Titolo:
Il LabirintoTitolo originale:
The Maze RunnerSerie: The Maze Runner 1 di 3 (serie conclusa in USA)
Editore:
FanucciCollana Teens International
Anno: 2011
pagine 432
prezzo € 17,00
isbn 978-88-347-1732-5
traduttore Annalisa Di Liddo
ebook: € 4,99 (
fino al 17 marzo '14 in offerta a 2,99)
Sinossi: (dal sito Fanucci)
Quando Thomas si sveglia, le porte dell’ascensore in cui si trova si aprono su un mondo che non conosce. Non ricorda come ci sia arrivato, né alcun particolare del suo passato, a eccezione del proprio nome di battesimo. Con lui ci sono altri ragazzi, tutti nelle sue stesse condizioni, che gli danno il benvenuto nella Radura, un ampio spazio limitato da invalicabili mura di pietra, che non lasciano filtrare neanche la luce del sole. L’unica certezza dei ragazzi è che ogni mattina le porte di pietra del gigantesco Labirinto che li circonda vengono aperte, per poi richiudersi di notte. Ben presto il gruppo elabora l’organizzazione di una società ben ordinata e disciplinata dai Custodi, nella quale si svolgono riunioni dei Consigli e vigono rigorose regole per mantenere l’ordine. Ogni trenta giorni qualcuno si aggiunge a loro dopo essersi risvegliato nell’ascensore.
Il mistero si infittisce un giorno, quando – senza che nessuno se lo aspettasse – arriva una ragazza. È la prima donna a fare la propria comparsa in quel mondo, ed è il messaggio che porta con sé a stupire, più della sua stessa presenza. Un messaggio che non lascia alternative. Ma in assenza di altri mezzi visibili di fuga, il Labirinto sembra essere l’unica speranza del gruppo... o forse potrebbe rivelarsi una trappola da cui è impossibile uscire.Ve lo ricordate il film
Cube - Il cubo, di Vincenzo Natali?
Ecco, quando ho iniziato a leggere questo libro ho subito pensato a quel film.
Il cubo, popolato da personaggi usciti dritti da
Il signore delle mosche di William Golding.
Un gruppo di ragazzi vive all'interno di un labirinto. Non hanno memoria, non sanno perché si trovano lì, sanno solo che devono trovare una via d'uscita senza impazzire.
Le similitudini finiscono lì, il film Cube è molto più truculento e angosciante, ma una cupa atmosfera di angoscia pervade anche tutto questo romanzo.
Ci sono delle domande, tante, tutte senza risposta. Un senso di disperazione che permea ogni momento. Ma il coraggio prevale. Lo spirito di autoconservazione, il desiderio di comprendere, il bisogno umano di darsi spiegazioni e decifrare tutto quello che non si capisce. E i ragazzi sanno che è stato "qualcuno" a metterli dentro il labirinto, che dietro i muri immensi che ogni giorno cambiano disposizione c'è un'entità che li sorveglia. E decidono di lottare. Per la sopravvivenza, per sconfiggere il senso di angoscia e di impotenza, per distruggere le creature terrificanti che popolano il labirinto e provare il tutto e per tutto nella ricerca di una via di fuga. Anche se non sanno cosa troveranno una volta usciti dal labirinto.
La lettura procede lenta e allo stesso avvincente, ogni nuovo dettaglio porta con sé altre domande, la cappa di angoscia avvolge anche noi lettori, che a volte ci sentiamo come i ragazzi della Radura, a volte ci sentiamo spettatori che osservano i ragazzi disperati come se fossero topolini da laboratorio, ammirando il loro coraggio, o forse la loro incoscienza.
L'ho trovato un libro intenso, su cui riflettere, da divorare ma allo stesso tempo da centellinare. L'autore usa un gergo giovanile inventato, una sorta di codice nel codice, che all'inizio spiazza e risulta inutile e incomprensibile, poi, piano piano, mentre diventiamo anche noi sempre più parte del gruppo, ci risulta naturale e più volte, durante la lettura, in qualche colpo di scena, mi sono ritrovata a pensare "e che caspio!" come i ragazzi, usando nella mia testa anch'io il loro stesso linguaggio.
Per chi volesse saperlo: non ci sono elementi rosa nel romanzo. C'è avventura, suspense, qualche momento di paura, ma di rosa zero. Ci potrebbe essere, ma l'autore vi accenna solo.
Il finale, come ogni trilogia che si rispetti, è aperto, ma meno aperto di quello che pensavo, c'è una specie di conclusione e di certo una conclusione più definita di quella del film Cube.
Ne è stato tratto anche un film, che forse vedremo nelle sale quest'autunno. Info
qui