Romance - Il forum dei Romanzi Rosa

Serie The Maze Runner , James Dashner - YA/sci-fi/distopico

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view post Posted on 9/3/2014, 11:41
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TcvHaum

Titolo: Il Labirinto
Titolo originale: The Maze Runner
Serie: The Maze Runner 1 di 3 (serie conclusa in USA)
Editore: Fanucci
Collana Teens International
Anno: 2011
pagine 432
prezzo € 17,00
isbn 978-88-347-1732-5
traduttore Annalisa Di Liddo
ebook: € 4,99 (fino al 17 marzo '14 in offerta a 2,99)

Sinossi: (dal sito Fanucci)
Quando Thomas si sveglia, le porte dell’ascensore in cui si trova si aprono su un mondo che non conosce. Non ricorda come ci sia arrivato, né alcun particolare del suo passato, a eccezione del proprio nome di battesimo. Con lui ci sono altri ragazzi, tutti nelle sue stesse condizioni, che gli danno il benvenuto nella Radura, un ampio spazio limitato da invalicabili mura di pietra, che non lasciano filtrare neanche la luce del sole. L’unica certezza dei ragazzi è che ogni mattina le porte di pietra del gigantesco Labirinto che li circonda vengono aperte, per poi richiudersi di notte. Ben presto il gruppo elabora l’organizzazione di una società ben ordinata e disciplinata dai Custodi, nella quale si svolgono riunioni dei Consigli e vigono rigorose regole per mantenere l’ordine. Ogni trenta giorni qualcuno si aggiunge a loro dopo essersi risvegliato nell’ascensore.
Il mistero si infittisce un giorno, quando – senza che nessuno se lo aspettasse – arriva una ragazza. È la prima donna a fare la propria comparsa in quel mondo, ed è il messaggio che porta con sé a stupire, più della sua stessa presenza. Un messaggio che non lascia alternative. Ma in assenza di altri mezzi visibili di fuga, il Labirinto sembra essere l’unica speranza del gruppo... o forse potrebbe rivelarsi una trappola da cui è impossibile uscire.


Ve lo ricordate il film Cube - Il cubo, di Vincenzo Natali?
Ecco, quando ho iniziato a leggere questo libro ho subito pensato a quel film.
Il cubo, popolato da personaggi usciti dritti da Il signore delle mosche di William Golding.
Un gruppo di ragazzi vive all'interno di un labirinto. Non hanno memoria, non sanno perché si trovano lì, sanno solo che devono trovare una via d'uscita senza impazzire.
Le similitudini finiscono lì, il film Cube è molto più truculento e angosciante, ma una cupa atmosfera di angoscia pervade anche tutto questo romanzo.
Ci sono delle domande, tante, tutte senza risposta. Un senso di disperazione che permea ogni momento. Ma il coraggio prevale. Lo spirito di autoconservazione, il desiderio di comprendere, il bisogno umano di darsi spiegazioni e decifrare tutto quello che non si capisce. E i ragazzi sanno che è stato "qualcuno" a metterli dentro il labirinto, che dietro i muri immensi che ogni giorno cambiano disposizione c'è un'entità che li sorveglia. E decidono di lottare. Per la sopravvivenza, per sconfiggere il senso di angoscia e di impotenza, per distruggere le creature terrificanti che popolano il labirinto e provare il tutto e per tutto nella ricerca di una via di fuga. Anche se non sanno cosa troveranno una volta usciti dal labirinto.

La lettura procede lenta e allo stesso avvincente, ogni nuovo dettaglio porta con sé altre domande, la cappa di angoscia avvolge anche noi lettori, che a volte ci sentiamo come i ragazzi della Radura, a volte ci sentiamo spettatori che osservano i ragazzi disperati come se fossero topolini da laboratorio, ammirando il loro coraggio, o forse la loro incoscienza.

L'ho trovato un libro intenso, su cui riflettere, da divorare ma allo stesso tempo da centellinare. L'autore usa un gergo giovanile inventato, una sorta di codice nel codice, che all'inizio spiazza e risulta inutile e incomprensibile, poi, piano piano, mentre diventiamo anche noi sempre più parte del gruppo, ci risulta naturale e più volte, durante la lettura, in qualche colpo di scena, mi sono ritrovata a pensare "e che caspio!" come i ragazzi, usando nella mia testa anch'io il loro stesso linguaggio.

Per chi volesse saperlo: non ci sono elementi rosa nel romanzo. C'è avventura, suspense, qualche momento di paura, ma di rosa zero. Ci potrebbe essere, ma l'autore vi accenna solo.
Il finale, come ogni trilogia che si rispetti, è aperto, ma meno aperto di quello che pensavo, c'è una specie di conclusione e di certo una conclusione più definita di quella del film Cube.

Ne è stato tratto anche un film, che forse vedremo nelle sale quest'autunno. Info qui
 
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view post Posted on 6/10/2014, 09:22
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So che non è un romance e che sono pochi gli appassionati di distopici fantascientifici, ma in attesa dell'uscita del film, la Fanucci ha pubblicato il terzo (e ultimo, se si esclude un prequel) romanzo. Nuova edizione e nuove copertine, in linea con la locandina del film e soprattutto, ebook in offerta a 4,99 l'uno su tutti gli store online fino al 15 ottobre.

Un po' mi spiace aver già comprato i primi due con la copertina diversa, anche se sono ebook mi piace vedere le serie tutte coordinate.
 
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view post Posted on 6/10/2014, 09:32
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L'ho adocchiata anch'io quell'offerta! Però non riesco a decidermi a comprarlo...
 
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view post Posted on 6/10/2014, 12:02
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Be', Alice, a me è piaciuto molto (anche se devo ancora leggere l'ultimo, l'ho appena comprato con la promozione) però in effetti gli manca quel pizzico di sentimento "rosa" che abbiamo amato tanto in altre serie di questo tipo.
E il fatto che sia narrato tutto dal punto di vista maschile (sempre a differenza di altre serie, tipo Divergent, Hunger Games, Delirium & Co.) lo allontana forse un po' dal nostro modo di sentire, visto che siamo donne e per di più adulte.
Però non posso non consigliarlo agli amanti del genere.

E poi sono molto impaziente di vedere il film! Chissà se invece lì hanno dato più risalto alla storia romantica, come mi hai detto che hanno fatto con The Giver.
 
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view post Posted on 6/10/2014, 14:22
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Ok, con il "piaciuto molto" mi hai convinta. Andata. Ti farò sapere!
 
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view post Posted on 23/10/2014, 09:31
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Queste sono le nuove copertine utilizzate per l'uscita in concomitanza con il film. Molto più carine delle prime, che erano un po' inquietanti e non c'entravano molto con il contenuto del libro.

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Riporto le trame dei volumi 2 e 3, ma le metto sotto spoiler perché rivelano elementi che secondo me anticipano un po' troppo.

vol. 2 - La fuga
Il Labirinto e i viscidi Dolenti sono ben poca cosa se paragonati alla lunga marcia che la malefica organizzazione denominata C.A.T.T.I.V.O. ha pianificato per i pochi sopravvissuti che tiene prigionieri, i Radurai, attraverso la Zona Bruciata. La squallida landa inaridita da un sole accecante è sferzata da tempeste di fulmini, e popolata da esseri umani che l'Eruzione, il temibile morbo che rende folli, ha ridotto a zombi assetati di sangue. Nelle due settimane in cui dovranno percorrere i centocinquanta chilometri che li separano dal porto sicuro, la loro meta, tra cunicoli sotterranei infestati da sfere metalliche affamate di teste umane e creature senza volto dagli artigli letali, i Radurai dovranno dar prova del loro coraggio e dar voce al loro istinto di sopravvivenza. In questo scenario di desolazione, superando le insidie di città fatiscenti e foreste rase al suolo, il viaggio verso il luogo misterioso in cui potranno ottenere la cura che salverà loro stessi e il mondo diventerà per Thomas, Brenda, Minho e gli altri un percorso di scoperta del proprio mondo interiore, del limite oltre il quale è possibile spingere le proprie paure.


vol. 3 - La rivelazione
Thomas sa di non potersi fidare delle menti malvagie che fanno parte della C.A.T.T.I.V.O., l'organizzazione che continua a tenere sotto scacco lui e gli altri Radurai, i sopravvissuti al Labirinto. Il tempo delle menzogne è finito, gli ripetono, i loro ricordi sono stati ripristinati e le tremende Prove cui sono stati sottoposti sono terminate. Sostengono di aver raccolto tutti i dati di cui avevano bisogno, ma di dover fare ancora affidamento su di loro per un'ultima missione: tocca ai Radurai trovare una cura per l'Eruzione, lo spietato morbo che conduce alla follia. Ma accade qualcosa che nessuno degli uomini della C.A.T.T.I.V.O. poteva prevedere: i ricordi di Thomas si spingono molto più lontano di quanto possano anche solo sospettare, fino alla verità. Il ragazzo adesso ha la conferma: non può credere a una sola parola di quello che dicono. E i suoi ricordi gli rivelano che dovrà fare molta attenzione, se vuole sopravvivere, perché la verità è più pericolosa della menzogna.


In Italia non è ancora stato pubblicato il 4° volume, The Kill Order che però è un prequel. Va lettodopo i primi tre libri, ma narra che cosa era successo prima del Labirinto.

Inutile dire che questa serie mi è piaciuta molto. L'ho trovata diversa da altre serie distopiche che ho letto nell'ultimo periodo e forse ho anche capito perché. È scritta da un uomo e il protagonista è un ragazzo. Quindi tutta la focalizzazione sulle emozioni, sui sentimenti e sulle relazioni che legano i personaggi gli uni agli altri sono totalmente assenti, o appena accennate. Non che non ci siano i rapporti umani o la sofferenza o l'affetto. Ma non c'è tempo per indugiare sui sentimenti, tutta la narrazione, dal primo all'ultimo libro è un crescendo d'azione, una lotta contro il tempo una fuga verso la salvezza.
Il primo libro mi aveva colpita molto per il senso di claustrofobia e di angoscia che trasmetteva il labirinto.
Il secondo mi aveva un po' delusa e lasciata perplessa. Tutto quello che era successo nel primo volume era stato sconvolto. Ogni cosa ribaltata e mostrata sotto una luce diversa. Mi aspettavo la stessa angoscia del primo e invece no, non c'era tempo per riflettere, ma solo per correre. Una fuga allucinante, dove la vita di ogni personaggio sembra sempre sul filo del rasoio davanti a fenomeni sempre più cruenti. I Dolenti del primo libro al confronto sembravano cuccioli. Ma la cosa che mi ha lasciata perplessa è che tutto quello che avevamo dato per assodato nel primo libro, qui viene ribaltato e stravolto. Quello che credevamo vero è falso e viceversa. Quello che pensavamo buono è cattivo e chi credevamo cattivo è buono. Le cose che avevamo dato per certe, ora ci fanno dubitare. E a un certo punto, come Thomas, capiamo che non possiamo più fidarci di niente e di nessuno.
Quando ho iniziato il terzo, quindi, non sapevo più cosa pensare. Chi era buono? Chi cattivo? Chi mi voleva aiutare e chi tradire? Cosa c'era di vero o di falso? Chi è amico e chi nemico? Per metà libro è stata un'altalena tra incertezza e colpi di scena, non capivo se il libro mi stava piacendo o no. Poi invece sono stata catturata dall'adrenalina dell'ultima fuga, dell'ultima corsa contro il tempo, dell'ultima lotta per la sopravvivenza. Stupendo. Le ultime 50 pagine, soprattutto dopo aver visto il film ed essermi quindi immaginata nella testa lo stesso tipo di "imponenza" per l'ambientazione di quelle ultime scene, mi ha completamente catturata. Ho dovuto leggerle tutte d'un fiato, correndo anch'io a perdifiato verso la salvezza, temendo di non riuscire a raggiungerla in tempo. E la fine è stata fantastica. Perfetta. Riportando così il mio giudizio complessivo, che era calato un po' con il secondo libro e l'inizio del terzo, al massimo, allo stesso livello del primo libro, che comunque rimane il più bello perché è il più originale. Gli altri arricchiscono e completano la vicenda, ma resta il primo quello che mi ha fatto provare più emozioni, quello che mi è rimasto più a lungo nella mente e nel cuore.
 
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view post Posted on 7/11/2014, 09:42
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In offerta lampo su Amazon a 1,99 euro. E così mi sono decisa a comprarlo, finalmente!
 
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view post Posted on 18/4/2016, 17:08
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CITAZIONE (Lapis Lazuli @ 9/3/2014, 12:41) 
Titolo: Il Labirinto
Titolo originale: The Maze Runner

Ci sono delle domande, tante, tutte senza risposta. Un senso di disperazione che permea ogni momento. Ma il coraggio prevale. Lo spirito di autoconservazione, il desiderio di comprendere, il bisogno umano di darsi spiegazioni e decifrare tutto quello che non si capisce. E i ragazzi sanno che è stato "qualcuno" a metterli dentro il labirinto, che dietro i muri immensi che ogni giorno cambiano disposizione c'è un'entità che li sorveglia. E decidono di lottare. Per la sopravvivenza, per sconfiggere il senso di angoscia e di impotenza, per distruggere le creature terrificanti che popolano il labirinto e provare il tutto e per tutto nella ricerca di una via di fuga. Anche se non sanno cosa troveranno una volta usciti dal labirinto.

La lettura procede lenta e allo stesso avvincente, ogni nuovo dettaglio porta con sé altre domande, la cappa di angoscia avvolge anche noi lettori, che a volte ci sentiamo come i ragazzi della Radura, a volte ci sentiamo spettatori che osservano i ragazzi disperati come se fossero topolini da laboratorio, ammirando il loro coraggio, o forse la loro incoscienza.

L'ho trovato un libro intenso, su cui riflettere, da divorare ma allo stesso tempo da centellinare. L'autore usa un gergo giovanile inventato, una sorta di codice nel codice, che all'inizio spiazza e risulta inutile e incomprensibile, poi, piano piano, mentre diventiamo anche noi sempre più parte del gruppo, ci risulta naturale e più volte, durante la lettura, in qualche colpo di scena, mi sono ritrovata a pensare "e che caspio!" come i ragazzi, usando nella mia testa anch'io il loro stesso linguaggio.

Ha come elemento comune dei pochi distopici che ho letto (tranne Wool) il fatto che i protagonisti sono dei ragazzini, il che nel mio caso contribuisce a rendermelo un pò distante sia per l'età che per la "credibilità" della storia. Non che sia impossibile che un gruppo di ragazzini si comporti in modo impavido di fronte alle difficoltà davanti alla quali vengono via via a trovarsi, ma la somma di tanti episodi me lo rende un pò meno credibile.
Comunque trattandosi di un romanzo ovviamente la cosa va messa in conto.

Non so dove avevo letto un rimando per questo libro a Il signore delle mosche: posto che i ricordi di lettura di quel romanzo sono pochi e davvero lontani (ai tempi del liceo...), devo dire che la società organizzata dei ragazzi in quello me l'ha ricordata. Cosa piuttosto logica se si vuole mantenere un certo ordine nella vita di una comunità chiusa per un periodo di tempo lungo.

Qua come già scritto i protagonisti sono tutti ragazzi, tranne la ragazza che arriva per ultima nella scatola e che aprirà la storia ad una nuova fase.

Sono curiosa di scoprire se nel film viene mantenuto questo gergo un pò particolare creato dall'autore, e tradotto per noi in italiano con delle parole inventate che assomigliano ad altre che usiamo (presumo e spero restando fedeli all'idea originale). Dal trailer vedo che i protagonisti del film sono più grandi di quelli del romanzo, non so se è maggiore l'età che dichiarano o se è il solito utilizzo di attori più grandi per questi ruoli (del resto come per J. Lawrence per Katniss e tutti i film del genere che si sono succeduti).

Il finale del romanzo mi ha lasciato con la storia in sospeso e sono curiosa di vedere come procede, quindi andrò alla ricerca del capitolo successivo della saga.
 
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view post Posted on 19/4/2016, 17:12
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La carenza di libri distopici per adulti mi fa disperare ultimamente, ma mi adatto. Per fortuna, se l'autore è bravo, riesco lo stesso a gustarmi la storia anche se i protagonisti sono giovanissimi, ma anch'io mi ritrovo spesso a desiderare di trovare altri romanzi tipo Wool.

CITAZIONE (bliss9876 @ 18/4/2016, 18:08) 
Non so dove avevo letto un rimando per questo libro a Il signore delle mosche: posto che i ricordi di lettura di quel romanzo sono pochi e davvero lontani (ai tempi del liceo...), devo dire che la società organizzata dei ragazzi in quello me l'ha ricordata. Cosa piuttosto logica se si vuole mantenere un certo ordine nella vita di una comunità chiusa per un periodo di tempo lungo.

A me Maze Runner ha ricordato tanto Il signore delle mosche, forse fin dall'inizio. Io lo ricordo abbastanza bene perché è uno dei miei libri preferiti e l'ho letto diverse volte, anche se dall'ultima è passato un po' di tempo. Oltre alla società organizzata dei ragazzi seconto me ci sono anche alcune tipologie di personaggio simili (il bimbetto sfigato, preso in giro da tutti, il protagonista diverso dagli altri, l'intelligente, i bulli, il ragazzo cattivo, ecc...) HO letto alcune interviste all'autore dove diceva di essere stato molto influenzato da quel libro e secondo me si sente. Però è comunque riuscito a renderlo una sua creazione originale e moderna, senza che si avverta il senso di scopiazzatura.

CITAZIONE (bliss9876 @ 18/4/2016, 18:08) 
Sono curiosa di scoprire se nel film viene mantenuto questo gergo un pò particolare creato dall'autore, e tradotto per noi in italiano con delle parole inventate che assomigliano ad altre che usiamo (presumo e spero restando fedeli all'idea originale).

Purtroppo ti dico già di no, così non resti delusa come sono rimasta delusa io. Anche se mi sembra che usino qualche parola "strana", tutto il gergo della Radura è scomparso, appiattito forse dal doppiaggio o forse da una standardizzazione voluta del linguaggio per renderlo più immediato e comprensibile al pubblico.
Non ho ancora visto la versione originale, quindi non so se in inglese invece il linguaggio inventato c'è.

CITAZIONE (bliss9876 @ 18/4/2016, 18:08) 
Dal trailer vedo che i protagonisti del film sono più grandi di quelli del romanzo, non so se è maggiore l'età che dichiarano o se è il solito utilizzo di attori più grandi per questi ruoli (del resto come per J. Lawrence per Katniss e tutti i film del genere che si sono succeduti).

Ovviamente gli attori sono ben più vecchi, anche se dimostrano meno anni di quelli che hanno. Io è dai tempi di Beverly Hills 90210, quando ho scoperto che Luke Perry aveva almeno 10 anni di più del suo personaggio, che sono rimasta traumatizzata per queste scelte cinematografiche. Ma presumo dipenda dal fatto che è difficile trovare attori giovanissimi bravi. Quindi sorvolo... ma almeno così i personaggi sembrano un pochino più adulti, dai! :02:


P.S. non mi pare di avere aperto le altre discussioni per i romanzi successivi... se leggi anche i seguiti penso che possiamo andare avanti a parlarne qui, credo che le Mod non abbiano nulla in contrario.
 
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view post Posted on 19/4/2016, 20:52
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Lost in Game of Thrones

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Non c'è problema a parlare qui anche dei successivi, anzi ora cambio il titolo del topic con il solo nome della serie, così potete parlarne senza problemi.
 
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9 replies since 9/3/2014, 11:41   174 views
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