Visto
NapoleonProdotto dalla Apple (che quindi si preoccupa relativamente degli incassi in sala visto che si tratta pur sempre di un investimento a lungo termine destinato alla piattaforma streaming), il film che porta la regia di Ridley Scott e la sceneggiatura di David Scarpa (già suo collaboratore) è una sorta di biopic sulla figura di Napoleone Bonaparte che pare fosse uno degli ultimi progetti incompiuti di Kubrick.
In realtà, a visione avvenuta, la classificazione che sembra meglio adattarsi alla pellicola è quella di kolossal vero e proprio: nonostante le 2h e 40' di durata, non sembra che il film riesca davvero a esplorare in pieno la figura del protagonista come in genere fa un biopic a tutti gli effetti.
Lo scopo del film è piuttosto evidente: esplorare tanto la figura del Napoleone geniale condottiero in guerra, quanto l'uomo "privato" e provato da insicurezze e debolezze soprattutto a causa della tormentata storia d'amore con la prima moglie Giuseppina. Ne viene fuori la figura di un uomo tanto abile come stratega quanto insicuro come un bambino capriccioso nei rapporti umani, sia con la moglie sia in quelli diplomatici. Volutamente non agiografico, c'è quasi una messa in ridicolo del protagonista in determinate situazioni che, leggendo tra le righe, vuole essere la critica del film al concetto di potere. Ma, proprio nell'ambito privato, la sensazione predominante è quella di "incompiuto". C'è da tener presente che esiste una versione "director's cut" della durata di 4h destinata alla piattaforma: probabilmente il tanto materiale in più avrebbe consentito di dare maggior spessore proprio alla sfera privata del protagonista che manca appunto di sfumature essenziali, più che di spazio all'interno della narrazione. Scott infatti alterna gli eventi storici a quelli privati in egual misura, ma il montaggio scelto per la versione in sala restituisce un "cut" che a volte sembra ingabbiare le varie sequenze in compartimenti stagni poco legati fra di loro.
Al netto degli errori storici e relative polemiche, così come sembra che Scott fosse più interessato alla figura del personaggio in sè che all'accuratezza della veridicità storica, è nelle scene corali e di battaglia che il regista mostra tutta la magnificenza cui ci ha abituati. La collaborazione con Joaquin Phoenix non può che rimandare a
Il gladiatore, e Scott cura la messa in scena delle sequenze di guerra in modo particolare, regalandone alcune destinate ad essere ammirate nel tempo (tipo quella sul lago ghiacciato): a volte indugia sul dettaglio crudo, altre volte ne fa a meno. Un qualcosa di cui non si compiace mai: il film sottolinea in modo evidente il costo delle vittorie di Napoleone in termini di vite umane.
Ottimo il cast, dove Joaquin Phoenix è bravo a destreggiarsi tra le non facili diverse sfumature date al personaggio. Notevole anche Vanessa Kirby che sfrutta al meglio la centralità della sua Giuseppina, più volte vero "motore" delle storia.