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L'ultima notte al mondo, Bianca Marconero

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view post Posted on 4/10/2017, 10:25
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Titolo: L'ultima notte al mondo
Autrice: Bianca Marconero
Serie: no, autoconclusivo
Editore: Newton Compton
Data di pubblicazione: 29 giugno 2017
Genere: contemporary romance, new adult
Narrazione: prima persona, pov alternato
Livello di sensualità: basso

Trama: Quante volte ci si può innamorare della stessa persona?
Marco Bertani ha ventitré anni, alle spalle un’adolescenza tutt’altro che semplice e davanti a sé un futuro nel quale potrà contare solo su se stesso. Un giorno inaspettatamente si imbatte in Marianna Visconti, ex compagna del liceo e amore non corrisposto della sua vita. I loro mondi non potrebbero essere più lontani: Marianna, dopo aver studiato negli Stati Uniti, sta facendo pratica legale presso il prestigioso studio di un amico di famiglia, mentre Marco sbarca il lunario lavorando come operatore per una rete televisiva locale. Quando però le viene prospettata l’occasione di condurre un programma ideato proprio da lui, Marianna decide di accettare la sfida, convinta che così potrà dimostrare a Luca, il fidanzato con cui è in crisi, di cosa è capace: lei e Marco si troveranno quindi a lavorare gomito a gomito e scopriranno di non essere poi così diversi come credevano…
E non finisce qui: tra le pagine del prequel, Ed ero contentissimo, in coda a questo volume, scoprirete un Marco adolescente sui banchi di scuola, un protagonista al quale non potrete non affezionarvi.
Bugie, tradimenti e gelosie: un romanzo sull’amore romantico, divertente e profondo, che sa arrivare al cuore dei lettori.

Commento:

Che Bianca Marconero scrivesse bene lo sapevo già. La prima cosa bella mi aveva colpita per la sua originalità, nonostante racconti una storia "normale", di vita quotidiana, che potrebbe capitare a tutti. O forse proprio per quello. Avevo un'unica riserva: l'adorabile Dante a un certo punto diventa un po' troppo fesso e, fossi stata in Beatrice, gli avrei dato un bel calcione nel didietro. Con L'ultima notte al mondo di riserve non ne ho avute, zero, nisba, nada. Solo tante belle cose ed emozioni.

Ho ritrovato quello che già avevo apprezzato: uno stile fantastico, fluido, scorrevole, immediato, ma mai banale o ripetitivo, ben diversificato in base alla necessità del momento, con una padronanza del lessico eccellente, proprio perché azzeccato al contesto. Ho ritrovato anche l'originalità nella normalità: la trama di base ha il sapore della vita vera ma l'atmosfera di una favola. Riesce a rendere affascinante e straordinaria la quotidianità. Se non è una magia questa... Leggendo la storia di Marco e Marianna ho provato tutto lo spettro delle emozioni umane: ho riso, ho sofferto, mi sono arrabbiata, innervosita, rappacificata, appassionata, divertita. In una parola: emozionata. E quando un libro ti tocca dentro, allora ha fatto centro, per quanto mi riguarda.

Ma veniamo alla trama: la sinossi è abbastanza chiara. La narrazione parte dal presente, Marco ha ventitré anni e lavora come tecnico in una piccola televisione privata. Non abita più al Pilastro, uno dei quartieri più malfamati di Bologna, ma continua a vedere i suoi vecchi amici, bevendo liquori da vecchietto in pensione (Cynar? Vecchia Romagna? Brancamenta?) mentre giocano a biliardo e divertendosi con le ragazze, senza impegno, non le chiama mai, non ha mai secondi appuntamenti.

Mai stato uno di quelli che crede nel secondo appuntamento. Non vedo perché sprecare la fortunata circostanza biologica per cui il rapporto femmine e maschi, sul pianeta, è sette a uno! E non vedo perché investire su qualcuno, dal momento che l'amore trova sempre il modo per fregarci.

Finché non rivede Marianna e allora via di flash back, che ci spiegano perché Marco è quello che è. Era innamorato fin dai tempi del liceo di Marianna, ma per lei era invisibile, troppo affascinata da Luca, il ragazzo perfetto su cui ogni adolescente spende ore e ore a sognare, bello, gentile e ricco, of course. Marco sapeva che non l'avrebbe mai avuta, che lei era troppo per lui, lui che veniva dritto dal Pilastro, con una borsa di studio e una faccia da adulto, tagliata con l'accetta, che faceva paura. Cinque anni a guardarla da lontano, cinque anni ad amarla, cinque anni a vederla insieme a Luca. Per Marianna esiste solo Luca e nessun altro. Ma dieci anni dopo, le cose non sono cambiate, anche se il loro rapporto è in crisi.

«Perché io posso averla lasciata, ma lei resta sempre la mia ragazza.»
Lo dice e io capisco che ha ragione. Luca non sta più con lei, ma Marianna resta sua. Possiamo essere abbandonati mille volte, ma se siamo innamorati continueremo ad appartenere a chi non ci vuole. E io lo so.


Ma quando sei abituato a perdere sempre, non ci speri più che questa volta possa andarti bene. Marco mi ha fatto una tenerezza infinita, perché nonostante sia un ragazzo deciso e consapevole, sicuro di sé, Marianna è il suo punto debole, il suo tallone d'Achille. Vederlo struggersi per lei è stato devastante, tanto più perché il suo amore è di quelli veri, di quelli che si è fortunati ad trovare nella vita e non a tutti capita. Quell'amore che sì, potrà anche farti fare qualche stronzata, ma alla fine ti porta a scegliere quello che è giusto, quello che fa la felicità dell'altro, anche a scapito della propria. Marco è stupendo e io lo amo.

La sensazione delle sue labbra sulle mie è fuoco. Non c'è neppure un preludio, non c'è progressione. È come partire a mille. Perché un bacio desiderato per dieci anni, alla fine si prende. E basta. La cancello nel mio abbraccio, la chiudo in questa gabbia disperata, forgiata di sogni mancati e aspettative fallite. Forgiata di un amore che più di così non potevo, e non è comunque bastato.

Per fortuna questo è un romance e quella stordita di Marianna prima o poi inizia a vedere al di là del proprio naso. Marianna non è un personaggio che ho apprezzato subito, il suo essere così "brava ragazza", così perfettina, passiva e totalmente cieca me l'ha fatta disprezzare un po', all'inizio. Ma sono stata ingiusta con lei e il suo carattere docile ha una spiegazione plausibile e comprensibile. Vederla uscire dalla propria gabbia dorata, fatta di illusioni, è stato bellissimo e liberatorio.

L'alternanza tra passato e presente è gestita alla grande, perché le informazioni ci vengono date poco a poco e solo alla fine avremo il quadro completo della situazione, svelando piccoli segreti che cambiano tutto, o quasi. Ho adorato anche l'ambientazione: una Bologna vera, fatta non di monumenti storici come spesso capita di leggere nei romanzi di autrici inesperte, che sembra stiano facendo la guida turistica, ma di angolini segreti, bar come ce ne sono mille e palazzi anonimi.

Concludo consigliando questa lettura a tutti, è scritta divinamente, la storia è romantica ma non sdolcinata. Inoltre è adatta a tutte le età perché, pur essendo presente una componente sensuale molto piacevole, non ci sono scene erotiche descritte nel dettaglio.
I miei più sinceri complimenti all'autrice: l'ho adorata dalla prima all'ultima riga, i dialoghi ironici, le battute pungenti, i momenti introspettivi, fino alla conclusione arrivata proprio nel momento in cui non ne potevo più e se avesse aggiunto anche un solo, nuovo impedimento alla felicità dei protagonisti, avrei preso il kindle e l'avrei usato come arma contundente. Bello, bello e ancora bello.
 
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view post Posted on 4/10/2017, 11:38
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Che dire... se non che sottoscrivo questa recensione parola per parola. :22: :22:

Devo ancora leggere il libro comprato l'anno scorso, anche se le due parole che hai scritto non mi invogliano... :02: odio i personaggi addormentati, già Marianna è quasi al limite. :38:
 
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view post Posted on 4/10/2017, 11:41
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CITAZIONE (Antonella P. @ 4/10/2017, 12:38) 
Devo ancora leggere il libro comprato l'anno scorso, anche se le due parole che hai scritto non mi invogliano... :02: odio i personaggi addormentati, già Marianna è quasi al limite. :38:

Allora evita Anto! Dante all'inizio è un adorabile tonto. Ma verso la fine rimane tonto e basta... Gli avrei dato una bella scrollata!
Ma la vuoi sapere una cosa divertente? Che l'autrice mi ha detto che è autobiografico! :02: :02:
 
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view post Posted on 4/10/2017, 11:44
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CITAZIONE (AliceAlce @ 4/10/2017, 12:41) 
Ma la vuoi sapere una cosa divertente? Che l'autrice mi ha detto che è autobiografico! :02: :02:

Allora dovrò fare lo sforzo di leggerlo! Sono curiosa.
 
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view post Posted on 7/9/2021, 15:14
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Ancora il titolo di una canzone, questa volta di Tiziano Ferro, per questo libro dell'autrice che scrive con lo pseudonimo di Bianca Marconero (nella nuova edizione digitale è presente come bonus la novella prequel sui due protagonisti che prende sempre a prestito il titolo di una canzone di Tiziano Ferro). Lo ambienta a Bologna, posti e zone conosciuti da lei che vive a Reggio Emilia.





Insieme alla caratterizzazione dei personaggi, comprimari compresi, forse proprio le descrizioni degli ambienti cittadini e dell'atmosfera della movida notturna sono tra i pochi elementi positivi che ho gradito in un libro che ha i tratti troppo da romance classico per i miei gusti :13: : inquadrato in quest'ottica, infatti, non ha nulla di originale o di particolarmente accattivante ed emozionante. :30:





Il passato dei due protagonisti come compagni di scuola fornisce una sorta di sostrato che risolve a metà il problema della nascita dei sentimenti, così da potersi dedicare ad altro e già in questo contesto affiorano le caratteristiche che influiranno in modo negativo su tutto il libro, a mio modo di vedere: l'equivoco e il non detto. :12:
Se infatti l'inizio del rapporto è quello tipico basato su una sorta di antipatia di fondo, un non voler aver a che fare l'uno con l'altra (a fronte di una superficiale ma cmq presente attrazione reciproca), lo sviluppo è quello che prevede la fase in cui si inizia a stare bene insieme, evolvendo poi nella tipologia della relazione di sesso senza impegno con tutte le sue dinamiche tipiche: entrambi vorrebbero di più ma non lo dicono e su silenzi ed equivoci si costruisce un rapporto piuttosto turbolento e complicato.
Il risultato è un racconto poco emozionante e coinvolgente, senza grosse sorprese, dove un minimo di esperienza nei romance fa già conoscere come il tutto procederà e andrà a concludersi :15: : silenzi ed equivoci caratterizzano infatti anche la classica crisi prima del lieto fine e, quando questi vengono risolti in modo da apparire effettivamente abbastanza forzati e pretestuosi al mero fine di allungare il brodo, la stessa autrice sembra sentire puzza di bruciato se semina qui e là riflessioni su quanto sia sbagliato costruire vane speranze sui silenzi e cattive interpretazioni degli eventi che portano all'equivoco. :15:





Diversamente dall'altra mia esperienza con l'autrice, questa volta non riesce a scrollarsi quello che io chiamo il background da harmony classico. :30: Speriamo in un qualcosa di diverso la prossima volta. :12:
:05:
 
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