Finito. Sì, dovrei quotare quasi per intero il commento di Edonic. Il romanzo mi è sembrato una eccellente occasione sprecata.
Peccato davvero perché la scrittura tiene incollati (soprattutto nella prima parte), il rapporto, soprattutto iniziale, tra i protagonisti è intrigante (in particolare per me che nei romance adoro i bastardi!) e anche la cecità della protagonista e le sue difficoltà quotidiane sono credibili e ben descritte.
Però...
Anche io ho trovato diverse incongruenze, elementi buttati là e lasciati in sospeso, personaggi secondari poco coerenti nel loro ruolo e che a volte perdono di "utilità" nell'economia della storia.
Ad esempio, il padre di lui che all'inizio sembra un po'
il malvagio della situazione, visto che, sebbene si ponga come affettuoso e magnanimo benefattore, ha assunto Maya per capire se sa qualcosa della maledizione di famiglia, visto che suo padre era stato il loro maggiordomo in Brasile, è, se necessario, metterla a tacere. A parte il fatto che non si capisce perché la metta a fare la segretaria del "difficile figliuolo", che fa scappare tutte le sue collaboratrici perché le tratta male, rivediamo il soggetto solo verso la fine, fuori della sala operatoria, preoccupatissimo per le sorti della ragazza che ha preso una botta in testa
E poi perché il povero Jeremy, giusto a poche pagine dalla fine
si deve scoprire un intrigante e crudele doppiogiochista? Qual è il senso? Tanto era già ampiamente stato "sconfitto". Insomma, non mi sembrava il caso di infierire sul personaggio. Se fosse stato cattivo dall'inizio o almeno avesse procurato altri problemi a Maya... ma così... boh
Ecco, forse, soprattutto in questa storia mi è mancato il "cattivo". Ok, il protagonista per certi aspetti fa il cattivo, ma in uno urban fantasy mi aspetterei un qualche nemico da combattere. Insomma, uno con la natura di Orlando è un po' sprecato a giocare il suo ruolo solo in un privé o in camera da letto. Anche la storia della sua famiglia e la maledizione che grava su di essa potevano offrire tanti buoni ganci. Sostanzialmente, l'elemento della "complicazione" nella storia si riduce al tira e molla tra i due... e mi pare un po' poco francamente.
Lui prima si diverte a mostrasi crudele e a farle "scherzi da prete", poi si scopre attratto (e forse anche qualcosa di più) e quindi le si avvicina (e ci fa pure il "fidanzatino" allo zoo), poi ci ripensa e la allontana crudelmente perché non vuole farle del male (che poi 'sto fare del male consiste sostanzialmente in un po' di sesso "animalesco")
Poi, concordo ancora con Edonic, la loro
prima (e unica) volta è un po' deludente, anche perché le premesse avevano creato ben altre aspettative. Lui va a prenderla a casa, le fa indossare un vestito settecentesco (con la zip!) per fare cosa? Portarla a casa sua, imboccarla con un po' di cibo, farci del sesso frettoloso, rivestirla e riportarla a casa.
Insomma, anche io ho avuto la stessa impressione di Edonic, che i generi urban fantasy e erotico insieme non siano stati ben gestiti.
Peccato però, perché le premesse di Jaguarà secondo me erano fantastiche e l'ho trovato scritto veramente bene.
