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| Titolo originale: A Spear of Summer Grass Editore: Harlequin Mondadori Data di uscita: maggio 2015 (disponibile ebook e cartaceo) Pagine: 312 (ebook) Livello di sensualità: medio POV: prima persona (Delilah) TRAMA: Parigi, 1923 - Figlia di una donna dalla vita decisamente vivace, Delilah Drummond non è da meno ed è ben nota nei circoli parigini per i suoi scandali. L'ultimo che la coinvolge, però, è talmente grande da fare impallidire anche sua madre. Delilah viene quindi costretta a trasferirsi in Kenya, nella tenuta del suo patrigno preferito, almeno finché i pettegolezzi sul suo conto non saranno dimenticati. Decadente e baciata dal sole Fairlight, questo il nome della casa, è ciò che rimane di uno sogno africano ormai sbiadito, un mondo dove espatriati dissoluti conducono la loro vita tra gin, musica jazz, sigarette e safari. Come signora della tenuta, anche Delilah si abbandona ai piaceri di questa società decadente, diventando la regina di uno stile di vita sregolato. Ma un giorno sullo sfondo di questa vita frivola si staglia l'integerrimo Ryder White. Così diverso dagli altri, diventerà la guida di Delilah alla scoperta della complicata bellezza di quel mondo sconosciuto che è l'Africa. Giraffe, bufali, leoni ed elefanti si aggirano sulle rive del lagoWanyama, sollevando nuvole di polvere rossa. Qui la vita è lussureggiante, ma anche fuggevole e pericolosa. Immersa nelle meraviglie e nei rischi dell'Africa, Delilah si apre a una terra che offre esperienze forti e contrastanti: caldo, oscurità, bellezza, gioia e paura la colpiscono direttamente al cuore. Solo quando questo luogo sacro sarà profanato col sangue, lei scoprirà per che cosa vale la pena lottare davvero e di che cosa non potrà mai più fare a meno.Era da tempo che un romance storico non mi suscitava tante e tali emozioni. L'ambientazione ha fatto il suo, l'Africa è una delle mie preferite in assoluto, e anche in questo caso, al termine della lettura, ti lascia quella gioia mista a nostalgia che può capire solo chi, come me, ha avuto la fortuna di viverla e visitarla (purtroppo non ancora il Kenya). Il personaggio di Delilah è indubbiamente la carta vincente della Raybourn; non si può non amare un'eroina romantica così totalmente diversa e antitetica rispetto alle eroine a cui siamo abituate: è una donna chiacchierata e a ragione, indipendente, che ha avventure, che non si vergogna di quello che è; in realtà nasconde un animo generoso e ricco, ma sostanzialmente solo e incapace di amare, cieco di fronte all'amore vero che le si para davanti in mille manifestazioni, sia questo l'amore per l'Africa o per un uomo. Bellissimo il suo rapporto con i nativi, in particolare con Gideon e Moses. Di grande caratterizzazione anche il personaggio di Ryder, uomo all'apparenza selvaggio e senza filtri, menefreghista e opportunista, capace però di tirare fuori tenerezze e gesti di amore degni di un uomo d'altri tempi. Contrasti che lo rendono un personaggio ricco di sfumature e impossibile da non amare alla follia. Bello bello, da leggere.
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