspetti.
Mi hanno appassionato un pò tutte le vicende del libro, sia quelle dei tanti co-protagonisti ( che son riuscito a seguire meglio usando il trucchetto di dare il volto di un attore a ciascuno di loro
) sia quelle legate al passato dei due protagonisti, entrambe "dolorose" direi...
Non è mai facile affrontare il tema della perdita di una persona cara senza sminuire nè il suo ricordo nè però la nascita della nuova storia d'amore.
Mi ha fatto molta tristezza anche il passato di Posey da emarginata: la Higgins lo affronta in modo tale da conivolgerti molto emotivamente.
Almeno a me è successo così.
Il punto debole del libro, secondo me, è la storia d'amore: non tanto la sua nascita ma più che altro al sua evoluzione...
Posso capire la cotta adolescenziale di Posey per Liam.
Capisco anche che lei se ne innamori una volta che impara a conoscere l'uomo che è diventato.
Non mi convince molto, invece, il fatto che questo sentimento sembri così grande e forte pur davanti ai chiari tentativi di Liam di non farla diventare una cosa seria.
Capisco la cotta ma non so, avrei reso Posey meno "zerbino" in questa situazione ed evitato alcune scene (tipo quando dopo la partita di baseball lo prega di ripensarci dopo essere stata lasciata e dopo che lei stessa sembrava star superando la cosa: è una scena che viene fuori un pò dal nulla, secondo me.
"Molto dal nulla", secondo me, viene fuori il sentimento di Liam per Posey: capisco che ci può stare il discorso del "lei merita di meglio" ma, diversamente da quanto accade in genere nei romance, mi è sembrata davvero la classica scusa del "non dipende da te, sono io".
E' che Higgins ha insistito troppo, secondo me, sulla preoccupazione di Liam che Posey gli si stesse affezionando troppo: se in quei casi avesse aggiunto un qualcosa, tipo una velata e magari un pò inconscia sensazione che lui gradisse lo stesso quel suo affezionarsi, la cosa avrebbe avuto più senso, a mio modo di vedere.
Sicchè il finale "da film" stona parecchio perchè il cambiamento di Liam sembra troppo repetino e soprattutto senza una vera causa.
L'essersi reso conto di averla ferita anni prima e la spiegazione relativa non bastano, secondo me, a dare un senso al tutto.
Spiegazione che cmq avevo intuito fin dall'inizio o meglio, avevo capito che sotto quel commento ci fosse altro.
Pensavo a due possibili spiegazioni: lui sentendo che Rick sarebbe andato al ballo con Posey diventava improvvisamente inconsapevolmente geloso della cosa, oppure sapeva che di Rick non c'era da fidarsi per qualche motivo e voleva proteggere Posey.
Direi che ci ho preso con la seconda ipotesi
(anche se avrei fatto di più, fossi stato in lui, perchè non poteva sapere che un commento simile avrebbe scoraggiato davvero Rick dai suoi propositi meschini)
Ultima cosa: ho gradito, come sempre in questi casi, alcuni riferimenti della Higgins a quella che viene chiamata in genere "cultura pop".
Dimostra una conoscenza della cosa non indifferente, sia quando rende chiari i riferimenti, sia quando ti costringe a indovinarli...
Ad esempio quando Jon, il cognato di Posey, chiedendosi cosa possa essere successo di tanto brutto al suo ballo di fine anno, le domanda se per caso non si sia ritrovata ricoperta di sangue mentre veniva incoronata Reginetta del Ballo e abbia incenerito tutti con lo sguardo ( chiaro riferimento al film di De Palma Carrie - Lo sguardo di Satana).
O ancora quando, durante il ballo nel finale, dice ad un certo punto che dopo la canzone suonata da Liam passano ad un qualcosa di più moderno con una canzone il cui testo parla di un tizio che vorrebbe mangiare la malattia della sua donna: penso si riferisse a "Heart shaped box" dei Nirvana quando nel testo Kurt Cobain canta i wish i could eat your cancer when you turn black
Alla fin fine è stato cmq un esordio abbastanza positivo per me con questa collana e questa autrice: seguirò entrambe per vedere se ci sarà altro che potrebbe interessarmi
