La Hoover si conferma autrice profonda, delicata, intensa.
Questa è una storia che si legge tutta d'un fiato, che lascia il segno, grazie al modo tenero, delicato, a tratti struggente con cui narra una storia d'amore e di amicizia tra ragazzi.
Interessante e ben modulato l'alternarsi dei punti di vista tra Sidney e Ridge; solitamente il doppio punto di vista rischia di scadere nella monotonia e nelle ripetizioni, invece la Hoover è brava nel dare il giusto calibro alle sensazioni dei due protagonisti, introducendoci con profondità nel loro animo.
Nonostante questo, ho trovato leggermente infantile, in alcuni frangenti, il modo in cui vengono gestiti, da parte di Ridge,
i sentimenti per Maggie e Sidney; trovo che, in qualche modo, sia stato "disonesto" con entrambe, perchè tiene il piede in due scarpe e se ne accorge un po' troppo tardi. Ok ha ventiquattro anni, è sentimentalmente giovane, ma non pòi non rendersi conto subito che avere quel tipo di rapporto con Sidney non può essere minimamente rispettoso per Maggie.
Ed è proprio il personaggio di Maggie quello che più mi ha sorpresa; l'ho trovata, tra tutti i protagonisti, la persona più equilibrata, intelligente e bella, in tutti i sensi in cui può essere inteso questo termine. Un bellissimo personaggio, che non si può non amare.
CITAZIONE (VINS® @ 9/3/2015, 19:43)
Non che ci sia qualcosa di male, è una questione di gusti: ma da un certo punto in poi mi è sembrato che la Hoover allungasse un po' troppo il tutto quando in realtà la situazione era ormai abbastanza definita
Il fatto che la svolta avvenga con un evento che "sa molto di cinematografico", ha corroborato in me il sospetto che fosse quello il motivo che l'ha spinta a farlo: voler scrivere quella scena
Scena molto bella, per carità, ma che in realtà è solo un catalizzatore più che altro appariscente.
In realtà c'era stata intensità in altri momenti precedenti che avrebbero potuto portare alla stessa svolta.
Concordo!
