Titolo
Il mondo visto da Annika RoseTitolo originale
The Girl He Used to KnowAutrice
Tracey Garvis GravesDati: Giugno 2019, p.p., 292, € 17.90 (e-book € 9.99)
Traduzione: Andrea Zucchetti
Editore: Sperling & Kupfer, Collana Pandora
TRAMA
Università dell'Illinois, 1991. Annika non ama socializzare. Teme sempre di dire o fare la cosa sbagliata, non riesce mai a capire i pensieri o i comportamenti dei suoi interlocutori, a interpretarne i gesti o le espressioni del volto: per lei, stare in mezzo agli altri è come trovarsi in un Paese straniero di cui non conosce la lingua. Preferisce la compagnia silenziosa dei libri, che sanno trasportarla in mondi diversi dal suo; o quella confortevole degli animali di cui si prende cura alla clinica veterinaria, dagli occhi così espressivi e rassicuranti. Solo al tavolo degli scacchi può affrontare un estraneo; perché quel gioco, con le sue regole e la sua disciplina, con quella netta divisione tra bianco e nero, rispecchia la sua visione del mondo e non la fa sentire fuori luogo. È proprio a una partita che incontra Jonathan. Lui è stupito dalla bravura di quell'avversaria che riesce a batterlo, è colpito dalla sua bellezza, ma ancor di più conquistato dal suo modo di essere: dove gli altri vedono solo stranezza, lui scopre una creatura fragile ma assolutamente autentica e sincera, l'unica con cui possa essere se stesso. E Jonathan è l'unico ragazzo da cui Annika si sia mai sentita accettata. Il loro amore nasce così, studiando attentamente ogni passo, con pazienza e dedizione, ma anche col coraggio di sfidare pronostici e immaginare insieme il futuro. Finché il destino, con una mossa imprevista, separa bruscamente le loro strade. Chicago, 2001. Annika fa il lavoro dei suoi sogni, la bibliotecaria, e si fa aiutare da una specialista per affrontare quella paura del mondo che adesso sembra avere una diagnosi. Quando rincontra per caso Jonathan, ora un genio della finanza, il tempo tra loro sembra non essere mai passato, anche se c'è una vita in mezzo. I loro sentimenti sono ancora lì, evidenti e tangibili, come pedine lasciate al loro posto in attesa di ricominciare a giocare. È una partita che richiede coraggio, per superare le paure e i non detti di ieri. È una sfida che dovranno affrontare uniti, contro un avversario - il destino - che già una volta li ha battuti. Ma è l'unica chance per riprendersi quella felicità che solo insieme hanno conosciuto davvero.Dopo il bellissimo "L'isola dell'amore proibito", l'autrice Tracey Garvis Graves torna con questo secondo romanzo che conferma il suo talento e, per quanto mi riguarda, segna la migliore lettura degli ultimi tempi in ambito romance e non.
Con questo intendo che è una delle migliori letture degli ultimi tempi anche considerando generi diversi dal romance: il libro stesso, tuttavia, è un "romance non romance". Mi ha ricordato il mio "primo amore", quei romanzi non facenti davvero parte del genere romance ma che cmq avevano al loro interno una storia d'amore. Un ricerca spesso difficile che, non a caso, mi ha appunto portato col tempo al romance vero e proprio.
E' difficile scrivere un commento di questo libro perchè credo che uno dei suoi piaceri nascosti sia proprio scoprirne il senso pagina dopo pagina: non a caso, sebbene alcune frasi lancio lascino intendere qualcosa (le ho omesse di proposito nell'aprire il topic...
), la sinossi è volutamente sfumata su aspetti cruciali della storia.
E' una storia d'amore, certamente, che si sviluppa tra due protagonisti delineati alla perfezione ma è senza dubbio lei, Annika, a restare impressa nella mente del lettore pagina dopo pagina e anche a lettura ultimata. E' il solito discorso del giocare facile con la caratterizzazione di personaggi così particolari, ma anche un risultato non sempre scontato. Il lettore più smaliziato non faticherà a capire abbastanza presto la verità nascosta del libro: i dettagli sono tanti e circondano la protagonista anche in ambito famigliare (leggi "padre"). Ma resta il piacere di questa scoperta e come l'autrice tratti il tutto con un garbo e una delicatezza unici, pur ricorrendo ad alcuni schemi noti (l'abilità negli scacchi, per esempio).
Jonathan è l'anima gemella di Annika, così perfetto per lei e che anche per questo si fa subito strada nel cuore del lettore: in particolare con quello che magari sente una particolare affinità di carattere col personaggio.
Per entrambi c'è uno sviluppo evolutivo attraverso il racconto della loro storia che ha la struttura alternata tra presente e flashback: un percorso che, col senno di poi, sembra suggerire che più le cose cambiano più restano le stesse, ovvero un cambiamento necessario ma senza per questo snaturare se stessi, il proprio modo d'essere. In una storia che esula dalle "regole romance", gli ostacoli al lieto fine non sono quindi quelli tipici delle difficoltà come coppia, ma giungono quasi improvvisi sebbene sospettati e temuti da quel lento ordine cronologico scandito dall'inizio dei capitoli, che a un certo punto ti fa capire dove si sta andando a parare. La parte finale del libro diventa quindi una girandola di emozioni ulteriori tra tensione emotiva, apprensione e commozione, per una storia che non si dimentica dopo aver voltato ultima pagina.
Fatevi un regalo di Natale e leggete questo libro: non ve ne pentirete.
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