Il nostro infinito momento, Lauren Myracle - CT/New Adult

Dopo i vari drammi letti in "Le coincidenze dell'amore" e nei due libri della Redmerski, trovandomi di fronte alla storia di Charlie ho pensato che fosse un qualcosa di più leggero: ok si, infanzia difficile, un pò ne risente nel presente perchè ha maturato un forte attaccamento alla famiglia e al fratello ma non sta morendo di cancro, non ha subito violenze, nè ha perso una figlia...

Poi arrivo al punto in cui si dice che quello schifo di madre che si ritrovava lo aveva chiuso da bambino nel garage.
Mi son detto: ma che cavolo dico? Solo perchè ho letto altri drammi in precedenza non è che questo sia da meno...

Quando Wren manda a Charlie la sua foto sexy e ci resta male per la sua reazione mi son detto: ma che stupida 'sta ragazzina.... Fa un dramma decidendo di non rispondergli più, forse addirittura di interrompere la relazione per una sciocchezza del genere! Nemmeno si è chiesta se magari lui aveva un'emergenza che riguardasse il fratello...

Poi ho pensato: ma che cavolo dico? Solo perchè in altri libri ho trovato personaggi più maturi di quanto ci si possa aspettare da una 18enne non è quella la regola e questa l'eccezione: forse è vero il contrario.

Le ragazze e i ragazzi di quell'età sono insicuri delle loro relazioni, soprattutto se sono le prime più importanti.
Hanno paura di soffrire, di sbagliare, che tutto finisca, sicchè danno attenzione alle cose apparentemente anche più insignificanti: almeno per un adulto.

Tra l'altro sbagliavo anche sul fatto che lei non si preoccupasse della natura dell'emergenza di Charlie: lo fa dopo e si sente anche in colpa per non averci pensato prima.

L'ultima frase del libro è: Non era la fine della loro storia ma l'inizio

Del resto, poco prima, l'uno stava cercando l'altra per riaggiustare le cose e viceversa.

Partono, non partono? Questo resta un mistero ma io sarei più propenso verso la prima ipotesi: in fondo lui aveva fatto da tempo la richiesta, era sollevato dopo averne parlato con la famiglia ed essersi reso conto che sarebbero andati anche a trovarlo e, infine, Wren aveva avuto dei dubbi sul partire solo perchè così sarebbe stata lontana da Charlie.
Insomma tutto fa pensare che non ci fosse nessun ostacolo alla loro partenza una volta che si saran detti tutte queste cose.

E qui è il punto: il fatto che la Myracle le faccia "capire" tutte queste cose e non le racconti è un bene o un male?

Cinematograficamente parlando la scena finale sembra davvero presa da un film: lui che la chiama...stacco...lei in aeroporto che legge il nome di Charlie sul display e precipitosa risponde sorridendo involontariamente...stacco...lui che sente la sua voce dire il suo nome e sorride a sua volta chiamandola anche lui per nome....dissolvenza e titoli di coda...

Ho preferito questo o un finale più lungo con loro due che si chiariscono, si abbracciano si baciano ecc...?
Ancora non lo so ma, ora come ora, dopo averlo scritto, forse preferisco il finale così com'è