Le alte aspettative per questo libro che ha vinto uno dei nostri recenti sondaggi annuali sono aumentate ulteriormente quando ho letto la sua genesi nella nota dell'autrice: temi seri, ispirati in parte da vicende vere, con le quali l'autrice ha avuto un'esperienza più o meno diretta.
Aspettative che, tutto sommato, non sono state deluse se si esclude la parte rosa che non mi ha molto emozionato.
Ho amato molto l'ambientazione, invece
: si dice che se fai un viaggio in Africa, molto probabilmente te ne innamorerai cambiando per sempre il tuo modo d'essere e non riuscirai a togliertela mai dalla testa. Lo stile dell'autrice riesce per lunghi tratti a trasmettere questa passione, sia per una sorta di generale esperienza di chi ha trascorso un certo periodo della sua vita in quei luoghi, sia per l'impegno e la sensibilità nel trattare temi che evidentemente le stanno molto a cuore. Da un punto di vista descrittivo, fatta forse eccezione per qualche passaggio troppo stile "National Geographic"
, riesce a farti vedere i luoghi e quasi a respirarne l'aria
: in ogni caso rende benissimo l'atmosfera in cui è ambientata la vicenda.
Questa coinvolge il lettore anche solo per i temi trattati: io non ero a conoscenza del problema legato ai bambini albini e devo dire che mi ha molto toccato.
La componente
on the road, unita in generale all'importanza della missione dei protagonisti (non guasta anche un po' di azione qui e là), evita qualsiasi forma di noia o di distacco tenendo piuttosto incollati alle pagine. Mi è piaciuto molto poi il toccante epilogo
: mischiare temi come destino e i suoi imperscrutabili incroci, per quanto adattati ad una fiction, punta al cuore della vicenda appena narrata senza possibilità di lasciare indifferente il lettore.
La parte rosa è per me fortemente condizionata in negativo dalla quasi totale mancanza del POV del protagonista maschile
: per quanto questi abbia atteggiamenti ispirati alla pura sincerità e la storia in sè non tergiversi in inutili giri a vuoto mettendo invece tutto in chiaro subito, l'evoluzione dei sentimenti è cmq sempre filtrata dagli occhi di lei sicchè, a mio modo di vedere, si perde molto nei vari passaggi (mi è sembrato ad esempio troppo repentino il cambiamento dopo l'iniziale astiosità tra i due) e in generale mi emoziona poco leggere il tutto solo da un singolo punto di vista.
Anche lo stile dell'autrice, che per la storia ho trovato adeguato nei suoi segmenti più poetici, adottato per la storia d'amore mi è risultato eccessivamente sdolcinato e in generale ridondante, con eccessi di metafore e iperboli descrittive.
Sarebbe interessante leggere qualcosa di non romance di questa autrice.