Clementinekate |
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| Era piaciuto tanto anche a me, riporto il mio commento da GR (lo lessi un anno e mezzo fa):
Si comincia, anche se solo in poche scene, a intravedere lo stile peculiare della Phillips, capace di inserire elementi surreali e sorprendenti in contesti in cui non te lo aspetti. La storia è tipicamente anni 80, sia per caratterizzazione dei personaggi, che per situazioni; nonostante ciò, non ha niente di datato, e scivola via piacevolmente. La prima parte forse non è folgorante, sia per la poca consistenza iniziale dei due protagonisti, che per ritmo. Poi però decolla, e regala una storia anche più "seria" rispetto alla standard dell'autrice, che ho conosciuto nella serie dei Chicago Stars. Tenerissimo il piccolo Teddy, ed è emozionante il modo in cui il padre si avvicina a lui; ben fatto anche il modo in cui la Phillips ci svela pian piano le profondità del carattere di Dallie, e come rende forte e coraggioso il personaggio Francesca, che inizialmente è difficile sentire vicina.
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