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Il confine dell'eternità - Serie The Edge of Never 2, J. A. Redmerski - CT/New Adult

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Alice4
view post Posted on 9/12/2013, 12:40 by: Alice4




Finito ieri. Che dire... Il confine di un attimo mi era piaciuto ma non mi aveva convinta al 100% infatti ho esitato a lungo prima di comprare il seguito.
In linea generale sono d'accordo con Lapis: brodo allungato e velata critica a chi vive una vita ordinaria.
La parte iniziale non mi passava mai, è solo quando partono per il loro viaggio che finalmente ritrovo i personaggi che mi avevano affascinata (o meglio il personaggio: Andrew, è l'unico che si salva). Peccato che si re-instaurano le solite dinamiche:

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Suonare nei locali, ubriacarsi, questa volta ci abbiamo aggiunto un po' di droga, tanto per farla completa, l'amica che non si capisce se ci è o ci fa, il sesso sempre e comunque e dovunque, lei che si fa le pare, lui che cerca di salvarla da se stessa...


La mia vena romantica non poteva non essere toccata dal rapporto che c'è tra i due protagonisti, ma a parte la figaggine di Andrew, è davvero l'unica nota positiva che ho trovato nel romanzo.

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Si conferma e consolida il loro legame speciale, anche se l'ho trovato lievemente sbilanciato. Andrew la capisce al volo, come se le leggesse nella mente, ha un forte istinto protettivo, tanto da prendere a pugni un albero per la frustrazione quando secondo lui fallisce (che carino!), la spinge a conoscere i propri limiti, la sprona ad affrontare i problemi e le sofferenze da cui scappa da sempre, quando perdono la bambina c'è sempre lei al primo posto, mette da parte il proprio dolore per sostenerla... e potrei continuare. Lei? Ok, lo ama, dice che non può vivere senza di lui, ma come glielo dimostra con le azioni? Ho trovato molto carente questo punto.


C'è stato un momento in particolare verso la fine che mi ha fatto riflettere, quindi dai, ho trovato un terzo aspetto positivo dopo tutto. Un romanzo che ti porta a riflettere su qualcosa, anche solo cinque minuti, vuol dire che non è poi così male.

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Quando in ospedale devono scegliere il nome per la bambina e Andrew dice: "Lily, corpo diverso stessa anima." In un primo momento mi ha dato fastidio, la prima reazione è stata: No, non puoi chiamarla uguale e fare finta di niente. Poi ho cercato di aprire un po' la mia mente, ho cercato di immedesimarmi e alla fine non ho avuto cuore di criticare questa scelta della scrittrice. E' un modo come un altro per superare il dolore, forse è un po' come ingannare se stessi, ma perché no? Se mi fa stare meglio... Certo sarebbero stati cavoli se invece di una bambina, fosse stato un maschio.


Per concludere, togliendo un sacco e una sporta di luoghi comuni e di situazioni trite e ritrite, penso che per il target sia un buon romanzo, se avessi vent'anni probabilmente lo avrei adorato. Invece ne ho 31 e mentre altri YA mi sono piaciuti molto, questo mi ha lasciata tiepida.
 
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14 replies since 28/11/2013, 17:32   294 views
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