La scelta di Jordan, Marianne B. Archer

Titolo: La scelta di Jordan
Autore: Marianne B.Archer
Editore: autopubblicato su Amazon
Data: luglio 2016
Lunghezza stampa: 277


Ci tenevo a scrivere una recensione per questo libro perché nel panorama dei tanti romance insulsi (autopubblicati e non) letti in questi ultimi mesi, questo è stato una sorpresa davvero piacevole.
Premetto che, pur amando lo storico, non preferisco l'ambientazione medioevale perché trovo sia più difficile costruire personaggi interessanti per un lettore "contemporaneo".
Questo libro l'ho scelto proprio per caso, colpita dalla bellissima cover e poi incuriosita dall'estratto.
La trama, a raccontarla, appare del tutto banale: Jordan, il protagonista, è un cavaliere al soldo di un perfido barone di cui è praticamente il braccio armato. E' un uomo duro che per raggiungere potere e autonomia ha scelto di intraprendere una strada che lo porta a compiere azioni che non lo esaltano ma che ritiene necessarie per il suo "lavoro". Una delle sue missioni lo condurrà a conoscere Rosaleen che, come nel più classico dei plot, si trova ad essere inizialmente sua prigioniera. Da qui inizia la storia tra i due che si concluderà ovviamente con un happy end.
Non racconto altro della trama per non rovinare la lettura e anche perché non è uno di quei libri zeppi di avvenimenti ed avventura...anzi la vicenda potrebbe apparire quasi scarna.
Cos'è allora che mi è piaciuto tanto?
È uno di quei libri che mi ha coinvolto mio malgrado, che inizi e finisci subito...La storia è tutta incentrata sulla relazione tra i due protagonisti e su come Jordan prenda coscienza delle sue scelte di vita fino a cambiarle. La scrittura è fluida, scorrevole, a tratti ironica, pur con una narrazione in terza persona, ti porta nella testa dei protagonisti.
La figura di Jordan domina il libro, però vi assicuro che è lontanissima dal tipico eroe medioevale tutto muscoli ma di una piattezza assoluta. Ecco, forse è proprio la profondità che l'autrice è riuscita a dare ai personaggi, pur in una trama semplice, quello che mi ha colpito di più.
Insomma, a me è piaciuto...e lo consiglio a chi voglia passare qualche ora con una bella storia d'amore senza pensare a nulla.


Edited by mailedi - 18/9/2016, 19:45

Spero vi piaccia!
Vi aspetto qui per le vostre impressioni

@Mailedi: mi hai incuriosita! Sia perché anche io solitamente rifuggo dai medievali (da cui, salvo rarissime eccezioni, ho avuto solo delusioni) per i tuoi stessi motivi, sia perché, per quanto mi sembra di ricordare, tu ed io ci prendiamo abbastanza nei gusti... Proverò!

Secondo me può piacerti...chiariamo...non è un capolavoro ovviamente, però è stata una bella lettura per me...anche perché inaspettata.
In genere maggiori sono le aspettative verso un libro, più grande è la delusione quando non ti piace.
Aspetto il tuo parere

Mi avete incuriosita

No, niente da fare: non devo leggere i medievali!

Ormai dovrei saperlo bene, eppure ogni tanto ci ricasco. I romance medievali non fanno per me. Non riescono proprio a piacermi. Probabilmente perché difficilmente riesco a non avvertire qualche nota “stonata” nei dialoghi, nei comportamenti e negli atteggiamenti dei personaggi (donzelle troppo “emancipate” nel linguaggio e non solo, bagni profumati troppo frequenti etc.); ma probabilmente è proprio il periodo (e quindi gli ambienti, le situazioni etc.) che un po’ mi annoia. Francamente non lo so nemmeno io: so solo che le eccezioni – per quanto posso ricordare – sono veramente limitatissime (al momento mi vengono in mente solo Dolce sacrificio della Stuart e La scelta del cavaliere rosso della Simmons).
Beh, anche La scelta di Jordan per me non rientra tra le eccezioni.
Non che sia scritto male, anzi, ho letto decisamente di peggio, soprattutto ad opera di autrici statunitensi. Però ho trovato il romanzo piuttosto “canonico”, poco originale e, quindi, per me, anche abbastanza prevedibile e noioso. Abbiamo il solito cavaliere che sembra un cattivone e, in fondo in fondo, non lo è affatto (anzi, si dimostra fin troppo sensibile e delicato). Per fortuna ogni tanto una bella coltellata a qualcuno la assesta, altrimenti non sarebbe stato affatto credibile. Abbiamo la solita “madonna” fiera e orgogliosa (che palle) e dalla lingua fin troppo tagliente viste le situazioni. Su questo apro una breve parentesi: allora, ti catturano perché tuo fratello ha fatto un grosso sgarbo al cattivissimo barone che ha potere di vita e di morte sul territorio in cui vivi e ti portano al cospetto del suo ferocissimo, spregiudicato tirapiedi. Tu non solo non te la fai addosso, ma hai il coraggio di rispondere per le rime e la serenità mentale di pensare a quanto è affascinante?! Ma non ci arrivi a capire che, se non lo assecondi, potrebbe tagliarti la gola, ovviamente dopo averti prima stuprata e/o fatta stuprare nei modi più fantasiosi e poi frustata e privata di unghie, denti e occhi? (Chiedo scusa, ma ho visto tutte le puntate di “The bastard executioner”) Io capisco la volontà di difendere tuo fratello a costo della tua stessa vita, ma almeno…fattela sotto, che cavolo!
Insomma, niente di nuovo e niente di originale. Sicuramente potrà piacere a chi ama i romance di ambiente medievale, ma, per me, non si va oltre le tre stelline.

Mannaggia Ermione mi spiace non ti sia piaciuto...mi sento sempre un po' responsabile quando consiglio un libro

Capisco il tuo punto di vista e posso dirti che nemmeno io amo i medioevali, però questo libro a me è piaciuto nonostante non sia in effetti particolarmente originale.

Sono convinta che tante volte a colpirci in un libro (posto che sia scritto bene) sia qualcosa di non sempre definibile chiaramente a parole. Spesso dipende anche dallo stato d'animo con cui ci si accosta alla lettura.

Alla prossima

Ma figurati, Mailedi!
La lettura è sempre soggettiva. Tanto è vero che capita a tutti di non amare dei romanzi pur riconoscendo che sono formalmente scritti bene...
Penso che tutte noi siamo sempre alla ricerca di quello stile che fa scattare la "magia", ma gli "interruttori" possono essere molto diversi.
Poi, ribadisco, farmi piacere un medievale è un'impresa ardua. Forse ci vorrebbero giusto le penne della Castellano, della Pennacchi o della Chillon

Ciao mailedi,
visto che ti senti "un po' responsabile" quando consigli un libro, volevo dirti che dopo aver letto questa tua recensione ho comperato il romanzo (anche visto il prezzo oggettivamente abbordabilissimo) e mi è piaciuto!!!
Ho apprezzato molto l'aspetto introspettivo dei personaggi, che porta a seguire passo passo l'evoluzione del sentimento tra loro, e ovviamente il modo in cui è stato reso il protagonista, Jordan.
Ogni volta che Rosaleen, anche senza volere, apre una crepa nella corazza che lui si è costruito intorno, Jordan reagisce male, perchè non vuole cambiare, nega che essere migliori serva a qualcosa o sia un bene (almeno per lui), ma nello stesso tempo qualcosa nel suo animo si risveglia, per quanto lui possa cercare di soffocarlo... ecco, questa dinamica di contrapposizione (tra Jordan e Rosaleen, e tra Jordan e se stesso) mi è piaciuta particolarmente
Ho trovato lo stile buono e la trama scorre via liscia.
Se l'autrice dovesse scrivere anche la storia di Nicholas, a me non dispiacerebbe affatto!
Perciò grazie della segnalazione

@Aengel



Anche io ho trovato, pur nella linearità della trama, che i personaggi fossero ben caratterizzati...soprattutto Jordan.

Tenendo conto del mare di "schifezze" autopubblicate su Amazon, questo libro non è davvero male.

Speriamo che l'autrice continui a scrivere