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Amistad. La figlia della luna - Serie Amazzoni 1, Francesca Redeghieri - Elementi soprannaturali/Anatolia e Territorio Italico, 219 - 218 a.c.

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view post Posted on 30/5/2019, 11:08
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Titolo Amistad. La figlia della luna (Serie Amazzoni #1)
Autrice Francesca Redeghieri
Dati (e-book): Ottobre 2017, p.p. 350, € 4.99
Editore: EMMA BOOKS Collana Vintage



TRAMA
Anno 219 a. C. L’esercito romano sta espandendo la sua brama di potere e solo un uomo sembra poterne arrestare l’avanzata: Annibale. Per questo i popoli che vogliono liberarsi dall’oppressione di Roma si uniscono al grande comandante cartaginese, tra di essi le leggendarie Amazzoni. Nei ranghi di questa stirpe di donne guerriere, le cui epiche gesta le hanno rese temibili in ogni angolo del mondo conosciuto, ci sono due sorelle, non solo di spada ma anche di sangue. I loro nomi sono Amistad e Briseide. La guerra cambierà bruscamente il corso della loro vita, sconvolgendo tutto ciò in cui hanno sempre creduto, ma insegnerà loro il potere dell’amore. Il prezzo da pagare però sarà alto: l’uomo che condurrà Amistad alla scoperta di una passione dolce e inaspettata è infatti un romano, il nemico. I due si troveranno così su schieramenti opposti, in una sfida contro il fato che si prenderà gioco di loro. Sullo sfondo, l’eco di una lontana maledizione divina. Le scelte di Amistad saranno difficili da affrontare, a volte persino inammissibili. Ma quando c’è di mezzo l’amore, nulla sembra essere impossibile…



Il romanzo di Francesca Redeghieri vi accompagnerà in un avventuroso viaggio nel passato. Una delle voci migliori e più suggestive, un debutto da non perdere per un’autrice che avrà molto da raccontarvi. - Adele Vieri Castellano



LA SERIE 'AMAZZONI':


1. - Amistad. La figlia della luna (2017)



2. - Castalia. La figlia del corvo (2018)







Ispirato dalla sinossi apparentemente avventurosa, e attirato dal richiamo del titolo al primo libro della serie "I figli della Terra" della Auel, ho deciso di provare l'ennesima incursione nel romance storico che in genere non è nelle mie corde. In questo caso il tentativo è andato a buon fine. :06:




Ambientato ai tempi delle Guerre Puniche, pur con la presenza fantasiosa delle Amazzoni, il libro non può non rimandare a quelli di Adele Vieri Castellano che l'autrice del resto cita come vera e propria fonte di ispirazione e che pare aver dato la sua "benedizione" al progetto. Il mix tra realtà storica (con tanto di personaggi realmente esistiti come Annibale, il fratello Magone, gli Scipione padre e figlio) e fiction (con anche qualche elemento soprannaturale), ha fatto scattare in me un paragone con la McGregor che già si è cimentata in "commistioni" del genere nella sua serie sui pirati: sicuramente lì il lavoro svolto è stato di un livello più elevato ma, a mio modo di vedere, la sostanza del romanzo della Redeghieri non sfigura. :30:





Lo studio della storia alla base del libro è evidente (vedi particolare del ferimento all'occhio di Annibale o dettagli sulla sua traversata delle Alpi) e gli eventi vissuti dai protagonisti al suo interno sono una sorta di apprezzabile punto di vista particolare di vicende note. Il mondo delle Amazzoni tratteggiato con un certo rispetto di quanto già visto in altri contesti (libri, fumetti o film dove da sempre rappresentano il simbolo dell'emancipazione femminile e del suo valore in un mondo di uomini), più la spruzzata di soprannaturale che ha che fare con la mitologia, sono ingredienti dosati con maestria dall'autrice, a mio modo di vedere, senza strafare.





Il giudizio positivo, oltre che per la veste avventurosa del romanzo (bella l'idea del titolo per ogni capitolo come quelli d'avventura di una volta) che porta a coprire un arco temporale piuttosto ampio, non può prescindere dall'aver incontrato una storia d'amore in linea con i miei gusti.

Un elemento è piuttosto semplice: la relazione tra i due protagonisti, pur presentando la tipologia alla "Romeo e Giulietta" (o amore tra nemici), è totalmente priva di schermaglie o della dinamica sentimentale "amore/odio". Ne sono corollario sia una logica crescita del sentimento (e della passione per un livello di sensualità medio/alto :33: ) senza rinnegare le "conquiste" passo dopo passo e dubitando poche volte degli avvenimenti, sia l'assenza di cinismo o arroganza da ambo le parti. In pratica sono assenti alcuni dei tipici elementi del romance classico soprattutto storico (quelli che, non a caso, mi hanno sempre impedito di apprezzare fino in fondo la maggior parte dei romanzi della Castellano che, come detto, pure è paradossalmente ispiratrice del lavoro della Redeghieri). Forse l'unica "eco" di queste dinamiche classiche l'ho scorta nella stra-abusata scena di uno dei due protagonisti colto in atteggiamenti intimi con altra persona, vittima di equivoco, e spesso nel contesto di una qualche festa (scena che ho infatti trovato fuori posto considerando il contesto diverso o che forse non mi è piaciuta semplicemente perchè appunto contraria ai miei gusti).

Ma quello che alla fine mi ha fatto probabilmente apprezzare più di tutto il romanzo è come il necessario lieto fine per cui si possa parlare di romance ovviamente ci sia ma venga allo stesso tempo tempo velato di una malinconia e di mancanza di "perfezione" riguardo al futuro, perchè non sconfessa così la natura dei personaggi (peraltro perfettamente caratterizzati :31:).





Il libro, a mio modo di vedere, non è privo di difetti o di aspetti che magari hanno convinto poco me.

Riguardo ai primi, non è impeccabile l'editing che mostra sia refusi sia qualche "peccato di grammatica" (vedi i diversi casi in cui l'autrice usa con leggerezza "gli" e "le" rendendo di conseguenza confusa anche la scena di dialogo). Non si tratta di esordio, è vero, ma cmq una certa inesperienza di base c'è, per cui ci vuole anche un po' di indulgenza verso l'autrice e la sua creazione (come giustamente chiede lei stessa nei ringraziamenti avendoci messo il cuore).

Dal secondo punto di vista, non mi ha convinto la scelta di inserire in questo contesto storico espressioni un po' troppo moderne come "Mettergli il trono sotto le chiappe" o "Scagliargli un diretto in faccia". :12:
Ho qualche dubbio anche sulla lingua dei segni utilizzata da un personaggio: non tanto per la sua diffusione, poichè questa pare risalire all'antichità, quanto per l'uso disinvolto che ne fa l'autrice rendendola ad esempio comprensibile anche tramite utilizzo di una sola mano (a chi, tra l'altro, la sta imparando da poco...:12:).
Non mi ha convinto fino in fondo la scelta di inserire un paio di storie d'amore parallele: riconosco che in alcuni frangenti si siano dimostrate funzionali alla trama (non credo che la protagonista avrebbe fatto certe scelte senza sapere che la sorella sarebbe cmq stata sempre protetta), ma il poco spazio dedicato le rende poco avvincenti e curiosi di sapere come sarebbe stato con un libro loro dedicato :12: (cosa che potrebbe cmq avvenire considerando ad esempio che il successivo è una specie di lungo racconto con protagonista un'amazzone che vive già in questo una relazione).






Nonostante il successivo non sia lungo come un vero romanzo (M secondo le "misure" della CE), credo di prenderlo perchè avrei intenzione di provare a continuare la serie. :31:
:05:

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view post Posted on 30/5/2019, 15:31
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Mi stupisce questa tua recensione positiva su un romance storico, so che in genere non li preferisci.
Comunque l'ho aggiunto alla mia wishlist, soprattutto per il paragone con la Castellano e la McGregor.
Grazie :05:
 
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view post Posted on 30/5/2019, 17:30
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CITAZIONE (desideria25 @ 30/5/2019, 16:31) 
Mi stupisce questa tua recensione positiva su un romance storico, so che in genere non li preferisci.
Comunque l'ho aggiunto alla mia wishlist, soprattutto per il paragone con la Castellano e la McGregor.
Grazie :05:

Si, non è il mio sotto-genere di romance preferito ma ne ho cmq apprezzati diversi :31:: praticamente tutti quelli sui pirati della McGregor e qualcuno di quelli della Castellano (anche se più che altro il 2° della sua serie Roma).
A proposito di questi paragoni, occhio a quello con la McGregor :33: : mi è venuta in mente solo perchè in alcuni libri della serie sui Corsari, accanto a personaggi fittizi (tipo i suoi protagonisti), anche lei aveva utilizzato figure storiche realmente vissute. Per il resto siamo su "pianeti diversi" come possono esserlo un'autrice più che affermata e una alle prime armi. Non vorrei che insomma tu ti avvicinassi alla lettura credendo di trovare un qualcosa di simile, ecco :30:
Sicuramente più vicina è la "madrina" Adele Vieri Castellano: per temi, ambientazione e stile (sebbene con una personalizzazione che alla fine ha fatto la differenza :31:) :05:
 
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view post Posted on 1/6/2019, 23:40
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CITAZIONE (VINS® @ 30/5/2019, 12:08) 
Titolo Amistad. La figlia della luna (Serie Amazzoni #1)
Autrice Francesca Redeghieri
Dati (e-book): Ottobre 2017, p.p. 350, € 4.99
Editore: EMMA BOOKS Collana Vintage



Dal secondo punto di vista, non mi ha convinto la scelta di inserire in questo contesto storico espressioni un po' troppo moderne come "Mettergli il trono sotto le chiappe" o "Scagliargli un diretto in faccia". :12:

Per questo aspetto credo che possiamo assolvere l'autrice: noi ci siamo fatti una immagine decisamente troppo pulita e elegante dell'antichità, che invece era un mondo duro, violento e senza peli sulla lingua.
Le pareti degli edifici romani sono piene di "Lucius ha sco*ato bene qui" e "Marcus ha cag*to qui con soddisfazione". Sulle loro lapidi non era raro trovare maledizioni o insulti rivolti a chi le avesse profanate.
E se e vi capita qualche epigramma di Marziale o Giovenale, i contenuti sono decisamente moderni.

Le gare nell'anfiteatro di Pompei sono state sospese per 10 anni dall'imperatore a causa di una maxi rissa (con morti) degli "ultras" delle varie fazioni: altro che "diretti in faccia"!


Marziale
UNA FRECCIATA A ZOILO

Zoilo,
perché insudici tutta la tinozza
lavandoci dentro il deretano?
Per sporcarla di più
tuffaci la testa in giù.

Giovenale
[....]
Non fidarti dell'apparenza:
le strade sono piene di viziosi in cattedra.
Condanni l'immoralità tu, proprio tu,
che degli efebi di Socrate sei il buco piú noto?
[...]


Dell'uso del linguaggio dei segni in quell'epoca invece non so nulla, la cosa è molto interessante, anche perchè non ci sono molte informazioni su come la società antica si comportasse con che era, in vario modo, disabile.
 
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view post Posted on 4/6/2019, 08:43
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CITAZIONE (Vesper @ 2/6/2019, 00:40) 
CITAZIONE (VINS® @ 30/5/2019, 12:08) 
Titolo Amistad. La figlia della luna (Serie Amazzoni #1)
Autrice Francesca Redeghieri
Dati (e-book): Ottobre 2017, p.p. 350, € 4.99
Editore: EMMA BOOKS Collana Vintage



Dal secondo punto di vista, non mi ha convinto la scelta di inserire in questo contesto storico espressioni un po' troppo moderne come "Mettergli il trono sotto le chiappe" o "Scagliargli un diretto in faccia". :12:

Per questo aspetto credo che possiamo assolvere l'autrice: noi ci siamo fatti una immagine decisamente troppo pulita e elegante dell'antichità, che invece era un mondo duro, violento e senza peli sulla lingua.
Le pareti degli edifici romani sono piene di "Lucius ha sco*ato bene qui" e "Marcus ha cag*to qui con soddisfazione". Sulle loro lapidi non era raro trovare maledizioni o insulti rivolti a chi le avesse profanate.
E se e vi capita qualche epigramma di Marziale o Giovenale, i contenuti sono decisamente moderni.

Le gare nell'anfiteatro di Pompei sono state sospese per 10 anni dall'imperatore a causa di una maxi rissa (con morti) degli "ultras" delle varie fazioni: altro che "diretti in faccia"!


Marziale
UNA FRECCIATA A ZOILO

Zoilo,
perché insudici tutta la tinozza
lavandoci dentro il deretano?
Per sporcarla di più
tuffaci la testa in giù.

Giovenale
[....]
Non fidarti dell'apparenza:
le strade sono piene di viziosi in cattedra.
Condanni l'immoralità tu, proprio tu,
che degli efebi di Socrate sei il buco piú noto?
[...]


Dell'uso del linguaggio dei segni in quell'epoca invece non so nulla, la cosa è molto interessante, anche perchè non ci sono molte informazioni su come la società antica si comportasse con che era, in vario modo, disabile.

Effettivamente anche quello è vero :02: : Marziale e Giovenale erano due esempi che il nostro prof di latino al liceo ci portava spesso per mettere in evidenza aspetti del mondo antico magari meno noti negli ambienti scolastici :38:
Sicuramente esisteva quindi un gergo "volgare" difficilmente traducibile (alcune traduzioni parlano spesso ancora di deretano, appunto, là dove invece probabilmente il termine giusto è più un qualcosa vicino a culo): ma la mia perplessità era non tanto terminologica quanto sulla metafora in sè :12: (l'idea che associa il potere e l'aiuto nell'ottenerlo con il trono sotto le chiappe :12:). Discorso simile per il "diretto", forse un po' troppo "tecnico/sportivo" rispetto ad un cazzotto o colpo o spaccare la faccia ecc..., non lo so :12:




La lingua dei segni pare esista fin dall'antichità :31: (ed effettivamente sarebbe interessante approfondire l'argomento sulla gestione dei disabili :31:) : ovviamente è molto probabile che fosse parecchio diversa da come la si conosce oggi :31: Pur considerando questo aspetto, mi resta qualche dubbio sul renderla comprensibile con l'utilizzo di una sola mano a chi tra l'altro non la conosce ancora benissimo :12:
:05:
 
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view post Posted on 8/6/2019, 17:31
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CITAZIONE (VINS® @ 4/6/2019, 09:43) 
Sicuramente esisteva quindi un gergo "volgare" difficilmente traducibile (alcune traduzioni parlano spesso ancora di deretano, appunto, là dove invece probabilmente il termine giusto è più un qualcosa vicino a culo): ma la mia perplessità era non tanto terminologica quanto sulla metafora in sè :12: (l'idea che associa il potere e l'aiuto nell'ottenerlo con il trono sotto le chiappe :12:). Discorso simile per il "diretto", forse un po' troppo "tecnico/sportivo" rispetto ad un cazzotto o colpo o spaccare la faccia ecc..., non lo so :12:

Si, avevo capito il tuo dubbio, e condivido, ma quello che volevo dire con i miei esempi, è che probabilmente questo effetto deriva soltanto dal fatto che i testi antichi sono sempre stati tradotti con molta deferenza e un po' troppa seriosità: avendoci a che fare per lavoro, continuo a stupirmi di quanto in realtà gli antichi fossero "moderni".

Insomma, credo che per loro esprimere quei due concetti in quel modo potesse essere plausibile.
:05:

E comunque, adesso devo proprio andarmelo a curiosare, questo libro...
 
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view post Posted on 8/6/2019, 18:21
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CITAZIONE (VINS® @ 30/5/2019, 18:30) 
CITAZIONE (desideria25 @ 30/5/2019, 16:31) 
Mi stupisce questa tua recensione positiva su un romance storico, so che in genere non li preferisci.
Comunque l'ho aggiunto alla mia wishlist, soprattutto per il paragone con la Castellano e la McGregor.
Grazie :05:

A proposito di questi paragoni, occhio a quello con la McGregor :33: : mi è venuta in mente solo perchè in alcuni libri della serie sui Corsari, accanto a personaggi fittizi (tipo i suoi protagonisti), anche lei aveva utilizzato figure storiche realmente vissute. Per il resto siamo su "pianeti diversi" come possono esserlo un'autrice più che affermata e una alle prime armi. Non vorrei che insomma tu ti avvicinassi alla lettura credendo di trovare un qualcosa di simile, ecco :30:

Grazie per la precisazione
:05:
 
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view post Posted on 10/6/2019, 17:09
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CITAZIONE (Vesper @ 8/6/2019, 18:31)
CITAZIONE (VINS® @ 4/6/2019, 09:43) 
Sicuramente esisteva quindi un gergo "volgare" difficilmente traducibile (alcune traduzioni parlano spesso ancora di deretano, appunto, là dove invece probabilmente il termine giusto è più un qualcosa vicino a culo): ma la mia perplessità era non tanto terminologica quanto sulla metafora in sè :12: (l'idea che associa il potere e l'aiuto nell'ottenerlo con il trono sotto le chiappe :12:). Discorso simile per il "diretto", forse un po' troppo "tecnico/sportivo" rispetto ad un cazzotto o colpo o spaccare la faccia ecc..., non lo so :12:

Si, avevo capito il tuo dubbio, e condivido, ma quello che volevo dire con i miei esempi, è che probabilmente questo effetto deriva soltanto dal fatto che i testi antichi sono sempre stati tradotti con molta deferenza e un po' troppa seriosità: avendoci a che fare per lavoro, continuo a stupirmi di quanto in realtà gli antichi fossero "moderni".

Insomma, credo che per loro esprimere quei due concetti in quel modo potesse essere plausibile.
:05:

E comunque, adesso devo proprio andarmelo a curiosare, questo libro...

Bè si, credo che ci possa stare una traduzione di quel tipo, allora :31: : per rendere il "loro slang" con il "nostro moderno" :31:
Se te ne occupi, sicuramente ne sai più di me e magari noterai anche altro che invece a me è sfuggito :31: :05:




CITAZIONE (desideria25 @ 8/6/2019, 19:21)
CITAZIONE (VINS® @ 30/5/2019, 18:30) 
A proposito di questi paragoni, occhio a quello con la McGregor :33: : mi è venuta in mente solo perchè in alcuni libri della serie sui Corsari, accanto a personaggi fittizi (tipo i suoi protagonisti), anche lei aveva utilizzato figure storiche realmente vissute. Per il resto siamo su "pianeti diversi" come possono esserlo un'autrice più che affermata e una alle prime armi. Non vorrei che insomma tu ti avvicinassi alla lettura credendo di trovare un qualcosa di simile, ecco :30:

Grazie per la precisazione
:05:

:37: :05:
 
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