Titolo
Il doppio volto dell'amore (Serie
Elite Ops 1)
Titolo originale:
Wild CardAutore:
Leigh LoraDati: Aprile 2014, 379 pp., € 4.50 (e-book € 2.99)
Traduttore: Acunzoli Giovanni
Editore: Mondadori, Collana Extra Passion n. 40
TRAMA
Catturato dai narcotrafficanti, drogato e torturato per diciotto mesi, il Navy Seal Nathan Malone viene finalmente ritrovato e riportato a casa. Ma le sue condizioni psichiche e fisiche sono tali che si rifiuta di far sapere alla moglie Sabella di essere vivo. Dopo cure, riabilitazioni e interventi chirurgici, Nathan assume una nuova identità: Noah Blake, membro di un team di combattenti letali. Qualche anno dopo, Sabella, che ancora piange la sua morte, si ritrova nel mirino di una banda di fanatici razzisti e Noah interviene per proteggerla. Riuscirà a tenere nascosto il proprio segreto quando il desiderio e la passione, risvegliati dal legame profondo che li univa, minacciano di consumarli?NOTE
IL DOPPIO VOLTO DELL’AMORE ( Wild Card ) è il primo romanzo della serie Elite Ops.
La serie proseguirà con “Maverick”, “Heat Seeker”, “Black Jack”, “Renegade” e “Live Wire”Sarà anche uno dei migliori libri scritti dalla Leigh ma a me non è piaciuto molto: forse è proprio l'autrice a non essere particolarmente nelle mie corde viste anche le precedenti esperienze.
La trama ricorda un pò quella de "L'ora della verità" della Banks con la differenza che qui il rapporto da ricostruire va tenuto segreto ai più, protagonista femminile compresa: nel libro della Banks, invece, era l'eroina del romanzo ad essere tornata scossa ma viva da una vicenda in seguito alla quale aveva perso la memoria dovendo così ricostruire la sua vita, compreso il rapporto col marito.
Le tematiche sono cmq simili e abbastanza classiche per questa tipologia: i ricordi, l'essere persone cmq diverse perchè cambiate dagli eventi e dal trascorrere del tempo, la dicotomia tra questi due modi d'essere differenti e il "nuovo" che si sovrappone al "vecchio" senza eliminarlo del tutto.
Ci ho pensato molto e sono arrivato alla conclusione che, mentre per molti aspetti del libro che non mi hanno convinto riesco cmq a dare una sorta di spiegazione razionale, per un paio non è così...
1) Trovo fuori luogo e senza un vera spiegazione la scelta della Leigh di far diventare Nathan il ricorrente uomo alfa che si rivolge alla sua lei in modo arrogante dicendole cose tipo "sarai mia, fattene una ragione".
E' vero che rivedere la moglie scoprendo che gli è rimasta fedele e che prova attrazione per il suo nuovo modo di essere lo spinge a cambiare i suoi piani sul proteggerla mantenendo le distanze: ma non ha senso se il motivo per cui non è tornato da lei sei anni prima è quello di non sconvolgerle la vita visto che ormai lo credeva morto.
Non capisce che se avrà una storia d'amore con lei adesso sarà la stessa cosa?
E poi perchè quel tipo di atteggiamento arrogante che ok, può anche far parte dell'uomo che è diventato adesso, ma sembra così sbagliato verso la donna che ama e che ancora soffre per la perdita del marito?
2) La sofferenza di Sabella per la perdita del marito è ancora più forte di quella che proverebbe una qualsiasi vedova perchè loro avevano un matrimonio felice, si amavano moltissimo.
E' stato questo stesso amore così forte a permettere a Nathan di resistere alla droga che gli iniettavano durante la prigionia riuscendo così a impedire a se stesso di cedere e stuprare le ragazze che gli portavano.
Mi verrebbe da dire che l' "Ops" che figura nel titolo della Serie stia a indicare i vari ops che ti vengono in mente quando la Leigh ha delle sviste come questa: perchè di quale amore stiamo parlando?
Più volte nel libro si sottolinea come entrambi tenessero a freno alcuni aspetti del proprio carattere perchè cercavano di essere il tipo di persone adatte a far funzionare quel matrimonio: lei si fingeva dolce e remissiva, una bambolina che aspettava a casa suo marito dandogli l'idea di essere una "cosuccia carina" da dover essere difesa e protetta (manco fosse la Principessa dell'omonima canzone di Masini....ma che ca$$!).
Lui teneva a freno la sua indole dominante trattandola sempre coi guanti ed evitandole qualsiasi sofferenza o responsabilità.
Anche nel sesso, benchè entrambi avvertissero reciprocamente che l'altra persona si frenava un pò, avevano lasciato che le cose andassero così senza scoprirsi di più.
Come si fa a essere così innamorati in un matrimonio in cui in fondo fingi di essere una persona diversa da quella che sei in realtà?
Come può essere così felice un matrimonio del genere?
A me sembra più il caso della stragrande maggioranza delle coppie in cui ti vieni incontro reciprocamente per far funzionare le cose: se ci riesci puoi anche essere felice e molto, ma di certo siam lontani dal tipo di amore e relazione che la Leigh vuole far passare tra i due.
La Leigh stessa probabilmente si accorge dell'errore visto che sottolinea spesso come il matrimonio fosse durato solo 2 anni, con lunghi intervalli per le missioni di Nathan, impedendo così ai due di evolvere nel loro rapporto.
Che poi in poche settimane si conoscano e si apprezzino per quel che sono in realtà, o per quel che sono diventati, ha cmq senso: è una situazione diversa da quella di un matrimonio.
E' una situazione in cui entrambi ormai son effettivamente cambiati venendo magari a patti con alcuni aspetti del loro carattere e non vogliono tenere segreta una parte di loro stessi solo perchè coinvolti in una relazione che all'inizio neanche vorrebbero.
Discuto solo il concetto di matrimonio felice e amore così forte già prima della "morte" di Nathan: è un concetto che non sta in piedi.
Le cose migliorano un pò, secondo me, man mano che il libro va avanti e si pone l'accento su sospetti e certezze che riguardano la coppia: se alcuni passaggi sembrano un pò confusi e forse ripetitivi, penso dipenda dal fatto che cmq son temi difficili da affrontare.
Il solito discorso del rendere il nuovo un qualcosa di bello senza sminuire quello che c'era prima.
Ci sono vari comprimari, spesso caratterizzati poco e male anche se per alcuni di essi vale la scusa dell'essere stati già presenti nell'altra Serie della Leigh: sulla quale ho cmq ricordi un pò lontani sicchè mi è stato difficile riconoscere chi già avevo incontrato.
La trama gialla è più che altro un contorno abbastanza semplice con qualche identità sospetta da scoprire e un pò di azione a ravvivare il tutto.
Anche le dinamiche familiari sono più che altro un tema potenzialmente interessante ma sviluppato poco e risolto in modo sbrigativo alla fine.
L'altra Serie l'avevo conclusa perchè si trattava di una Trilogia: il 1° lo provi, il 2° è per dare una seconda possibilità e alla fine il 3° lo prendi per avere cmq la "collezione".
In questo caso si tratta di una Serie più lunga e, ora come ora, non ho proprio idea se continuarla oppure no: qualcosa di buono c'è, non tutto è da buttare e qualche libro potrebbe sorprendermi in positivo.
Ma ci devo pensare bene
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