L'ho finito, mi è piaciuto e non avrei molto da aggiungere visto che mi trovo d'accordo con tutto quello che ha scritto chi l'ha letto prima di me
Ma vi annoierò lo stesso
Mi verrebbe da dire che per essere il primo NA che leggo ne ho forse scelto uno un pò diverso dal solito.
Ma, Mor che è più esperta di me, ha puntualizzato come spesso i NA trattino temi abbastanza seri e profondi: avevo insomma una concezione sbagliata del genere
Non mi dilungherò nel ripetere concetti espressi già tante volte, lo ribadisco e basta: è facile caratterizzare bene dei personaggi dandogli un passato difficile soprattutto se ha ripercussioni sul presente, ma si deve essere in grado di farlo bene.
L'autrice, per me, rientra in quelle che lo sanno fare molto bene.
Dirò di più: concordo con gli altri post, sullo stile semplice e scorrevole e questo, secondo me, aggiunge merito all'autrice.
Anche dal punto di vista della trama, infatti, non ci sono veri colpi di scena.
O meglio: ci sono, ma sono abbastanza "telefonati".
Ho praticamente capito tutta la vicenda man mano che leggevo e sempre prima che le varie cose venissero svelate: insomma la Hoveer non avrà l'abilità di mascherare le cose come una scrittrice di gialli o thriller ma il fatto che cmq riesca ad emozionarti, anche se hai già capito tutto, è indice di grande abilità.
Magari sarà dipeso anche proprio dal voler scoprire se le cose stavano così come pensavo io, ma ho provato la vostra stessa sensazione nel mettere da parte la lettura con difficoltà.
Solo l'inizio trae un pò in inganno facendo pensare ad una tipica ambientazione studentesca sulle relazioni tra adolescenti: il libro poi diventa intenso, adulto, profondo.
I temi trattati sono molto, molto seri: c'è sempre il rischio di non affrontarli nel giusto modo.
Secondo me la Hoveer ci è riuscita, soprattutto in un caso cmq molto difficile da "digerire"...
Sky che non può non amare la parte buona del padre nonostante, per l'altra metà, sia un mostro schifoso.
Rabbia, commozione, gioia....son tutte emozioni che si sono susseguite in me durante la lettura.
Ultima cosa.
Non amo la narrazione in prima persona ma penso che in questo caso sia giustificata dal tipo di vicenda: leggere i pensieri e il punto di vista di altri personaggi avrebbe forse "svelato troppo".
Certo, sarebbe stato possibile farlo lo stesso, mascherando in qualche modo quei pensieri come succede in altri libri. E forse il libro sarebbe stato ancora più intenso leggendo direttamente le emozioni di Holder senza il "filtro" di Sky.
Ma forse sarebbe stato "troppo intenso" o magari ne avrebbe risentito la "concentrazione" dell'autrice nel dedicarsi completamente a Sky e alle sue emozioni. Sicchè direi che va bene così
Probabilmente recupererò l'altro titolo di questa autrice di cui ha parlato Mor
