Su aNobii mi ha strappato la 5a stellina, qualche sana risata e anche un paio di lacrimucce (e non sono tipo!
)
Della Higgins avevo già apprezzato "Un regalo per Miss Grey" (e molto meno "Troppo bello per essere vero"
), ma questo lo supera.
Mi è piaciuto il suo essere allo stesso tempo leggero e intenso, divertente e commovente. E' una classica "favola", come la maggior parte dei romance, però scritta con intelligenza, capace di trattare con garbo sentimenti profondi senza mai cadere nel sentimentalismo, mantenendo un'atmosfera lieve e briosa nonostante tutto. La protagonista è una sorta di brutto anatroccolo, con tanto di karma del rifiuto
(i genitori naturali l'hanno abbandonata, i genitori adottivi nelle sue fantasie avrebbero preferito la molto più teutonica cugina, Liam ai tempi del liceo, come anche Rick che la molla al ballo, Dante...)
, che non si trasforma in un cigno, ma riesce a vedersi come una graziosa e amata paperella. Cordelia/Posey è uno scricciolo, dimostra la metà dei suoi anni, si veste come un ragazzo e ha i capelli corti che vanno dove vogliono loro. E' schietta e diretta. Mi ha ricordato un po' Lisbeth Salander di Millennium (ok, meno problematica, senza piercing e tatuaggi e decisamente eterosessuale!
) e anche per questo non ho potuto non amarla. Liam è una specie di Danny Zuko (ok, anche qui senza ridicolo ciuffo alla brillantina!
) cresciuto, un ex bad boy sciupafemmine, maturato anche grazie all'amore per la sua unica figlia. Il fatto che lei gli abbia affibbiato il nomignolo di Dono di Dio alle donne rende l'idea sul suo aspetto...
La loro storia d'amore mi è sembrata tenerissima, dall'inizio sino al suo coronamento. Insomma, a me, diversamente da Vins, ha convinto molto.
Il fatto che lei
si innamori di lui e gli dichiari apertamente i suoi sentimenti in modo anche un po' "zerbinesco", nonostante i chiari tentativi di lui di allontanarla, secondo me si giustificano sia per la tenerezza mostrata da lui in alcune occasioni (come cacchio fai a non innamorarti?!
), sia per il vissuto "abbandonico" di lei. Insomma, non mi stupisce che una persona che si è sempre sentita in qualche modo rifiutata dichiari di volersi accontentare delle briciole. Non dico che sia giusto, ma lo trovo un comportamento comprensibile.
Anche il sentimento di Liam mi sembra credibile. Insomma, Posey non è decisamente il tipo di Emma, un uomo non può cadere ai suoi piedi come folgorato all'istante, però ho visto crescere pian piano in lui la tenerezza fino a scoprirla amore.
Anche quando erano ragazzini in qualche modo c'era. Quando si rivedono Liam si sente stranamente attratto da lei e dalla sua bocca. Lei è diversa dalle donne che da una vita civettano con lui con...generosità.
Lei è diretta e divertente e riesce a farlo sentire bene dopo tanti anni. Ma lui è anche ossessionato dalla cura di sua figlia, teme che i suoceri con la loro influenza possano sottrargliela ed è disposto a rinunciare a tutto per portare avanti la sua missione. Del resto anche lui si porta dietro un vissuto squalificante (il cattivo ragazzo, non amato, indegno della "principessa" Emma che lo ha scelto...) e il fatto di giustificare anche dentro di sé la rottura con Posey col classico "tu meriti di meglio", secondo me ha un senso.
La scena finale
del ballo scolastico, quando lui le dedica una canzone e poi la invita a ballare e la bacia di fronte a tutti
è... wow!
Ho dovuto anche cercarla quella canzone che non conoscevo!
https://www.youtube.com/watch?v=NsLyI1_R01MI dialoghi sono frizzanti e divertenti, come anche tutti i personaggi di contorno (i teutonici e imponenti genitori adottivi di lei, il fratello chirurgo ortopedico di origine vietnamita che va in brodo di giuggiole di fronte ad un'amputazione, il compagno di lui, insegnante di economia domestica, la cugina Gretchen anche detta
La Freulein scalza, ex star televisiva dei fornelli, l'amica nerboruta insegnante di ginnastica e mamma single di un saggio figlio adottivo, i due dipendenti di lei, innamorati nonostante le resistenze di lui, la milionaria centenaria... l'alano e i gatti!): sono tutti un po' macchiette, funzionali alla storia e alla verve della narrazione, ma non per questo superficiali.
Che devo dire? A me è piaciuto, e tanto!
