| Misaky, concordo con te. La scena che metti nello spoiler mi ha fatto crollare tutto. Se prima potevo perdonare a Henri certe scelte, con quella mi è sceso sotto le scarpe. Nel senso che lo prenderei a calci da qui all'eternità.
Copio e incollo quello che ho scritto altrove: Premetto che non sono una fan del genere Dark Romance, io sono per il rosa che più rosa non si può. Ma sono anche dell’idea che non si può dire che una cosa non ti piace se prima non l’hai assaggiata. E così ho fatto, visto che Chiara Cilli è stata così carina da mandarci il suo libro in anteprima.
Ammetto che l’introduzione è stata una sberla in faccia, un pugno nello stomaco e un calcio nelle palle (che non ho, licenza poetica). Incontriamo subito Henri e il suo terribile, terribile passato. Passato che ci viene mostrato con una scena totalmente degradante e assolutamente disgustosa. Ho quindi capito subito che non sarebbe stata una lettura facile. Superate le poche pagine introduttive, nel primo capitolo scopriamo che sono passati diversi anni e conosciamo Aleksandra, figlia ricca e viziata di un magnate americano di origini russe. La vediamo destreggiarsi elegante e bellissima ad un party in onore proprio del suddetto e adorato padre. Peccato che la sua serata prenda una piega inaspettata e pericolosa. Viene infatti narcotizzata, rapita e portata dall’altra parte dell’oceano, niente po’ po’ di meno che in Transilvania. Se si voleva scegliere un’ambientazione cupa che aumentasse la darkness del romanzo, cosa poteva esserci di meglio che la cara vecchia patria del Conte Dracula?
Aleksandra si trova così in un vecchio, umido ed enorme castello di proprietà dei fratelli Lamaze, che scoprirà essere nemici giurati di suo padre. Ma il vero nemico, la sua nemesi, è proprio Henri, che ha con Nikolayev, il padre di Aleksandra, un conto aperto molto, molto personale… Inizia così il calvario di Aleksandra, perché Henri non ha trovato modo migliore di vendicarsi del padre se non prendersela con l’innocente figlioletta. Ha quindi ideato il folle di piano di farle passare tutto quello che ha passato lui, di distruggerla un pezzo alla volta, di annientarla, di soffocarla, e infine… ucciderla.
Ovviamente il suo piano così perfettamente congegnato non aveva tenuto conto della personalità orgogliosa e forte di Aleksandra, che non ha nessuna intenzione di farsi piegare. A questo si aggiungono sentimenti e sensazioni che non aveva previsto, che lo distraggono, lo confondono… Ce la farà Henri a portare a termine il proprio diabolico piano? Ovviamente lo lascio scoprire a voi.
Le mie avvertenze: è un romanzo che NON mi sento di consigliare alle anime candide, proprio per niente. Ci sono percosse, sesso violento e veri e propri stupri. Personalmente non sono riuscita ad apprezzare Henri perché negli eroi "di carta" cerco qualità e caratteristiche che apprezzerei in un uomo "di carne" (cit. Mirya). Anche tralasciando quello che fa di lavoro (e proprio non ce l'ho fatta a tralasciarlo), all'inizio ho accettato il suo comportamento nei confronti di Aleksandra perché tutto sommato lei ne era attratta e quindi il loro rapporto, per quanto turbolento e violento, era tutto sommato consensuale. Ma alla fine, succede una cosa e quel poco che potevo aver apprezzato di lui va in cenere. Se al Trevis di Uno splendido disastro avevo consigliato un buon analista, Henri lo sbatterei direttamente in galera, e senza passare dal via.
In merito allo stile dell’autrice, mi sento di suggerire un editing più accurato. Alcuni aggettivi li ho trovato decisamente poco azzeccati (il primo che mi viene in mente è un “pizzetto aitante”), più qualche errore qua e là. Di sicuro il potenziale c’è, perché mi ha tenuto incollata fino alla fine, dovevo sapere come andava a finire. La tensione narrativa è ottima e questo è molto buono. Ma alcune scene sono ripetitive, i due passano metà del tempo a lanciarsi sguardi di fuoco e a fissarsi con diversi gradi di odio. Insomma, avrei variato un pochino di più il linguaggio.
Il mio suggerimento ricalca un vecchio detto “Il troppo stroppia”. La moda del momento è scioccare il lettore con immagini forti. Mi chiedo quanto ci sia di funzionale alla storia e quanto di messo lì al solo scopo di sconvolgere e scandalizzare. Penso che, a volte, gli estremi ricercati a tutti i costi possano risultare controproducenti. Ma ovviamente è la mia opinione.
Dare un voto è molto difficile, perché Chiara ha del talento, penso sia innegabile, ma i contenuti troppo forti per la mia sensibilità mi portano ad abbassare il giudizio complessivo.
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