A dir il vero avevo il terrore di leggere Il confine dell’eternità.....
Questo secondo romanzo, non dico che è un libro inutile perché il cerchio si chiude definitivamente ed è sempre piacevole scoprire poco alla volta il destino dei protagonisti, però, se fossi stata nell’autrice, non avrei scelto di scriverlo e avrei inserito lo stesso epilogo già nel primo, questo è sicuro.
Mi sono mancate molte cose in questo secondo romanzo…. a partire da una vera e propria playlist molto presente nel primo…..alla scioltezza e la spensieratezza di Andrew……però, se considero tutti e due i libri assieme e faccio un unico calderone, per me, è stata una lettura perfetta.
Da qui, il mio suggerimento a leggere tutti e due i libri di seguito, senza interruzioni proprio per cogliere appieno sia il percorso di vita sia il cambiamento e le riflessioni “forzate” dei due protagonisti.
Mi ha incuriosito moltissimo la frase di Lapis:
CITAZIONE (Lapis Lazuli @ 8/12/2013, 16:47)
in più mi ha dato fastidio la velata (anzi, neanche troppo velata) critica a chi decide di vivere una vita stanziale, senza trascorrere la propria esistenza in viaggio fuggendo dai problemi e dalla routine.
Non l’ho interpretata in questo modo ed è sempre bello leggere come una storia venga interpretata in modo diverso da più persone.
Non ho mai colto una critica da parte dell’autrice a chi decide di vivere una vita piantando le proprie radici in un posto anzi, il continuo cambiare idea di Cam e Andrew ponderando i prò e i contro a tal proposito per poi rimandare il tutto alla “vecchiaia” mi è sembrata molto coerente e azzeccata.
Non solo, in questo secondo romanzo, l’autrice mette parecchie difficoltà a Cam e Andrew lungo il loro tragitto itinere proprio per far capire che questo tipo di vita và benissimo ma una base solida, un punto di riferimento con i tuoi amici e la tua famiglia, lo devi sempre mantenere…..puoi viaggiare anche per anni ma alla fine, tornerai sempre al punto d'origine.